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Quali mestieri scompariranno?


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Questa discussione ha avuto 226 risposte

#121
Mario Andretti

Mario Andretti
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Deve pure morire qualche vecchio, per una questione di compatibilità con un eventuale software del genere.

#122
dade90

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  • Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi

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boh io son tornato oggi da un ufficio tecnico dove di norma lavorano fino alle 7 e anche i sabati a volte

se le macchine rubassero un po' di lavoro farebbero i salti di gioia, mai capito perchè nel ramo tecnico del mondo di lavoro italiano c'è un vero e proprio schiavismo con il silenzio di tutti.

 

piuttosto oggi ho avuto l'idea che invece del reddito di deficienza del m5s sarebbe meglio pensare al giorno lavorativo di 7 ore. le macchine tolgono lavoro? e allora lavoriamo di meno :sisi:



#123
Mario Andretti

Mario Andretti
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Quando penso al reddito di deficienza mi viene da ridere, però è vero che buona fetta della popolazione andrebbe allontanata dal mondo del lavoro per il bene di noi altri.

#124
eike

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Non parlavo dei servizi in generale, ma semplicemente per versare/prelevare contante. diminuiscono di molto le operazioni giornaliere in cassa.

 

Anche sotto questo aspetto molti preferiscono andare in banca allo sportello e non fare i versamenti automatici, in particolare i commercianti.

Ma basta comunque farci un salto negli orari di punta per vedere quante persone si affidano ancora oggi al personale presente, anche per operazioni che potrebbero fare da casa.



#125
Ruka

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Mi piace che fanno a gara a chi automatizza di più, poi i prodotti chi glieli compra? I robots?

#126
Itachi

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Mi piace che fanno a gara a chi automatizza di più, poi i prodotti chi glieli compra? I robots?


Glieli comprano tutti come sempre.
Si è detto già più volte che l'automazione non toglie lavoro,lo sposta solo da settori manuali a quelli più "intellettuali" (come programmazione e progettazione).

In Italia si ha una percezione totalmente errata del mondo del lavoro, se vai fuori vengono assunti programmatori continuamente e in quantità simile ai vecchi operai.

Se poi in Italia si pretende di continuare a tenere su settori morti nel resto del mondo è un'altro discorso

#127
r34lg3n1u5

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Glieli comprano tutti come sempre.
Si è detto già più volte che l'automazione non toglie lavoro,lo sposta solo da settori manuali a quelli più "intellettuali" (come programmazione e progettazione).

In Italia si ha una percezione totalmente errata del mondo del lavoro, se vai fuori vengono assunti programmatori continuamente e in quantità simile ai vecchi operai.

Se poi in Italia si pretende di continuare a tenere su settori morti nel resto del mondo è un'altro discorso

E i milioni di persone non specializzate per i lavori intellettuali?! Poi non è che tutti possiamo fare lavori intellettuali, anche perché la domanda non è così alta.
Secondo me bisogna lavorare meno ( 4 ore ) ma lavorare tutti con uno stipendio che ti permetta di fare una vita dignitosa.

Inviato dal mio XT1072 utilizzando Tapatalk

Modificata da r34lg3n1u5, 22 November 2017 - 10:18 AM.


#128
Itachi

Itachi
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E i milioni di persone non specializzate per i lavori intellettuali?! Poi non è che tutti possiamo fare lavori intellettuali, anche perché la domanda non è così alta.
Secondo me bisogna lavorare meno ( 4 ore ) ma lavorare tutti con uno stipendio che ti permetta di fare una vita dignitosa.

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Questa non è una cosa che sta succedendo adesso eh Non dipende solo dalle tecnologie attuali.

Abbiamo già avuto questi passaggi diverse volte. Prima la maggior parte dei lavoratori del pianeta erano contadini, quando c'è stata l'industrializzazione non mi pare che il mondo sia finito.
Ci si adegua,si va avanti,il mondo cambia e l'economia anche. È impensabile che non ci siano mai questi passaggi.


Eh no,come ho detto è in Italia che si ha una percezione errata del mondo del lavoro.
Fuori non riescono mai ad assumere abbastanza personale specializzato,qui in Canada hanno pure un programma d'immigrazione apposta per certi lavori dove ti fanno bypassare tutto,perché gli mancano letteralmente i lavoratori in certi ambiti e non sanno come fare.
Fuori il lavoro non solo non manca,ma è troppo.

Poi è ovvio che se uno guarda l'Italia non gli sembra cosi

#129
f o c o

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Vi do' il seguente puzzle da ordinare e completare mettendone le parole in una frase a senso compiuto.

Finito - Esperienza - Disk jockey - vinile - piatti - digitale - impostori - controller - sync - tecnologia - lavoro - locali - risparmio

Chi voglia...

#130
maronno

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Glieli comprano tutti come sempre.
Si è detto già più volte che l'automazione non toglie lavoro,lo sposta solo da settori manuali a quelli più "intellettuali" (come programmazione e progettazione).

In Italia si ha una percezione totalmente errata del mondo del lavoro, se vai fuori vengono assunti programmatori continuamente e in quantità simile ai vecchi operai.

