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Quali mestieri scompariranno?


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Questa discussione ha avuto 226 risposte

#181
Genocide

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io comincio a pensare che bisogna seriamente cominciare a pensare di ridurre le ore lavorative

un 6 ore al giorno per 5 giorni ti permette di lavorare, di avere più tempo libero e nel frattempo di dover assumere perché una persona singola rende di meno.

 

per dire potrebbe essere anche utile proprio in ottica trony, una persona con più tempo libero un giro al centro commerciale lo fa anche per passare il tempo, passa al trony e magari li compra qualcosa

invece ora stanco e spompo torna a casa, si trova sparato la pubblicità amazon di un buon prodotto, è tutto fatto basta un click chi me lo fa fare di andare al centro commerciale tra la ressa la gente ecc.

 

ma anche no

 

la gente non compra da trony perchè conviene di più altrove e perchè pesa il culo andarci

 

e pesa il culo andarci lavorando 6 ore o 12



#182
Xand

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Giusto per rimanere in tema, sono tornato in Italia per Natale e ieri sono andato a comprare un paio di scarpe.

Per pagare ho usato l'orologio e c'è stato un momento in cui la signora è rimasta ferma perché non capiva come mai non avevo in mano ne carta ne contanti.
Quando ha visto uscire in automatico lo scontrino ha capito cosa fosse successo e mi ha chiesto di spiegargli come funzionava.
La mia città natale è di circa 60.000 abitanti (non è una metropoli ma nemmeno un paesino) e un negozio in pieno centro è la prima volta che assiste a un pagamento via smartphone/smartwatch.

Qui in australia ormai si paga con gli anelli :asd:

 

Comunque per molti mestieri dipende anche dove si e'.

Qui in aus le agenzie di viaggio continuano a fioccare e non conoscono crisi.

Un po' perche' l'australiano medio e' pigro e benestante, e quindi preferisce avere qualcuno che organizzi i viaggi per lui

Un po' perche' comunque siamo sempre in cu*o al mondo e l'ignoranza DILAGA ( mi hanno chiesto se si puo' guidare da Firenze alla Toscana)



#183
Beastly_Zero

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Qui in australia ormai si paga con gli anelli :asd:

 

Comunque per molti mestieri dipende anche dove si e'.

Qui in aus le agenzie di viaggio continuano a fioccare e non conoscono crisi.

Un po' perche' l'australiano medio e' pigro e benestante, e quindi preferisce avere qualcuno che organizzi i viaggi per lui

Un po' perche' comunque siamo sempre in cu*o al mondo e l'ignoranza DILAGA ( mi hanno chiesto se si puo' guidare da Firenze alla Toscana)

Guarda che è una cosa "normale" anche da altre parti del mondo lontane ad esempio dall'Italia, o dall'Australia,

un italiano se non conosce l'Australia gli viene un infarto a scoprire com'è il mondo Australiano/Tedesco/chicchesia, ad un Australiano idem,

è ovvio che una persona è "ignorante" se di quel posto sa solo il nome, io stesso ho vissuto sia in Australia che in Germania (3 anni finora qui e probabilmente tornerò in Italia) e quando parlo con amici e cugini e gli dico roba di stipendi, modi di vivere e come funzionano le cose, rimangono a bocca aperta, è normalissimo.



#184
Quinto_Moro

Quinto_Moro
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Non è solo questione di lavori che spariscono a causa dell'intelligenza artificiale, ma anche di lavori uccisi da come cambia il mercato e la mentalità stessa della clientela.

Avete citato Foot Loker e questo mi fa venire in mente un mestiere che ormai è GIA' estinto, quello del calzolaio (o ciabattino come si diceva una volta).

Prima (diciamo fino a 30 anni fa) l'acquisto di un paio di scarpe era quasi un piccolo investimento, sia per le scarpe eleganti che quelle da lavoro. E se si rovinavano, non se ne comprava subito un altro paio, si portavano a riparare, sostituire tacco, suola, rifare le cuciture eccetera.

Ora che il mercato è letteralmente invaso di articoli di tutti i prezzi, quasi nessuno si sogna più di far riparare delle scarpe rovinate. Inoltre sono cambiati anche i modelli e i materiali, sempre più sintetici, le sneakers non sono più solo una roba da sportivi o da ragazzini, hanno la massima diffusione e non è certo un tipo di scarpa che si presta alla riparazione.

