USA TODAY: Con stile da vendere e profondamente umano – anche con androidi e ologrammi sparsi ovunque – lo spettacolare seguito prende la storia di investigazione del primo film e la tramuta in un racconto di identità, memoria, creazione e rivoluzione. […] Il primo Blade Runner influenzò una generazione di film e registi; il secondo è il raro sequel che supera l’originale e in tutta onestà potrebbe avere un impatto ancora maggiore nel lungo termine. È un film commovente, un capolavoro che richiede una seconda visione e che lascerà gli appassionati a bocca aperta – tant’è che potremmo non dover attendere altri 35 anni per un altro capitolo.
Empire: Se pensavate che Ford fosse in territorio “amico” nei panni di una versione più anziana e stanca di un personaggio già interpretato, vi sbagliavate. Questa è probabilmente la migliore interpretazione della sua carriera: la situazione del suo personaggio mette alla prova l’attore in modi che raramente abbiamo visto. Villeneuve deve esser stato coraggioso a spingere Ford in quella maniera. Per un sequel di un film che credevamo intoccabile, per di più. È troppo presto per giudicare se è riuscito a superare il capolavoro fantascientifico noir di Ridley Scott, ma non è troppo presto per dire che sono perfettamente alla pari.
Heroic Hollywood: La fantascienza non tende a essere molto considerata durante la stagione dei premi, ma se qualcuno merita la statuetta dorata, quello è il direttore della fotografia Roger Deakins. Che si tratti di strette vie cittadine o di spazi sconfinati, Deakins sa come inquadrare ogni cosa nel miglior modo possibile. Un grosso fattore propulsore, in tal senso, è l’uso di set reali e addirittura miniature che soppiantando dove possibile gli effetti digitali. […] Ogni singolo fotogramma del film è da incorniciare.