Recuperato con dei sottotitoli parzialmente aggiustati rispetto a quelli ufficiali.
Eviterò di sparare ulteriormente sul comparto visivo, ma aggiungo che pure la colonna sonora non lo supporta in alcun modo e fa sentire la sua presenza solo quando si tratta di scandire l'azione con generici Inception horn (brr).
L'unica nota positiva sta nel fatto che Shinji Aramaki ha accumulato abbastanza esperienza nel campo della 3DCG per comprendere come non sia necessario vincolare la propria regia alle limitazioni dell'animazione tradizionale, peccato solo per la sua predilezione verso le tamarrate.
Ma passiamo al sodo...
Potevano risparmiarsi di trascinare nel fango anche il buon nome di Stand Alone Complex visti i flebili collegamenti con le serie precedenti.
La prima metà è ambientata negli Stati Uniti in uno scenario post-apocalittico dove l'economia di guerra perpetua ha portato a costanti scontri tra milizie private...
Se il manga di Shirow ed il SAC originale sembravano un decennio avanti rispetto alla loro pubblicazione originale per le tematiche trattate e gli scenari dipinti, questo 2045 pare due decenni indietro e figlio delle cronache d'inizio secolo.
E quel che è peggio è che è pure gigione nella ripetuta esposizione di concetti ormai triti e ritriti, come se persino un videogioco giapponese come Metal Gear Solid 4 non ne avesse fatto uso già due generazioni fa.
Questa prima parte introduce anche un nuovo membro afro-americano della squadra Ghost: uno stereotipo su due piedi chiamato "Standard" in un tentativo neppure minimamente celato di umorismo tongue in cheek (con non si capisce quali finalità visto il suo contributo assolutamente nullo alla serie).
Poi si ritorna al classico setting Giapponese.
Qua invece viene introdotto un nuovo membro della Sezione 9: una ragazzina pucciosa con i capelli rosa ed un po' sbadata che però è anche un genio dell'informatica con dottorato al MIT (no, non ho inventato nulla, la caratterizzazione è proprio così innovativa).
Il suo nome è Purin (Budino)
Ed a questo punto ti cominci a chiedere se Kamiyama non avesse voluto far di questo sequel una commedia satirica, però no, si aspetta di essere preso dannatamente sul serio.
In questa seconda parte vengono buttati nel calderone tutti i temi da serie impegnata che vuole essere sul pezzo: criptovalute, invecchiamento della popolazione, social media, bullismo, citazioni a 1984 di George Orwell (di nuovo, no, non è una parodia).
Ovviamente non ha nulla realmente da dire su alcuno di questi argomenti, trattati con una delicatezza che levati, ma l'importante è darsi tono.
Ah, la stagione non riesce a dare una chiusura né alla trama principale riguardante gli americani stupidi, cattivi ed in decadenza che bullizzano l'innocente e prospero Giappone (roba già vista nel 90% della sci-fi giapponese post-bellica), né alla sottotrama ad essa collegata che invece si blocca su un insulso cliffhanger.
Non c'è ancora traccia della della seconda stagione a più di un anno dalla messa in onda della prima, ma se temete che la produzione sia rinsavita ed abbia voluto tornare sui propri passi dopo l'accoglienza disastrosa di pubblico e critica, non preoccupatevi, è stato appena annunciato un film riassuntivo.
PERCHÉ?