Stesso discorso per il sarto, parlo dei sarti artigianali, non dei "grandi sarti" delle case di moda, ma di quelli da cui si portava ad accorciare un paio di pantaloni, a rifare un orlo. Decenni fa c'era meno scelta nei capi di vestiario.

E ancora: il vasaio. Fino a 50 anni fa tutti gli articoli da cucina erano in ceramica, terracotta, oppure in metallo, più costosi. Ma soprattutto non erano ancora diffusi i contenitori di plastica che oggi diamo per scontati (la commercializzazione del Moplen su larga scala nasce all'inizio degli anni '70!).

 

Guardando al presente invece, direi che finiranno di scomparire i piccoli-medi negozi, quelli che non sono in franchising, uccisi più che dalle macchine dai centri commerciali e dal commercio online, che elimina gli intermediari. Di contro però il commercio online sta moltiplicando in modo esponenziale il mercato dei corrieri. I servizi a domicilio in generale si sono ormai diffusi ovunque.

 

Da un lato è cambiato il mercato, e sono cambiati i materiali, ma la diffusione di articoli a sempre più basso costo ha modificato anche il modo di fare acquisti della gente.



#185
The MILFimpegnato

The MILFimpegnato
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Concordo in linea di massima, con giusto un paio di puntualizzazioni:

I negozi di piccola sartoria in realtà non sono scomparsi, anzi, semplicemente stanno passando nelle mani degli stranieri a basso prezzo. Nella mia città ci sono diversi sarti cinesi che lavorano parecchio: fanno quei piccoli lavori di personalizzazione sui capi (accorciare, fare orli, e così via) che una volta i nonni insegnavano in casa, e che ormai si stanno perdendo per scarso interesse delle nuove generazioni.

I corrieri stanno subendo una esplosione del lavoro a causa dell'online buying, ma presto arriveranno ad una empasse dovuta al fatto che ormai le consegne sugli acquisti online sono praticamente sempre gratuite o quasi, quindi tantissimo lavoro ma pochissimo guadagno. Presto il settore dovrá essere rivoluzionato, o rischia di implodere.

#186
headshot182

headshot182
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Non è solo questione di lavori che spariscono a causa dell'intelligenza artificiale, ma anche di lavori uccisi da come cambia il mercato e la mentalità stessa della clientela.

Avete citato Foot Loker e questo mi fa venire in mente un mestiere che ormai è GIA' estinto, quello del calzolaio (o ciabattino come si diceva una volta).

Prima (diciamo fino a 30 anni fa) l'acquisto di un paio di scarpe era quasi un piccolo investimento, sia per le scarpe eleganti che quelle da lavoro. E se si rovinavano, non se ne comprava subito un altro paio, si portavano a riparare, sostituire tacco, suola, rifare le cuciture eccetera.

Ora che il mercato è letteralmente invaso di articoli di tutti i prezzi, quasi nessuno si sogna più di far riparare delle scarpe rovinate. Inoltre sono cambiati anche i modelli e i materiali, sempre più sintetici, le sneakers non sono più solo una roba da sportivi o da ragazzini, hanno la massima diffusione e non è certo un tipo di scarpa che si presta alla riparazione.

Stesso discorso per il sarto, parlo dei sarti artigianali, non dei "grandi sarti" delle case di moda, ma di quelli da cui si portava ad accorciare un paio di pantaloni, a rifare un orlo. Decenni fa c'era meno scelta nei capi di vestiario.

E ancora: il vasaio. Fino a 50 anni fa tutti gli articoli da cucina erano in ceramica, terracotta, oppure in metallo, più costosi. Ma soprattutto non erano ancora diffusi i contenitori di plastica che oggi diamo per scontati (la commercializzazione del Moplen su larga scala nasce all'inizio degli anni '70!).

 

Guardando al presente invece, direi che finiranno di scomparire i piccoli-medi negozi, quelli che non sono in franchising, uccisi più che dalle macchine dai centri commerciali e dal commercio online, che elimina gli intermediari. Di contro però il commercio online sta moltiplicando in modo esponenziale il mercato dei corrieri. I servizi a domicilio in generale si sono ormai diffusi ovunque.

 

Da un lato è cambiato il mercato, e sono cambiati i materiali, ma la diffusione di articoli a sempre più basso costo ha modificato anche il modo di fare acquisti della gente.

 

Ti consiglio il docufilm "The true cost" in programmazione su Netflix... Fa capire come la moda low cost abbia creato danni pazzeschi. A cosa serve il calzolaio o il sarto se a 20 euro ti compri un indumento nuovo?