Se poi in Italia si pretende di continuare a tenere su settori morti nel resto del mondo è un'altro discorso

i

 

Abbiamo già avuto questi passaggi diverse volte. Prima la maggior parte dei lavoratori del pianeta erano contadini, quando c'è stata l'industrializzazione non mi pare che il mondo sia finito.
Ci si adegua,si va avanti,il mondo cambia e l'economia anche. È impensabile che non ci siano mai questi passaggi.


 

 

questa è una cosa totalmente errata..

 

prima si passava dalla terra alla fabbrica ma si creavano nuovi mercati.

Per capirci il passaggio dalla carrozza all'auto non è stato importante per il mezzo in se...ma per la creazione della catena di montaggio,permettendo di abbatere i costi e espandere a dismisura il mercato della mobilità

Se prima per secoli pochissimi si potevano permettere si comprare un carrozza,e quindi pochissimi erano quelli impiegati nel mondo della mobilità

in pochi decenni l'auto diventa un mezzo che tutti hanno..aumentando a dismisura il numero delle persone impiegate.

Quindi per ogni maniscalco che prima si occupava di carrozze sono nati 100 operai che lavoravano nelle fabbriche

 

Oggi non accade questo...per ogni operaio che perde il lavoro mica serve un programmatore 

 

 

e state comunque diminticando che non saranno solo i lavori operai a scomparire.

 

 

quanto al canada...certo che gli servono persone, sono 36 milioni con possiblità in campi come quello estrattivo enormi


Modificata da maronno, 27 November 2017 - 01:56 PM.


#131
Itachi

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questa è una cosa totalmente errata..
 
prima si passava dalla terra alla fabbrica ma si creavano nuovi mercati.
Per capirci il passaggio dalla carrozza all'auto non è stato importante per il mezzo in se...ma per la creazione della catena di montaggio,permettendo di abbatere i costi e espandere a dismisura il mercato della mobilità
Se prima per secoli pochissimi si potevano permettere si comprare un carrozza,e quindi pochissimi erano quelli impiegati nel mondo della mobilità
in pochi decenni l'auto diventa un mezzo che tutti hanno..aumentando a dismisura il numero delle persone impiegate.
Quindi per ogni maniscalco che prima si occupava di carrozze sono nati 100 operai che lavoravano nelle fabbriche
 
Oggi non accade questo...per ogni operaio che perde il lavoro mica serve un programmatore 
 
 
e state comunque diminticando che non saranno solo i lavori operai a scomparire.
 
 
quanto al canada...certo che gli servono persone, sono 36 milioni con possiblità in campi come quello estrattivo enormi

No.non è così. Si sono creati centianaia di nuovi settori con l'automazione.
Il fatto che qui non lì si conosca nemmeno è un chiaro esempio del problema di cui parlavo prima.

Anche lasciando perdere il Canada,una situazione come quella italiana è molto ma molto rara,difficilmente l'ho vista in altri paesi.
Nelle aziende estere si assume in continuazione,sempre.
Ho un'amico di Seattle che lavora in un'azienda di sviluppo chimico che è in serie difficoltà perché non trova letteralmente abbastanza gente per lavorare.

Ci sono lavori di tutti i tipi,e settori dove non c'è praticamente limite alle assunzioni.

Perché secondo voi gli italiani vanno fuori? Non è solo per la mancanza di posti di lavoro, è che moltissimi settori in Italia a quanto pare nemmeno sanno che esistono. L'amico di Seattle per esempio è italiano, e ha studiato un percorso particolare (che sinceramente nemmeno io ho capito,non essendo del settore) per cui, a detta sua, in Italia c'è un'unica e sola azienda che poi assume per quel tipo di competenze.
Non posso fare a meno di pensare a quanto sia contraddittoria la situazione, in Italia c'è un'unica e sola azienda del settore e in America ce ne sono talmente tante che non hanno abbastanza lavoratori qualificati.

Io fuori non vedo mancanza di lavoro,non solo in Canada.

Il problema è solo di competenze. Si può discutere casomai che è richiesta un'istruzione sempre maggiore per rimanere all'interno del mondo lavorativo,quello sì. Ma anche lì è sempre stato così,passando alle fabbriche erano richieste competenze che la maggior parte dei contadini non avevano. Ma siamo sopravvissuti a quello,sopravviveremo anche a questo.
Ma il lavoro c'è,assolutamente.

#132
maronno

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non riesco a ritorvare dove..forse su forbes. Il 20% degli avvocati nelle grandi società statunitensi sarebbe oggi sostituibile da un pc...non mi ricordo a che % arrivavano nei posti in meno ,ma dicevano che si poteva arrivare al 70% nelle diminuizioni dei tempi.


Modificata da maronno, 27 November 2017 - 06:43 PM.


#133
Hyoga di Cygnus

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Per una frazione di secondo ho immaginato un robocop impiegato postale O_O



#134
Itachi

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non riesco a ritorvare dove..forse su forbes. Il 20% degli avvocati nelle grandi società statunitensi sarebbe oggi sostituibile da un pc...non mi ricordo a che % arrivavano nei posti in meno ,ma dicevano che si poteva arrivare al 70% nelle diminuizioni dei tempi.


