Questa discussione ha avuto 286 risposte

[skizzo_85]

Io sono a circa 25 anni di carriera nel mondo dei videogames.
Naturalmente ho avuto periodi in cui avevo il sangue negli occhi, periodi in cui giocavo meno e in cui fisiologicamente avevo meno interessi.
In tutto questo naturalmente gli aspetti personali e la qualità dei titoli con cui ci si rapporta hanno un grosso peso.
Ora da quasi tre anni convivo, mi sono sposato, a marzo mia moglie ha la scadenza per la nostra prima figlia.
Il tempo per giocare diminuisce e gli impegni sono sempre di più.
Nel weekend raramente riesco a giocare qualche ora, di settimana se ne parla solo dalle 11 di sera in poi e ci sono delle sere in cui mi metto a letto con una serie tv.
Tutto questo comunque sempre accompagnato dal pensiero che vorrei avere più tempo per giocare.

[Hush_Fairwind]

Ragazzi salve! , mi sto preoccupando , ultimamente non ho piu' stimoli riguardo ai videogiochi, e pure sono 30 anni che gioco , ma ultimamente mi viene la noia , negli ultimi mesi ho provato anche molti giochi , alcuni li ho finiti , ma e come se avessi un vuoto ormai dentro di me , l'ultimo gioco che ho finito è stato cod ww2 , l'ho finito e nn mi ha detto nnt , ora magari è il gioco che nn è granchè, ma anche altri giochi di livello molto superiore , ho la switch con dei capolavori come zelda che nn ho terminato , mario odissey ho finito la storia ,ma nn mi viene la voglia di recuperare le lune mancanti ,

sarà che ormai questi giochi di oggi non mi dicono piu' nulla ?? ai tempi della ps2 giocavo e mi divertivo molto , ma anche online , mi applicavo di piu' con i giochi competitivi , mi ricordo che consumai wolfenstain nella prima xbox e anche counter strike  per nn parlare di ghost recon , avevo anche un clan e mi ci divertivo molto , sarà la vecchiaia ??? anche a qualcuno sta capitando questa cosa ??? 

 

Più che da videogiocatore ti parlo da ventisettenne lavoratore. Ho notato che da quando ho iniziato a lavorare in modo regolare (poco più di cinque anni fa), vivo la stessa cosa. I videogiochi non sono più una fonte di intrattenimento come lo erano quando avevo vent'anni. Si, mi ci diverto ancora, compro i titoli che mi interessano (anche al lancio), eppure, se prima non potevo aspettare di metterci le mani sopra, ora mi volto e guardo la mia mensola, e vedo Horizon Zero Dawn, ABZU', Persona 5, The Withcer III GOTY, Resident Evil VII ed altri ancora nel celophane. Manca il tempo e quel poco tempo a disposizione che ho ora lo spendo diversamente che davanti alla console come facevo ogni sera fino a qualche annetto fa. 

​Non credo che la colpa sia della qualità dei titoli. C'erano bei titoli in grado di emozionarmi allora e ce ne sono anche oggi. Non è il medium, è la vita, il suo modo di intrappolarci nei suoi ingranaggi e costringerci ai suoi tempi. Però alla fine a giocare si gioca comunque. Di meno, sicuramente, forse senza quel completismo ossessivo di un tempo, però quando mi ritrovo il weekend a casa, da solo, in pace, c'è sempre il piacere di sprofondare nella poltrona davanti lo schermo e scassarmi per quelle 3-4 orette. 

[Pentium 4]

 
Più che da videogiocatore ti parlo da ventisettenne lavoratore. Ho notato che da quando ho iniziato a lavorare in modo regolare (poco più di cinque anni fa), vivo la stessa cosa. I videogiochi non sono più una fonte di intrattenimento come lo erano quando avevo vent'anni. Si, mi ci diverto ancora, compro i titoli che mi interessano (anche al lancio), eppure, se prima non potevo aspettare di metterci le mani sopra, ora mi volto e guardo la mia mensola, e vedo Horizon Zero Dawn, ABZU', Persona 5, The Withcer III GOTY, Resident Evil VII ed altri ancora nel celophane. Manca il tempo e quel poco tempo a disposizione che ho ora lo spendo diversamente che davanti alla console come facevo ogni sera fino a qualche annetto fa. 