#187
Guest_SATŌeYe

Guest_SATŌeYe
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Ti consiglio il docufilm "The true cost" in programmazione su Netflix... Fa capire come la moda low cost abbia creato danni pazzeschi. A cosa serve il calzolaio o il sarto se a 20 euro ti compri un indumento nuovo?


l'ho visto un annetto fa ,bellissimo.

#188
Quinto_Moro

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Ti consiglio il docufilm "The true cost" in programmazione su Netflix... Fa capire come la moda low cost abbia creato danni pazzeschi. A cosa serve il calzolaio o il sarto se a 20 euro ti compri un indumento nuovo?

 

E' esattamente quello che volevo dire. E non direi che si tratta di una "moda", è il risultato dei nuovi processi produttivi, ma anche della cultura dell'usa e getta portata a livelli estremi, ed è qualcosa da cui pare davvero difficile retrocedere. Tutti i settori sono complici. Per alimentare il mercato si deve produrre sempre di più, e questo vuol dire non produrre più articoli duraturi nel tempo, ma che abbiano un ciclo di vita molto breve perché vengano acquistati nuovi prodotti. Questo taglia fuori dal mercato tutti quei servizi artigianali che servivano a prolungare la vita dei prodotti, che si tratti del vestiario o anche dei prodotti tecnologici (ho l'impressione che anche i riparatori di elettrodomestici, le assistenze dei computer, abbiano sempre meno spazio, proprio perché se qualcosa si guasta, tanto vale comprare qualcosa di nuovo).

Insomma, tutto ciò che riguarda manifatture o servizi per prolungare la vita di certi prodotti sparisce, perché prodotti low cost non valgono la spesa di una modifica o riparazione, e comprarne un altro (già più recente) e di costo relativamente basso, fa sì che tutti si orientano per acquistare qualcosa di nuovo.

Anche il mercato delle auto è andato in quella direzione da parecchio tempo.



#189
skizzo_85

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Beh certo, ora sembra che se non compri l'auto col cambio automatico tu sia un troglodita.
Si, poi quando si spacca (e sono molto più fragili di un manuale) il cambio fai prima a cambiare la macchina.

#190
Alex_di Roma

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Beh certo, ora sembra che se non compri l'auto col cambio automatico tu sia un troglodita.
Si, poi quando si spacca (e sono molto più fragili di un manuale) il cambio fai prima a cambiare la macchina.


Macché, questo è un luogo comune..

#191
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Beh che ci siano stati dei doppia frizione montati sui marchi VAG e su BMW che abbiano dato grossi problemi di rotture e poi sono stati modificati è abbastanza risaputo nell'ambiente.
E se succedeva fuori garanzia, facevi "a metà", ma erano comunque migliaia di euro.
Il cambio automatico è sicuramente la scelta perfetta con un NLT pagato dall'azienda...macchina nuova, la tieni due-tre anni poi te la cambiano.

#192
foxkap

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Un mestiere che nel giro di una decina d'anni secondo me si estinguerà o cambierà totalmente è il fotografo (intendo quello da cerimonie), ho parlato con qualche collega e tutti concordano. Con gli smartphone che adesso fanno foto in 4K le persone sono sempre più convinte di poter fare da sole. Per dirvi, una cliente mi ha chiesto non molto tempo fa se potevo farle risparmiare qualcosa facendo solo il video per il diciottesimo del figlio, le foto le avrebbe fatte lei con il cellulare ed io avrei dovuto sviluppargliele. Ovviamente ho detto di no, ma da qui a dieci anni le nuove generazioni ragioneranno così o anche peggio, col cellulare da soli o con "l'amico con la fotocamera da viaggio", e poi tutto come file sul computer.



#193
-LuK-

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Un mestiere che nel giro di una decina d'anni secondo me si estinguerà o cambierà totalmente è il fotografo (intendo quello da cerimonie), ho parlato con qualche collega e tutti concordano. Con gli smartphone che adesso fanno foto in 4K le persone sono sempre più convinte di poter fare da sole. Per dirvi, una cliente mi ha chiesto non molto tempo fa se potevo farle risparmiare qualcosa facendo solo il video per il diciottesimo del figlio, le foto le avrebbe fatte lei con il cellulare ed io avrei dovuto sviluppargliele. Ovviamente ho detto di no, ma da qui a dieci anni le nuove generazioni ragioneranno così o anche peggio, col cellulare da soli o con "l'amico con la fotocamera da viaggio", e poi tutto come file sul computer.

