Violenza e Videogiochi sono uniti da un legame indissolubile?
#1
Inviato 14 November 2017 - 01:11 PM
L'estrema ferocia nel trailer di The Last of Us Parte II ha generato una serie di polemiche: qual č il rapporto che lega la violenza ai videogiochi?
..
Leggi l'articolo completo: Violenza e Videogiochi sono uniti da un legame indissolubile?
#4
Inviato 14 November 2017 - 01:46 PM
Gli sport nascono inizialmente come surrogato dell'attività bellica, lo stesso concetto di "gioco" osservabile in natura tra gli animali o tra i bambini piccoli corrisponde spesso all'emulazione di un combattimento, una lotta amichevole. Questo perchè il divertimento legato all'attività ludica ha lo scopo di incanalare pulsioni simili a quelle di un vero combattimento, la natura ha fatto si che gli stessi ormoni che vengono rilasciati durante un combattimento ci diano anche piacere o sollievo e quindi "divertimento" e la cosa è ancora piu vero quando al "combattimento" segue la vittoria. Per questo molti considerano la competizione divertente.
Per questo la violenza è praticamente da sempre presente nell'intrattenimento. Nella tragedia greca si assisteva spesso a scene di indicibile violenza sia fisica che psicologica eppure le veniva attribuito un'effetto catartico. Assistere alla violenza aveva l'effetto di purificare l'animo dalle pulsioni violente e potenzialmente dannose per il vivere civile.
Oggi la trasposizione della violenza è uno dei modi piu semplici e immediati che ha un medium per intrattenere e divertire per questo se ne fa largo uso nei videogiochi. Per fortuna non c'è un modo univoco per l'utilizzo della violenza e per questo abbiamo giochi in cui è utilizzata come mera "valvola di sfogo" (tipo DooM) e giochi in cui è contestualizzata e ha funzione narrativa. In definitiva la funzione dei videogiochi violenti dovrebbe essere comunque positiva e "catartica" per quanto riguarda un essere umano "normale". Tuttavia gli esseri umani sono tutti diversi e i problemi insorgono quando ci si trova di fronte a individui dalle tendenze psicopatiche nei confronti dei quali la raffigurazione della violenza puo avere avere effetti controproducenti.
Comunque per rispondere alla domanda del titolo dell'articolo, la risposta è no, e penso che i videogiochi l'abbiano dimostrato piu volte, infatti ci sono comunque molti esempi di giochi che riescono a divertire anche se non muore nessuno: molti puzzle game e avventure grafiche ad esempio fanno della risoluzione di enigmi, della narrazione o della comicità i loro modi per divertire e intrattenere. La violenza resta semplicemente il modo piu semplice e che piu riflette la realtà per intrattenere.
#6
Inviato 14 November 2017 - 04:21 PM
#8
Inviato 14 November 2017 - 05:10 PM
.....E poi, chi davvero conosce il nostro medium, sa benissimo che a rendere violenti non sono DOOM e Mortal Kombat, ma Mario Kart (che porta al limite della frustrazione) e Mario Party (in grado di distruggere anche le amicizie più sincere) .
Hahahahahahahahahaha amen!!!
Ottimo speciale, alcune sue parti sono state illuminanti e mi ha scatenato una riflessione:
Gli sport nascono inizialmente come surrogato dell'attività bellica, lo stesso concetto di "gioco" osservabile in natura tra gli animali o tra i bambini piccoli corrisponde spesso all'emulazione di un combattimento, una lotta amichevole. Questo perchè il divertimento legato all'attività ludica ha lo scopo di incanalare pulsioni simili a quelle di un vero combattimento, la natura ha fatto si che gli stessi ormoni che vengono rilasciati durante un combattimento ci diano anche piacere o sollievo e quindi "divertimento" e la cosa è ancora piu vero quando al "combattimento" segue la vittoria. Per questo molti considerano la competizione divertente.
Per questo la violenza è praticamente da sempre presente nell'intrattenimento. Nella tragedia greca si assisteva spesso a scene di indicibile violenza sia fisica che psicologica eppure le veniva attribuito un'effetto catartico. Assistere alla violenza aveva l'effetto di purificare l'animo dalle pulsioni violente e potenzialmente dannose per il vivere civile.
Oggi la trasposizione della violenza è uno dei modi piu semplici e immediati che ha un medium per intrattenere e divertire per questo se ne fa largo uso nei videogiochi. Per fortuna non c'è un modo univoco per l'utilizzo della violenza e per questo abbiamo giochi in cui è utilizzata come mera "valvola di sfogo" (tipo DooM) e giochi in cui è contestualizzata e ha funzione narrativa. In definitiva la funzione dei videogiochi violenti dovrebbe essere comunque positiva e "catartica" per quanto riguarda un essere umano "normale". Tuttavia gli esseri umani sono tutti diversi e i problemi insorgono quando ci si trova di fronte a individui dalle tendenze psicopatiche nei confronti dei quali la raffigurazione della violenza puo avere avere effetti controproducenti.