​Non credo che la colpa sia della qualità dei titoli. C'erano bei titoli in grado di emozionarmi allora e ce ne sono anche oggi. Non è il medium, è la vita, il suo modo di intrappolarci nei suoi ingranaggi e costringerci ai suoi tempi. Però alla fine a giocare si gioca comunque. Di meno, sicuramente, forse senza quel completismo ossessivo di un tempo, però quando mi ritrovo il weekend a casa, da solo, in pace, c'è sempre il piacere di sprofondare nella poltrona davanti lo schermo e scassarmi per quelle 3-4 orette. 

Concordo. Di fatti, quelli che vedo che continuano a giocare assiduamente superati i 30, o sono statali o gente che lavora con i genitori... Se invece sei nel privato o dipendente, il tempo scende di molto, così come la voglia, e non è un problema di titoli.

[matteo1977]

Concordo. Di fatti, quelli che vedo che continuano a giocare assiduamente superati i 30, o sono statali o gente che lavora con i genitori... Se invece sei nel privato o dipendente, il tempo scende di molto, così come la voglia, e non è un problema di titoli.

Ma non è assolutamente vero.se c'è passione un ritaglio lo si trova.
Io ho 40 anni, lavoro in una ditta privata come dipendente.esco di casa alle 7 e ritorno alle 18 a casa.
Ho moglie e 2 figli e passo il tempo a giocare coi figli e aiutare mia moglie nelle faccende di casa fino a che i bimbi dormono verso le 22 circa.
Da lì in poi mi riesci a fare un 2 orette o 3 di gioco visto che lo preferisco piuttosto che guardare programmi inutili in TV.
Certo si fan Delle scelte ma se c'è la passione un buco lo si trova sempre.
Poi di certo se si pensa che il videogames siano solo un media da spararsi 8 ore al giorno allora i problemi, secondo me, sono altri.

[Pentium 4]

Ma non è assolutamente vero.se c'è passione un ritaglio lo si trova.
Io ho 40 anni, lavoro in una ditta privata come dipendente.esco di casa alle 7 e ritorno alle 18 a casa.
Ho moglie e 2 figli e passo il tempo a giocare coi figli e aiutare mia moglie nelle faccende di casa fino a che i bimbi dormono verso le 22 circa.
Da lì in poi mi riesci a fare un 2 orette o 3 di gioco visto che lo preferisco piuttosto che guardare programmi inutili in TV.
Certo si fan Delle scelte ma se c'è la passione un buco lo si trova sempre.
Poi di certo se si pensa che il videogames siano solo un media da spararsi 8 ore al giorno allora i problemi, secondo me, sono altri.

Non lo metto in dubbio, infatti dico che fa certi mestieri noto che ci giochi e sia più disponibile rispetto ad altri. Con questo anche io nonostante la mia occupazione riesco a fare una media di 7/8 ore a settimana, a volte più o a volte meno. Ma chi gira platinando, ad esempio, ne deve avere di tempo... A meno che non hai una vita sociale e tutto il resto come ho scritto prima.

[GeraltofRivia93]

Concordo. Di fatti, quelli che vedo che continuano a giocare assiduamente superati i 30, o sono statali o gente che lavora con i genitori... Se invece sei nel privato o dipendente, il tempo scende di molto, così come la voglia, e non è un problema di titoli.

Guarda che lavorare per i propri genitori richiede il doppio delle responsabilità rispetto a chi lavora per una persona estranea.

[Foley]

per quanto mi riguarda l'avanzare dell'età ha un ruolo fondamentale nella perdita della passione.

Io per esempio mi son stufato di quasi tutti i generi per i quali una volta andavo matto, come gli fps, i giochi di guida o i free-rooming.

Ho preso ps4 e l'ho rivenduta dopo quasi un anno, nel frattempo (tanto per farvi un esempio) mi son giocato the last of us e non mi ha lasciato praticamente quasi nulla, e non certo per colpa del gioco.

Ho perso proprio l'approccio da bambino verso i games, quella capacità di lasciarmi coinvolgere ed immedesimarmi in ciò che vedevo sullo schermo.

 

Certo il poco tempo a disposizione e l'avere una famiglia non aiuta , ma la verità è che la mia voglia videoludica si riduce a veloci partite in multiplayer a world of tanks e a qualche partitina sporadica a pes2018.

Più nessuna voglia di fare lunghe avventure in single player.