Più che con lo smartphone, con droni dotati di intelligenza artificiale che saranno capaci di immortalare qualsiasi momento.

Con lo smartphone non puoi fare le foto di un matrimonio.. Con un drone si ;-)

#194
skizzo_85

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Un mestiere che nel giro di una decina d'anni secondo me si estinguerà o cambierà totalmente è il fotografo (intendo quello da cerimonie), ho parlato con qualche collega e tutti concordano. Con gli smartphone che adesso fanno foto in 4K le persone sono sempre più convinte di poter fare da sole. Per dirvi, una cliente mi ha chiesto non molto tempo fa se potevo farle risparmiare qualcosa facendo solo il video per il diciottesimo del figlio, le foto le avrebbe fatte lei con il cellulare ed io avrei dovuto sviluppargliele. Ovviamente ho detto di no, ma da qui a dieci anni le nuove generazioni ragioneranno così o anche peggio, col cellulare da soli o con "l'amico con la fotocamera da viaggio", e poi tutto come file sul computer.


Io mi sono sposato un anno e mezzo fa.
Ci siamo rivolti ad un fotografo che abbiamo scelto perché ci piacevano le foto dei suoi lavori, ma per quanto siamo soddisfatti del risultato e riteniamo sia importante rivolgersi ad un professionista per certe cose, 4mila euro trattando per il lavoro di mezza giornata(album grande piu due piccoli per i genitori e il video montato) mi sembra possa far tentare molti a scegliere soluzioni più "rustiche".

#195
Itachi

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Io mi sono sposato un anno e mezzo fa.
Ci siamo rivolti ad un fotografo che abbiamo scelto perché ci piacevano le foto dei suoi lavori, ma per quanto siamo soddisfatti del risultato e riteniamo sia importante rivolgersi ad un professionista per certe cose, 4mila euro trattando per il lavoro di mezza giornata(album grande piu due piccoli per i genitori e il video montato) mi sembra possa far tentare molti a scegliere soluzioni più "rustiche".

Esatto.
Io anni fa (quando avevo una mia attività di servizi web, prima di trasferirmi) tra le altre cose mi occupavo anche di fotografia.
Facevamo tutt'altro ovviamente ma sempre più persone ci chiedevano se potevamo fare il servizio fotografico all'evento X e visto che sia io che il mio collega eravamo grandi appassionati di fotografia (e l'attrezzatura l'avevamo già) ci siamo detti perché no.

Dalla mia esperienza posso dire questo.
Da una parte non penso che una persona random col telefono possa cacciare fuori qualcosa di lontanamente simile a quello che tira fuori un fotografo (o 2), perché comunque una foto fatta bene in certi momenti richiede per forza di cose una persona che sa quello che sta facendo (e anche le reflex fullframe permettono ovviamente scatti in condizioni che il telefono semplicmente si sogna). Senza contare la post produzione di foto e video alla fine, che comunque richiede altro lavoro.

MA dall'altra parte non è un lavoro da 4000/5000 euro.
Da persona che aveva un'attività e che quelle cose le ha fatte, la cifra giusta secondo me è poco sopra i 1000 euro,non di più.

Il punto è che la tecnologia ha semplificato molto il lavoro dei fotografi. Primo quasi nessuno chiede più le stampe, generalmente si da una chiave usb (costo medio 5 euro) con tutto dentro e basta.
Secondo la post produzione è molto ma molto più semplice che in passato. Le fotocamere/videocamere in generale si sono evolute e permettono scatti giusti con molta più facilità (sempre se chi c'è dietro sa quello che sta facendo) e oltretutto si, va anche contato che il valore di mercato di oggi non è quello di ieri (quando non era possibile per una persona comune avvicinarsi a qualcosa che fosse una foto lontamante decente).
A questo aggiungici i fotografi amatoriali, che oggi sono tantissimi,il che vuol dire che quando uno si sposa c'è una forte probabilità che tra le proprie conoscenze ci sia una persona con già l'attrezzatura e che gli fa il lavoro come regalo di nozze (che magari non viene perfetto come quello del professionista ma è gratis, quindi...).

Alla fine dei conti oggi per me un servizio fotografico (anche per un matrimonio) non può costare 4000 euro perché semplicmente non li vale.

E i fotografi devono capire che il rischio di continuare a chiedere quelle cifre è proprio che la gente si metta a usare telefoni e simili piuttosto. Perché quando la cifra è bassa alla fine chiunque preferisce un professionista, ma è ovvio che se ci devi lasciare un rene ti accontenti.




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