Questa discussione ha avuto 19 risposte

[sonuccio]

Si identifica in "giochi alla dark-souls"

cosa deve avere un gioco per essere un soulslike? deve essere alla dark souls

ma dai?

[emanuele0933]

Io ho sempre visto Vagrant Story come precursore dei souls like, ma se dite che from software fa questi giochi dal '94 allora anche Vagrant Story è derivativo

[Akumasama]

E' impossibile stabilirlo con chiara certezza. Come per tutti i generi si tratta di influenze reciproche, di successive reiterazioni ispirandosi a questo o a quest'altro.
From software fa questi titoli da tanti tempi, già in King's Field è possibile ritrovare elementi che avrebbero caratterizzato i Souls. E' da lì che possiamo vedere un filo conduttore che si evolve nelle successive reiterazioni di titoli From.
Tuttavia secondo me è con Demon's Souls di Miyazaki che finalmente viene ripulito e definito quello che sarà poi catalogato come genere "souls-like" negli anni a venire.

Giochi come The Surge, Lords of the Fallen, Nioh, il prossimo venturo Code Vein, Bloodborne, Dark Souls, son tutti giochi che devono moltissimo a Demon's Souls, che a sua volta deve a tanti giochi diversi (molti dei quali proprio occidentali) ma tuttavia è proprio lui che propone quella ricetta in quel modo e riesce a fargli ottenere un certo successo, rendendola riconoscibile, riproducibile, facilmente individuabile ed iconica da parte di pubblico e critica.

[H4r4k1w1]

Ho giocato e stragiocato Demon, Dark e BloodBorne. Demon's Souls (il primo in ordine temporale), per me, ha cambiato la storia del videogioco. Non ho giocato King's Field dei From, ma non ho mai visto un titolo con quel tipo di narrativa (ode al maestro Miyazaki per questo), lasciata più alla fantasia del giocatore che agli eventi. Si hanno degli strumenti (descrizioni, NPC, armature, luoghi etc) su cui costruire la propria storia, che può essere ogni volta diversa eppure coerente. Citando proprio le parole del maestro, "una storia ben scritta può essere raccontata in silenzio". Dal punto di vista tecnico non ricordo un gioco che sfruttasse la meccanica dei frame di invincibilità con la rotolata, ma magari qui mi sbaglio. Per quanto riguarda la componente RPG concordo che ci sono giochi più "estremi", soprattutto rispetto a Bloodborne, che in questo senso offre davvero poco. Però Demon e Dark evidenziano un ottimo mix di componente RPG accostata a concitati momenti action. Chiudo dicendo che i doppiaggi dei Souls sono una cosa che non ho mai e poi riscontrato in nessun altro titolo. La cura per i dettagli si vede anche da queste cose.

[DigitalDevilPoison]

Ho giocato e stragiocato Demon, Dark e BloodBorne. Demon's Souls (il primo in ordine temporale), per me, ha cambiato la storia del videogioco. Non ho giocato King's Field dei From, ma non ho mai visto un titolo con quel tipo di narrativa (ode al maestro Miyazaki per questo), lasciata più alla fantasia del giocatore che agli eventi. Si hanno degli strumenti (descrizioni, NPC, armature, luoghi etc) su cui costruire la propria storia, che può essere ogni volta diversa eppure coerente. Citando proprio le parole del maestro, "una storia ben scritta può essere raccontata in silenzio". Dal punto di vista tecnico non ricordo un gioco che sfruttasse la meccanica dei frame di invincibilità con la rotolata, ma magari qui mi sbaglio. Per quanto riguarda la componente RPG concordo che ci sono giochi più "estremi", soprattutto rispetto a Bloodborne, che in questo senso offre davvero poco. Però Demon e Dark evidenziano un ottimo mix di componente RPG accostata a concitati momenti action. Chiudo dicendo che i doppiaggi dei Souls sono una cosa che non ho mai e poi riscontrato in nessun altro titolo. La cura per i dettagli si vede anche da queste cose.

La rotolata con frazioni di secondo di invincibilità (raddoppiati con determinate abilità) l'aveva già il primissimo Monster Hunter su Ps2, seguitoda tutti gli altri. Ma comunque per il tuo discorso, sono d'accordo con te, ho provato le stesse cose pure io giocando a Demon's.