Ogni giornale/blog del mondo dice una cosa diversa,vuol dire poco o nulla.

Io pure ho letto articoli che dicevano quello che hai detto tu e altri che dicevano l'esatto contrario.

Nella realtà,almeno per ora fuori manca la gente non il lavoro. Ci sono una marea di aziende che sono "congelate" nel senso che è burocraticamente tutto pronto per avviare l'attività ma sono in attesa di trovare gente per farlo.
So che qui non siamo abituati ma fuori quando mandi i curriculum in giro ti devi preparare a fare una cernita perché non puoi andare a tutti i colloqui di chi ti ha richiamato.
In Italia (e in genere nei paesi latini,che non è una coincidenza) manca il lavoro ma come ho detto è per la maggior parte dovuto a un incredibile immobilismo culturale che è come un veleno per il paese.

#135
_skynight_

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Politici a casa, spazio ai computer. Si comincia

 

In Nuova Zelanda sta facendo notizia quello che potrebbe essere il primo esperimento su vasta scala di Intelligenza Artificiale applicata alla politica. Si chiama SAM e tecnicamente è un chatbot attivo su Facebook Messenger.

 

Dal punto di vista tecnologico non siamo di fronte a una novitàassoluta, dunque, perché i chatbot sono ormai una realtà quotidiana - seppure in continuo miglioramento. Ciò che richiama l'attenzione è il taglio squisitamente politico di SAM

 

Questo BOT è infatti progettato per rispondere ai cittadini su temi politici, e promette due cose su cui i politici umani storicamente lasciano a desiderare: capacità di ascolto e di mantenere le promesse. Al momento è in grado di "conversare" su una serie di argomenti preselezionati, e dovrebbe diventare più abile mano a mano che i dati si accumulano; quante più persone parlano con SAM, in altre parole, e più brava diventa. Ci può parlare chiunque lo desideri, basta visitare il suo profilo.

L'idea generale è di creare "il primo politico virtuale del mondo, guidato dal desiderio di colmare la distanza tra ciò che desiderano gli elettori e ciò che promettono i politici, e ciò che ottengono davvero". Una promessa bellissima in effetti, da politico navigato.

Il creatore Nick Gerritsen spera che SAM si possa candidare a un incarico politico già nel 2020, speranze che con ogni probabilità andranno a infrangersi contro lo scoglio legislativo. Né la Nuova Zelanda né altri paesi del mondo sono pronti ad accettare un'Intelligenza Artificiale in un ruolo simile - per quanto a Dubai si siano divertiti nel mettere in scena la cittadinanza per il robot Sophia.

 

L'esperimento SAM è dunque solo un divertissementAu contraire, è piuttosto un primo passo, un segnale - forse il più concreto - verso l'applicazione dell'AI alla politica. Un'idea che di per sé non è affatto nuova né strampalata. Anzi, con ogni probabilità entro una decina d'anni sarà all'ordine del giorno.

Non ci sono ragioni, dopotutto, per cui le attuali AI debbano restare relegate ai settori che conosciamo - automobili, banche, assicurazioni, analisi dei dati, etc. Se l'evoluzione manterrà l'attuale ritmo, infatti, presto un sindaco o un Primo Ministro potrebbe avere interesse a usare un'AI come consulente. Anzi esistono già strumenti di progettazione urbanistica che propongono l'AI come "assistente" agli amministratori locali.

Non sarà domani, certo, ma presto avremo Oracoli abbastanza efficaci da essere consulenti davvero utili a un politico. A un certo punto, poi, cominceremo a pretendere che questa consulenza abbia sempre luogo: chiederemo ai politici di tenere in considerazione il responso dell'AI, e di spiegare perché eventualmente decidono di ignorarlo.

 

E poi, andando ancora più avanti nel tempo, non è da escludere l'idea di assegnare a una o più AI incarichi autonomi. C'è molta strada da fare, ma personalmente credo che potrebbe essere un bel passo avanti. Oggi scegliamo i nostri politici perlopiù per l'aspetto che hanno o per come parlano, non per la loro competenza o le loro posizioni politiche. Ci siamo abituati al fatto che promettono senza mantenere, e che preferiscono passare il tempo a litigare tra loro piuttosto che a fare cose concrete. Non è certo uno scenario ideale.

Potremmo invece avere della AI programmate secondo principi politici, diciamo i classici destra e sinistra. Quella vincente sarebbe un vero governante, incorruttibile fedele agli impegni presi, razionale, immune ai ricatti. Il lavoro per creare un AI simile sembra mastodontico, ma qualche anno fa lo sembrava anche farne una che diventasse imbattibile a Go.

Un gioco come Go non è complesso quanto la politica probabilmente, né qualsiasi altro gioco. Eppure la politica in un certo senso è un gioco, con le sue regole e i suoi sistemi. Un'Intelligenza Artificiale probabilmente potrebbe giocarci e vincere.


Modificata da _skynight_, 28 November 2017 - 05:50 PM.





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