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I bravi ragazzi finiscono in coda


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Questa discussione ha avuto 117 risposte

#46
Basty

Basty
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Chiedo scusa se non ho uppato quel topic ma non l'ho trovato... pensavo fosse stato cancellato...

 

Se preferite chiudiamo questo e continuiamo nell'altro...

 

Mia moglie non ci prova più con il privato e, sarò sincero, se non fosse che l'hanno chiamata per supplenze prolungate solo quest'anno, devo dire che aveva già gettato la spugna... neanche ci pensava più a lavorare a scuola.

 

So che esistono altri mestieri nella vita, ma questo è il lavoro che mia moglie ama davvero...

 

Non per tua moglie, ma non l'ho deciso io, è molto triste in realtà da dire (sono sicuro che sembra ancora una ragazza e che avrebbe ancora tanta voglia) l'ha deciso un sistema totalmente sballato, che ragiona ancora con la mentalità del posto fisso anche nel privato e di crescersi e poi disfarsi di un lavoratore nel corso della sua intera vita utile.

 

Mentre in europa la gente si reinventa a letteralmente qualsiasi età, anche attorno ai 50 anni, in Italia è ancora preferibile trovare lavoro dai 22 ai 25 anni* e poi, non ridete, MANTENERSI QUELLO PER SEMPRE.

 

*massimo 29, poi altrimenti non possono più sfruttarti per 4 anni come apprendista, periodo dopo il quale sono già meno contenti di tenerti a lavorare con loro anche se sei la colonna portante della loro impresa, una cosa tipo Stakanov e Kasparov messi assieme)

 

E tutto il settore privato supporta questa cosa, con ardente insistenza, nonostante sia cambiato tutto anche per loro tanto per cominciare che o pagano le tasse e chiudono o baruffano e lavorano, ma sempre sui talloni e sempre sfruttando a tutto spiano.

 

Assolutamente una bestialità senza fondamento, e che può solo portare l'economia a stagnare (del resto sono i lavoratori che spendono il triplo se hanno una maggior sicurezza lavorativa ed uno stipendio all'altezza)

 

Questo stato di cui parli, tua moglie l'ha messa in condizioni di non poter sostanzialmente fare assolutamente niente perché ha investito tutto in un sogno in cui credeva ardentemente, e la capisco.

Perché per non puoi realisticamente crescere con l'idea di crearti un giro di conoscente per fare badante/faccendiera/donna delle pulizie a chiamata e vivere nella quasi totale povertà da subito, mentre gente assolutamente incapace e socialmente inetta ti passa avanti perchè è in qualche modo paracula, protetta (giustamente queste persone non combineranno assolutamente niente di utile sul posto di lavoro, e l'ho visto accadere) e spinta da chi deve riscuotere contentini.

 

Fossi in tua moglie? sì penso che alla fine dei conti continuere ad insistere e ad incaponirmi dove ho investito oramai quasi due decenni e nonostante mi abbiano sempre sbarrato il passo senza spiegazioni e senza vergogna.

Perché a quel punto non penso che a nessuno interessino le mie abilità, altrove.



#47
matumba

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Jagral, conosco un tale la cui moglie è dovuta andare a Rovigo, con un figlio che ha lasciato qui al padre; la mia vecchia prof di BiologIa 60ENNE è andata in Veneto e la figlia a 30 anni di ruolo a Palermo; una compagna di classe di mia sorella ad Imperia; ed ancora un collega di mio zio che ha visto la moglie andare a Courmayeur per due anni col figlio di 3 anni dietro ed ancora non sa se quest’anno insegnerà in prov di Palermo o altra regione..... ed altri centomila che in tabaccheria ascolto tutto il giorno.
Tua moglie non è che ha rinunziato a spostarsi? Non dirmi che ha fatto la gran min.chiata de “ho vinto un concorso pubblico, potete sucare tutti.....etc”, spero non l abbia fatta.
Purtroppo al nord mancano gli insegnanti perché la maggior parte preferisce andare a lavorare, dopo la laurea, in posti con maggiori prospettive, quindi, chi vuole fare l insegnate, si sposta o cerca altro.
Poi personalmente non sindaco su cosa vuole fare la gente ma, personalmente, io ai figli degli altri non vorrei badare, sopratutto oggi che neanche puoi dirgli “studia bestia.”

#48
Ovino81

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Non bastava scrivere "UP" in questo topic? 

ah mi sembrava di avvertire un senso di deja-vu...

