Kalinske c'era anche quando Sega lanciò il Saturn in US e fu un grosso fallimento tanto che nel 1998 Sega fu costretta a iscrivere a bilancio grosse perdite straordinarie contratte da Sega of America e Sega Ozisoft durante il periodo Saturn (¥42.8 miliardi).
Questo perchè Kalinske, così come Reggie, contano poco sulla gestazione di una console Sega/Nintendo rispetto alla casa madre che si occupa dell'intera pianificazione della console prima del lancio sul mercato.
Il ruolo di Reggie e Kalinske infatti è quello di vendere un prodotto finito sul mercato regionale di competenza ma il solo marketing non potrà mai salvare una console nata male, può solo far vendere di più un prodotto vincente.
Nel caso del Saturn il ruolo di Kalinske è stato totalmente marginale nonostante il successo di Megadrive in Usa, tutte le scelte che poi di rivelarono catastrofiche vennero prese in Giappone, dall'hardware ( da quanto emerso in più interviste a Kalinske venne proposto l'hardware che finì su N64 e venne proposta una partership con Sony, che stava sviluppando Playstation. Entrambe scelte rigettate da Sega of Japan) fino al lancio anticipato in un numero selezionato di catene. Invece sappiamo con certezza che Kalinske prese decisioni determinanti per il successo di Megadrive in Usa, macchina fino a quel momento tutt'altro che di successo, e che resterà un mezzo fiasco in Giappone. Decisioni come la campagna marketing aggressiva che erano finalizzati a mostrare Sega come cool e Nintendo per bambini, gli accordi con molte star degli sport Usa per lanciare la propria linea di giochi sportivi o il mettere Sonic in bundle con la console al posto dell'innocuo Altered Beast.
Questo per dire che ovviamente una console nata male è difficilissimo da salvare, ma bisogna anche vedere dove risiedono le responsabilità di tale nascita.