Non credo neppure che questo sia un processo in qualche modo reversibile, son passati troppi anni ormai da quando i giochi mi lasciavano qualcosa dentro.

Modificata da Foley, 19 December 2017 - 09:56 PM.

[Pentium 4]

Guarda che lavorare per i propri genitori richiede il doppio delle responsabilità rispetto a chi lavora per una persona estranea.

Essendo figlio di genitori con una attività in proprio e avendo metà degli amici che ora lavorano con i genitori, non concordo assolutamente.

[GeraltofRivia93]

Essendo figlio di genitori con una attività in proprio e avendo metà degli amici che ora lavorano con i genitori, non concordo assolutamente.

Io lavoro con mio padre e ho il doppio delle responsabilità che hanno i miei amici che lavorano con persone estranee, ti faccio un esempio, quando l'azienda non è tua una volta finita la giornata lavorativa finisce tutto lì mentre se l'azienda è tua cambia tutto, oltre a lavorare devi preoccuparti tu dei clienti, tu dei fornitori e tu di tutti i problemi di una ditta o una azienda, lavoro in cantiere e oltre a lavorare devo andare dai clienti, sviluppare preventivi e pagare i fornitori mentre il mio amico no, c'è una bella differenza.

[GeraltofRivia93]

Ovviamente però ho anche maggiore libertà ma mai mi sognerei di giocare durante l'orario lavorativo.

[matumba]

Concordo. Di fatti, quelli che vedo che continuano a giocare assiduamente superati i 30, o sono statali o gente che lavora con i genitori... Se invece sei nel privato o dipendente, il tempo scende di molto, così come la voglia, e non è un problema di titoli.

Be, mica tanto vero, io lavoro con mia madre sulle 50-55 ore la settimana e ti posso garantire che il tempo è quello che è, da dipendente avrei più tempo.

[kinkajou]

Ora ho moglie e figlia e il tempo che dedico ai videogiochi è molto meno rispetto al passato (giocavo tutte le sere almeno 3 ore). Ora preferisco giocare con loro piuttosto che giocare da solo. Ad esempio, con mia moglie che è fanatica dei GDR ho giocato e finito Divinity Originale Sin e adesso abbiamo cominciato il secondo, mentre con mia figlia gioco almeno un paio di ore alla settimana con qualche platform (recentemente Knack). Il tempo che dedico al single player è veramente risicato.

[pomchan]

Ho 36 anni e lavoro da dipendente da almeno una quindicina.

Ho avuto anche io qualche piccolo calo di "desiderio ludico" col passare degli anni, ma in generale mi sono accorto che sono cambiate le mie esigenze e quello che cerco da un gioco.

Tendenzialmente (a parte sporadici casi) sono diventato allergico alla quasi totalità di "esperienze cinematografiche".

Ci ho provato di recente con Uncharted 4, ma ormai sono proprio allergico al genere. Meno passo del tempo a guardare intermezzi, spiegoni, sequenze dove cammini e attorno a te capitano degli script "cinematografici" meglio è.

Mi trovo molto meglio con giochi magari con un buon gameplay, ma che "vengono subito al sodo", senza perdersi troppo in frizzi e lazzi.

Infatti ad esempio gioco i vari souls senza prestare particolare attenzione alla lore, assaporando solo l'atmosfera, o coi giochi nintendo.

[Fail Father]

Gioco da sempre e la voglia più o meno c è sempre. Il problema è solo il tempo. Ho pile di giochi ancora incelophanati ma gioco sempre e solo a fifa da oltre un anno. Uno sportivo on line ti permette la sessione di mezz ora e poi stop perché ormai il tempo che riesco a ritagliare è solo quello. A volte penso oggi riesco a giocare un po e invece finite le pulizie di casa portati giù i cani fatto da mangiare lavorato etc sono già le 10 della sera e niente non c è più energia mentale per fare niente. Per giocare sul serio ci vuole del buon tempo libero e pochi pensieri. Allora si che ci si dedica sul serio

[Nezha]

Io invece ho il tuo stesso problema tra virgolette ma solo per i titoli single player possono essere i giochi più belli del mondo ma non mi danno più stimoli mentre invece i giochi multy soprattutto in cooperativa mi hanno fatto conoscere tanti amici con la mia stessa passione mi diverto di più e mi durano anche di più

Modificata da kraos80, 21 December 2017 - 07:49 PM.