Colpa di Internet, di YouTube, dei furti e delle fiere.... sapevamo già tutto ed in questi termini. Però una review ben scritta da una firma che si stima, la si beve d'un fiato "apprescindere".
Ciò detto, una mia personale considerazione sulla console.
Nintendo Switch ha una genesi di natura sociologica, quasi antropologica, direi darwiniana.
Immagino Nintendo nell'ombra, in questi anni di crisi, nascosta nel l'erba alta della savana, non ad osservare bisonti X1 o leoni Ps4, ma ad osservare scimmie, uomini, noi.
Nintendo ci studiava, ci vedeva sempre con uno schermo in mano, mentre guardiamo il tg in TV illudendoci di un multitasking che non appartiene alla nostra materia grigia, incapaci di seguire il filo ma anche di appoggiare per più di 4 minuti quello smartphone.
Ci vedeva rischiarare di venire investiti per strada, sviluppare un pollice opponibile che digita su tastiere immateriali a velocità innaturali.
Ci guardava farci venire le emorroidi a causa di sedute dilatate dal tablet sulle coscie.
Nintendo ha capito che il sapiens degli anni 90 non esiste più. Nintendo ha fatto Switch per noi, per prendere il posto dello smartphone, per venderci esperienze più profonde ed appaganti di un nervoso aggiornamento manuale di Twitter o una rilettura ridondante del meteo.
Switch è geniale, perché è biologico. Non è una console mobile. È una console casalinga che si affranca dalla TV per un pubblico che si sta sempre più affrancando dalla TV, a prescindere.
Condivido, e ho apprezzato molto la recensione. L'unico vero ostacolo per switch é la cultura della prestazione (fps, risoluzione, esigenza di avere controller "pro") che ha ormai invaso anche il mondo del gaming, come avveniva già da tempo in altri contesti (motori, alta fedeltà...). Attenzione: non considero queste cose "il demonio", ma é un fattore che Nintendo continua a ignorare, e spero che la qualità e il richiamo dei titoli le garantiscano comunque il successo, dato che la filosofia che personalmente prediligo éla sua.