#49
Just Panta

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Ho unito :sisi:



#50
skizzo_85

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Jagral, conosco un tale la cui moglie è dovuta andare a Rovigo, con un figlio che ha lasciato qui al padre; la mia vecchia prof di BiologIa 60ENNE è andata in Veneto e la figlia a 30 anni di ruolo a Palermo; una compagna di classe di mia sorella ad Imperia; ed ancora un collega di mio zio che ha visto la moglie andare a Courmayeur per due anni col figlio di 3 anni dietro ed ancora non sa se questanno insegnerà in prov di Palermo o altra regione..... ed altri centomila che in tabaccheria ascolto tutto il giorno.
Tua moglie non è che ha rinunziato a spostarsi? Non dirmi che ha fatto la gran min.chiata de ho vinto un concorso pubblico, potete sucare tutti.....etc, spero non l abbia fatta.
Purtroppo al nord mancano gli insegnanti perché la maggior parte preferisce andare a lavorare, dopo la laurea, in posti con maggiori prospettive, quindi, chi vuole fare l insegnate, si sposta o cerca altro.
Poi personalmente non sindaco su cosa vuole fare la gente ma, personalmente, io ai figli degli altri non vorrei badare, sopratutto oggi che neanche puoi dirgli studia bestia.


Posso dire una cosa controcorrente, antipatica e altamente impopolare in questo topic?
Io abito nel basso Piemonte, in provincia di Alessandria.
È praticamente impossibile ambire a fare un lavoro nel pubblico che non sia "locale" perché quei lavori sono in gran parte destinati a persone che abitano in altre regioni, a centinaia di km di distanza, e si trasferiscono per venire a fare quel lavoro.
Un ragazzo che conosco fa l'infermiere in ospedale, tutti i suoi colleghi che ho conosciuto un paio di volte che siamo andati a giocare a calcetto sono siciliani, pugliesi, campani, abruzzesi.

Non dico che questa cosa vada proibita, del tipo gli insegnanti/carabinieri/ecc di Arezzo agli aretini ecc, ma quantomeno regolamentata.

Sull'argomento del topic, purtroppo non avere il calcio in *bip* è antipatico, e capisco che l'insegnamento nel pubblico sia talmente una pacchia da valere la pena di essere atteso, ma cercherei altre soluzioni sinceramente.

#51
LeChat

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Io vivo in provincia di palermo. Non sò nel resto d'italia ma in questa zona c'è troppa gente che ragiona esclusivamente per convenienza. In particolare le donne, (non tutte ovviamente), che vogliono ottenere e pretendono la luna col minimo o zero sforzo. Credo che questa mentalità, sia purtroppo diffusa a vari livelli. Ci sono quelli che si danno da fare, ma col peso di quella mentalità li che non gli consente di brillare. Mi sento di dare solo un consiglio, figlio di pregiudizi che magari non c'entrano assolutamente nulla con voi, ma può essere comunque utile a prescindere da tutto. Il consiglio è questo, più fai sempre meglio è. Sempre.



#52
autechre

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sempre a sfoggiare i tuoi poteri

 

L'ha fatto part-time.



#53
Itachi

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Per come la vedo io il problema è più profondo.

Si non dovrebbero esserci questi problemi nelle selezioni, ma non dovrebbero proprio esserci delle selezioni cosi difficili. Questo accade per il solito problema italiano, cioè che siamo rimasti fermi in una " bolla" negli anni 80 separati dal resto del mondo. I lavori sono cambiati, si sono evoluti ecc, noi no.

 

Il risultato è stato che se in un'altro posto 10 persone fanno 10 lavori diversi (e quindi non c'è il problema di doverle selezionare) in Italia fanno tutti gli stessi lavori. Ed è normale che se 10 persone fanno richiesta per lo stesso posto la situazione sarà sempre complicata (a prescindere dal fatto che poi da noi anche nella selezione in se entrano in gioco burocrazia e favoritismi vari che rendono tutto ancora più difficile).

 

Da me per insegnare alla materna per esempio non c'è alcuna selezione, se vuoi farlo vai a fare un colloquio con una scuola e al 90% il giorno dopo inizi a lavorare. Ma questo accade appunto perchè il mercato del lavoro è più equilibrato, le persone fanno lavori diversi e quindi non c'è bisogno di tutti quei casini per essere selezionati. Ovvio che ci sia selezione e concorrenza anche qui, ma si parla di scegliere magari 5 persone su 20 candidati, non 5 persone su 1000 o 10.000 (come per infermieristica).

 

Da noi invece la situazione è assurda, perchè ci sono lavori come questi da insegnante dove hai davanti mezzo paese con cui gareggiare, e altri dove le aziende sono costrette a chiudere o trasferirsi perchè non trovano personale.

 

Ma questo appunto è colpa della classica mentalità conservativa che la scorsa generazione ha fieramente portato avanti per decenni.

