La parte che non è stata capita all'epoca era quella "meta-ludica" (tipo l'identità del giocatore, che all'inizio crede di essere snake invece scopre di essere raiden e alla fine diventa raiden con tanto di piastrine; il gioco che si ribella al giocatore, ecc.) perchè non era spiegata (FORTUNATAMENTE) ma semplicemente narrata.
In DS onestamente mi pare che sia tutto spiegato, pure più volte, quello che c'è da capire.
Alvise, con tutto il rispetto, abbiamo parlato nel thread e in altri forum per quanto riguarda aspetti che riguardano MGS2, penso mesi anni di discussioni, due righe così a muzzo non rendono nemmeno lontanamente l'idea.. idem per DS , puoi spiegare ciò che vuoi, come d'altronde molto era spiegato anche in MGS2, ma è tutto il titolo a 360°, dal gameplay passando per la lore e arrivando al tipo di narrazione che tiene con se il, o i messaggi metaludici. Se c'è un titolo che si avvicina in tal senso a MGS2 questo è DS, solo che DS lo fa buttando tutto sé stesso, cercando di coinvolgere il giocatore nel provare ciò che vuole sottointendere, perfino la scelta della musica ha lo stesso fine, niente è messo a caso o semplicemente perché sta bene, io ho avuto letteralmente i brividi in certe situazioni di gameplay, certe cose invece per la mia immaturità al tempo di MGS2 le ho capite solo alla seconda run, meno concentrato a fare tutto bene a livello ludico, e più propenso ai messaggi. Oggi con una maturità diversa, e conoscendo un po' meglio la scrittura di Kojima, sono riuscito a ricavarne il mio messaggio in modo molto più naturale. Questo di Kojima è poi chiaramente un titolo molto più intimista, era inevitabile questa differenza di ricezione tra il pubblico. Molto di più che in MGS2, avveniristico ai tempi, ma quanto è stato incredibilmente premonitore ???? Io rimango sempre basito quando ci ripenso..
Quanto sarà premonitore DS ?
Verso la fine del gioco, prima del passaggio nella melma, quando superato un passo, in fondo ad un vallone in lontananza, si intravede quella costruzione rovesciata, che poi è una croce, la nostra destinazione, inizia la musica, le parole non sono scelte a caso, beh per me quella discesa è stato il momento più emozionante degli ultimi anni videoludici. Ma non posso spiegarlo, e non me lo sono immaginato, c'è ed è evidente il messaggio per chi vuole coglierlo.
È un titolo che difficilmente fa' breccia nella massa per ovvi motivi.
Modificata da borbin, 22 April 2020 - 03:25 PM.