Comunque per rispondere alla domanda del titolo dell'articolo, la risposta è no, e penso che i videogiochi l'abbiano dimostrato piu volte, infatti ci sono comunque molti esempi di giochi che riescono a divertire anche se non muore nessuno: molti puzzle game e avventure grafiche ad esempio fanno della risoluzione di enigmi, della narrazione o della comicità i loro modi per divertire e intrattenere. La violenza resta semplicemente il modo piu semplice e che piu riflette la realtà per intrattenere.
A mio nome grazie mille per questa ottima analisi e per aver utilizzato tempo per scrivere il commento.
Ci voleva...speriamo lo leggano (sia questo che l' intero articolo) anche persone un pò al di fuori del mondo videoludico
Modificata da 16BIT, 14 November 2017 - 05:11 PM.
#9
Inviato 14 November 2017 - 06:11 PM
Dopotutto la violenza videoludica è una simulazione, come nelle arti marziali o come anche lo sport a squadre, per esempio: una partita di calcio non è altro che la simulazione di due armate che combattono con delle regole. Oppure è una sfida con se stessi, un allenarsi al problem solving.
La patologia sta nel godere del male fatto, fine a se stesso, in ogni gioco c'è una meta, una sfida.
Si combatte per vincere, simulando,se stessi.
Chi ama la violenza non gioca a videogiochi, non gioca nello sport...in generale non gioca perchè non ne ha l'inteligenza, vuole solo rompere il giocattolo.
#10
Inviato 14 November 2017 - 06:12 PM
Ottimo post! ConcordoOttimo speciale, alcune sue parti sono state illuminanti e mi ha scatenato una riflessione:
Gli sport nascono inizialmente come surrogato dell'attività bellica, lo stesso concetto di "gioco" osservabile in natura tra gli animali o tra i bambini piccoli corrisponde spesso all'emulazione di un combattimento, una lotta amichevole. Questo perchè il divertimento legato all'attività ludica ha lo scopo di incanalare pulsioni simili a quelle di un vero combattimento, la natura ha fatto si che gli stessi ormoni che vengono rilasciati durante un combattimento ci diano anche piacere o sollievo e quindi "divertimento" e la cosa è ancora piu vero quando al "combattimento" segue la vittoria. Per questo molti considerano la competizione divertente.
Per questo la violenza è praticamente da sempre presente nell'intrattenimento. Nella tragedia greca si assisteva spesso a scene di indicibile violenza sia fisica che psicologica eppure le veniva attribuito un'effetto catartico. Assistere alla violenza aveva l'effetto di purificare l'animo dalle pulsioni violente e potenzialmente dannose per il vivere civile.
Oggi la trasposizione della violenza è uno dei modi piu semplici e immediati che ha un medium per intrattenere e divertire per questo se ne fa largo uso nei videogiochi. Per fortuna non c'è un modo univoco per l'utilizzo della violenza e per questo abbiamo giochi in cui è utilizzata come mera "valvola di sfogo" (tipo DooM) e giochi in cui è contestualizzata e ha funzione narrativa. In definitiva la funzione dei videogiochi violenti dovrebbe essere comunque positiva e "catartica" per quanto riguarda un essere umano "normale". Tuttavia gli esseri umani sono tutti diversi e i problemi insorgono quando ci si trova di fronte a individui dalle tendenze psicopatiche nei confronti dei quali la raffigurazione della violenza puo avere avere effetti controproducenti.
Comunque per rispondere alla domanda del titolo dell'articolo, la risposta è no, e penso che i videogiochi l'abbiano dimostrato piu volte, infatti ci sono comunque molti esempi di giochi che riescono a divertire anche se non muore nessuno: molti puzzle game e avventure grafiche ad esempio fanno della risoluzione di enigmi, della narrazione o della comicità i loro modi per divertire e intrattenere. La violenza resta semplicemente il modo piu semplice e che piu riflette la realtà per intrattenere.
#12
Inviato 14 November 2017 - 06:16 PM
Onestamente una puntata delle Iene su politica e abusi scatena di gran lunga di più i miei fragili nervi. Ogni collegamento su violenza effettiva e violenza virtuale per me non ha senso. (E se qualche giornalista me lo domanda gli tiro una testata ;-P )
#14
Inviato 15 November 2017 - 12:20 AM
#15
Inviato 15 November 2017 - 08:54 AM
Il problema è che non si da la colpa ai film ed i telefilm, ma solo ai videogiochi.ho giocato con carmaggedon.. con god of war...con gear of war... con vari mortal combat.. e non mi sembra di aver mai ucciso nessuno.. i giochi.. come i film devono esser presi per quelli che sono..semplicemente intrattenimento.. se qualcuno diventa violento con i videogames o con i film vuol dire che hanno già un problema a priori.. smettiamola col dar la colpa ai giochi.. ai film.. ai programmi tv.. la maggioranza delle volte bisognerebbe guardare direttamente nelle famiglie o nella personalità di certa gente..
E per un motivo molto semplice: i primi, sono fruibili da tutti ed amati; i secondi, solo da un certo numero di persone e con approcci diversissimi.
Da che mondo e mondo, ciò che non si conosce fa paura ed è da combattere
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