 

Ovvio che non mi riferisco alla moglie di Jagral in particolare che per quanto ne so potrebbe essere quella persona su 100 che davvero è fatta per fare quel lavoro. Ma di base il problema è che in italia la situazione è irrisolvibile perchè appunto (come qualcuno ha già fatto notare) la nostra capacità di adattarci e reinventarci a seconda del mercato è prossima allo 0. Da noi si fa l'esatto contrario, si sceglie una cosa e la si fa fino allo sfinimento anche quando non ha assolutamente alcun posto nel mercato (vedi aziende che da decenni vengono ritirate su in continuazione con i fondi statali nonostante sia palese che dovrebbero chiudere e basta perchè non più adatte al mercato del lavoro di oggi).



#54
Basty

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Io vivo in provincia di palermo. Non sò nel resto d'italia ma in questa zona c'è troppa gente che ragiona esclusivamente per convenienza. In particolare le donne, (non tutte ovviamente), che vogliono ottenere e pretendono la luna col minimo o zero sforzo. Credo che questa mentalità, sia purtroppo diffusa a vari livelli. Ci sono quelli che si danno da fare, ma col peso di quella mentalità li che non gli consente di brillare. Mi sento di dare solo un consiglio, figlio di pregiudizi che magari non c'entrano assolutamente nulla con voi, ma può essere comunque utile a prescindere da tutto. Il consiglio è questo, più fai sempre meglio è. Sempre.

 

Tecnicamente quello che hai detto non farebbe una grinza, ma la tua è anche una generalizzazione e credo tu abbia ignorato parte del problema, che avevo snocciolato qualche post indietro:

 

Fare di più, avere buona volontà e competere, non significa solo sbolognare i marmocchi a qualcuno nel caso li si abbia, quello cercano di farlo un po' tutti quelli che hanno queste comunque modeste ambizioni (l'insegnamento a mio dire non è solo un lavoro, è una delle missioni più importanti che esistono a questo mondo: Dare struttura generale e tramandare il sapere alla generazione successiva), ma significa aver speso almeno qualche migliaio di euro per l'iter del primo conocorso, poi continui a pagare comunque quote, corsi di aggiornamento.

Ad un certo punto vedi non una selezione e scrematura in base a perseveranza e passione: Ma in base a quanti possono delapidare la propria eredità dei nonni benestanti o ricchi per far vedere che sono quelli che devono passare avanti ai poracci che stanno pensando di tirare i remi in barca e che non hanno un soldo da una vita.

 

Secondo me il discorso sacrificio e buona volontà è sorpassato a questo punto: Non stiamo parlando di imparare una lingua o fare una dieta, ma di un meccanismo radicalmente contaminato.



#55
UomoDiMare

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Tecnicamente quello che hai detto non farebbe una grinza, ma la tua è anche una generalizzazione e credo tu abbia ignorato parte del problema, che avevo snocciolato qualche post indietro:

 

Fare di più, avere buona volontà e competere, non significa solo sbolognare i marmocchi a qualcuno nel caso li si abbia, quello cercano di farlo un po' tutti quelli che hanno queste comunque modeste ambizioni (l'insegnamento a mio dire non è solo un lavoro, è una delle missioni più importanti che esistono a questo mondo: Dare struttura generale e tramandare il sapere alla generazione successiva), ma significa aver speso almeno qualche migliaio di euro per l'iter del primo conocorso, poi continui a pagare comunque quote, corsi di aggiornamento.

Ad un certo punto vedi non una selezione e scrematura in base a perseveranza e passione: Ma in base a quanti possono delapidare la propria eredità dei nonni benestanti o ricchi per far vedere che sono quelli che devono passare avanti ai poracci che stanno pensando di tirare i remi in barca e che non hanno un soldo da una vita.

 

Secondo me il discorso sacrificio e buona volontà è sorpassato a questo punto: Non stiamo parlando di imparare una lingua o fare una dieta, ma di un meccanismo radicalmente contaminato.

 

Secondo me anche tu stai generalizzando ed esagerando. Mi sembra troppo facile iniziare a parlare di ostruzionismo insormontabile, raccomandati, soldi e via dicendo per giustificarsi riguardo gli obiettivi che non si riescono a raggiungere. Non è solo colpa del sistema.

L'unica ragione che può portarci al successo è la nostra forza di volontà.



#56
Guest_X-KennyeYe

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Per come la vedo io il problema è più profondo.

Si non dovrebbero esserci questi problemi nelle selezioni, ma non dovrebbero proprio esserci delle selezioni cosi difficili. Questo accade per il solito problema italiano, cioè che siamo rimasti fermi in una " bolla" negli anni 80 separati dal resto del mondo. I lavori sono cambiati, si sono evoluti ecc, noi no.

 

Non puoi paragonare il Canada con l'Italia. Hanno la metà della nostra popolazione in un territorio 30 volte più ampio



#57
Itachi

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Non puoi paragonare il Canada con l'Italia. Hanno la metà della nostra popolazione in un territorio 30 volte più ampio

 

Vero, ma la cosa è proporzionale. 

