Di ritorno da lavoro ero come sempre bloccato nel traffico. La stanchezza e l'inalazione di ampie boccate di smog cittadino mi hanno portato a ricordare di quando ero bambino, di quando amavo con i pupazzi creare delle piccole avventure e di come un pezzo di carta potesse diventare un piccolo mondo da esplorare.
Rispetto ai miei figli, o rispetto ai bambini che incontro, mi sono reso conto di quanto fossi "stupido", di quanto mi accontentassi di semplici giochi.
Oggi i bambini sono più evoluti, sembra che conoscano la tecnologia già in fase gestazionale. Sono già predisposti a qualsiasi apparecchiatura elettronica, non si accontentano più di poco ma in una folle corsa al consumismo dei genitori sono famelici di ogni nuovo giocattolo venga pubblicizzato, anche perchè tutti lo hanno già.
Sono dei piccoli adulti dei giorni nostri insomma.
Eppure mi viene da pensare che quanto viviamo oggi è stato creato da quelli che anni fa erano bambini stupidi come me, capaci con la loro fantasia di creare oggi ciò che un tempo avevano immaginato.
Ma i bambini oggi vivono storie create da altri, si immergono in giochi che tagliano la loro fantasia e vivono nella continua corsa al miglioramento sterile.
Cosa ci regalerà questo? In futuro avremo un semplice miglioramento di quanto esiste senza nessuna reale idea? Vivremo storie ambientate in universi sempre più stantii ma abbelliti di volta in volta? Vivremo nei giochi grafiche ultrapompate senza neanche uno straccio di storia in quanto non ci saranno più menti in grado di crearle?
Chissà, magari la cosa è ciclica. Magari la povertà di idee di domani spingerà le generazioni di dopodomani a ricominciare a ragionare con le proprie teste, senza che storie di altri, pubblicità e moda possano incanalare ed omologare il pensiero.
Nonostante sia amante della tecnologia mio figlio cerco di tenerlo il più lontano possibile da lei. Vederlo giocare mentre crea voci dei personaggi, mentre disegna avventure e mentre immagina mi fa sperare che un giorno possa avere dei sogni e che magari riesca anche a realizzarli.
Purtroppo sono di fretta e non riesco a rispondere per bene a questo post che condivido.
Una cosa però mi preme dirla. Leggendo ed informandomi su questa tecnologia che ormai fa parte delle nostre vite, posso affermare con sicurezza che il target di tutte queste apparecchiature sono proprio i più piccoli, ed intendo esseri umani che possono muovere le manine e che ancora non sanno camminare eh. Pensate per una società cosa voglia dire poter puntare su un cliente che si può fidelizzare per 70/80 anni. La verità è che prima hanno rincoglionito noi, e noi adesso rincoglioniamo i nostri figli perchè ormai è naturale vivere col telefono sempre in mano; telefoni ed apparecchiature sempre più sofisticate ma che "potrebbe usare anche un bambino". Da frase fatta è diventata una mission per tanti "colossi".