Prendi appunto gli insegnanti, non è che se sono meno persone serve lo stesso numero che qui, è comunque proporzionale. Ci saranno sicuramente settori dove è richiesto più lavoro a parità di persone vista la grandezza del territorio, ma il quadro generale non cambia molto.

Di base è difficile beccare 2 persone per strada che fanno lo stesso lavoro, da noi è l'esatto contrario. Tipo nella mia città natale il 50% buono delle persone che conosco hanno fatto odontoiatria, e il 90% infatti sta a spasso.



#58
DOMO KUN

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Da me per insegnare alla materna per esempio non c'è alcuna selezione, se vuoi farlo vai a fare un colloquio con una scuola e al 90% il giorno dopo inizi a lavorare. Ma questo accade appunto perchè il mercato del lavoro è più equilibrato, le persone fanno lavori diversi e quindi non c'è bisogno di tutti quei casini per essere selezionati. Ovvio che ci sia selezione e concorrenza anche qui, ma si parla di scegliere magari 5 persone su 20 candidati, non 5 persone su 1000 o 10.000 (come per infermieristica).


Infermieristica è un problema un pò diverso: non è che ai concorsi trovi 10 mila persone davanti perché sono troppi, ma perché non ne assumono per via dei tagli.
In realtà in italia ne mancano 50 mila unità per rendere il sistema efficente

http://www.adnkronos...af8zJJFFIO.html

Tutta gente formata e specializzata che spesso rischia di portare la sua formazione all'estero.
Ma hai centrato un punto: sta cosa dei concorsi in certi ambiti è una stronzata quasi tutta italiana.
Mia moglie ha lavorato in germania e svizzera, non ha fatto un concorso che sia uno per avere il posto: semplicemente ha mandato un curriculum, sostenuto un colloquio e se lo passava la prendevano. E lo stupore dei colleghi quando racconta di come funziona qui non ne parliamo...
Comunque c'è da dire (almeno nel suo ambito) che non è che ci sia meno concorrenza perché la gente fa un pò di tutto, anzi: semplicemente son paesi dove ci sono possibilità maggiori e la gente punta a fare altro.
Mia moglie ha sempre trovato una carenza cronica di personale in tutte le strutture che ha girato, roba che erano disposti a pagarla dai 500 ai 2000 euro se presentava un candidato che poi sarebbe stato assunto

#59
Basty

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DOMO KUN la tua testimonianza è micidiale, anche se indirettamente rende il nostro habitat apparentemente ancora più stagnante ed avvelenato di quello che è.

 

Qui in italia a volte non hai il posto anche, probabilità grassisima, vincendo il concorso a volte.

Grazie mafia pubblica.



#60
LeChat

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Tecnicamente quello che hai detto non farebbe una grinza, ma la tua è anche una generalizzazione e credo tu abbia ignorato parte del problema, che avevo snocciolato qualche post indietro:

 

Fare di più, avere buona volontà e competere, non significa solo sbolognare i marmocchi a qualcuno nel caso li si abbia, quello cercano di farlo un po' tutti quelli che hanno queste comunque modeste ambizioni (l'insegnamento a mio dire non è solo un lavoro, è una delle missioni più importanti che esistono a questo mondo: Dare struttura generale e tramandare il sapere alla generazione successiva), ma significa aver speso almeno qualche migliaio di euro per l'iter del primo conocorso, poi continui a pagare comunque quote, corsi di aggiornamento.

Ad un certo punto vedi non una selezione e scrematura in base a perseveranza e passione: Ma in base a quanti possono delapidare la propria eredità dei nonni benestanti o ricchi per far vedere che sono quelli che devono passare avanti ai poracci che stanno pensando di tirare i remi in barca e che non hanno un soldo da una vita.

 

Secondo me il discorso sacrificio e buona volontà è sorpassato a questo punto: Non stiamo parlando di imparare una lingua o fare una dieta, ma di un meccanismo radicalmente contaminato.

 

Che questo scenario ci sia sono d'accordissimo. E purtroppo può tranquillamente scoraggiare, avvilire, deprimere, inferocire, perchè uno che non ha una miniera d'oro, nè "amici", si vede sempre scavalcare da coloro che li hanno. Sono situazioni che però secondo me se fanno inferocire va benissimo, ma la reazione deve essere, lamentarsi, denunciare e combattere. E se sei migliore di un'altro, puoi benissimo dire io ho più compentenze, perchè lui è passato e io no?

 

Penso che il problema sia che a quel punto, molti non sanno a chi rivolgersi per denunciare, o non hanno il coraggio di farlo.

 

Questo anche riguardo ad altri ambienti lavorativi. Perchè è pieno di anziende che sfruttano i lavoratori, che pagano a nero, che fanno giochetti con i contratti? Perchè nessuno denuncia.






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