Iniziamo con una doverosa premessa: nelle immagini che accompagnano l'articolo sono presenti vari film e serie TV. I titoli mostrati non sono indicativi del catalogo finale che comporrà l'offerta italiana. Quella che ci è stata mostrata è la versione britannica, poiché la piattaforma per l'Italia è ancora in via di definizione. Saranno due i pilastri che comporranno la base per Netflix Italia. Il primo, nonché più importante, per Netflix, sono gli Originals, i contenuti originali creati direttamente dal colosso dello streaming.
Per i titoli rilasciati nel prossimo futuro, invece, non vi sarà alcuna limitazione: tutti i nuovi Originals arriveranno anche in Italia, in contemporanea con gli Stati Uniti e gli altri mercati. Sarà ovviamente disponibile il doppiaggio in italiano, con la possibilità di selezionare anche la lingua originale sottotitolato (questa possibilità sarà presente su tutto il catalogo offerto, non solo sugli Originals). Tra i titoli più interessanti, tra quelli disponibili, citiamo Marco Polo, Daredevil, Bloodline, Sense 8 e Virunga (un documentario incentrato sui ranger del Virunga National Park).
Per quanto riguarda i contenuti di terze parti, sia film che serie TV, l'intenzione è di creare un catalogo di qualità, aumentando progressivamente la quantità di contenuti. Come abbiamo riportato in apertura, non sono ancora disponibili indicazioni sulla libreria disponibile al lancio. Ovviamente si dovranno fare i conti con le esclusive già acquistate da altri servizi, con una selezione oculata dei contenuti da proporre.
L'obiettivo di Netflix consiste nell'offrire un modo semplice per accedere ai contenuti video, e per farlo intende puntare sulla possibilità di accedere tramite un'ampia platea di dispositivi, con un'interfaccia sempre coerente e con un'esperienza che deve sempre rispettare certi parametri di qualità (è sostanzialmente quello che viene richiesto alle tv certificate).
Durante l'incontro si è discusso anche di pirateria, citando alcuni dei servizi più utilizzati. La posizione della compagnia è quella che alcuni dirigenti avevano già espresso in precedenza: Netflix la considera un concorrente diretto (probabilmente il principale concorrente) e guarda a chi la utilizza con curiosità, per carpirne i gusti e le motivazioni per cui l'offerta legale non è altrettanto appetibile. Il fine è, ovviamente, quello di riuscire a costruire un'offerta tale da rendere la pirateria una scelta di ripiego.
Per attirare gli utenti è quindi necessario proporre non solo un catalogo valido (sia in termini quantitativi, sia in termini qualitativi), ma anche offrire le corrette tempistiche. E' infatti noto che una buona parte della pirateria derivi non tanto dal non voler pagare, per la visione dei contenuti, ma dal non voler attendere per l'arrivo in Italia. Sotto quest'ultimo punto di vista la situazione, per il nostro Paese, è sicuramente migliorata, per quanto ancora non ottimale. Sempre per questo motivo Netflix sta cercando di ridurre le finestre di esclusività dei film, principalmente tramite i titoli sviluppati internamente. La motivazione è sempre la stessa: offrire più scelta al pubblico, che può recarsi in un cinema o preferire la visione entro le mura domestiche.
La flessibilità e la libertà si ritrovano anche nella forma di abbonamento: non esiste alcun vincolo particolare. L'utente si abbona pagando un mese di visione, con la possibilità di annullare la propria sottoscrizione in qualsiasi momento. Un esempio a tema, visto il periodo, può essere quello delle vacanze: se ci si reca in località in cui non si è provvisti di buona connettività (o non si intende farne comunque uso), si può sospendere l'abbonamento per tutto il periodo in cui si resterà lontani da casa, riattivandolo in un secondo tempo
Per ogni abbonamento si possono registrare più profili, in modo da separare i contenuti preferiti, quelli già iniziati (vengono automaticamente segnalati nell'apposita sezione, in modo da poter riprendere da dove ci si era interrotti), eccetera. Gli abbonati avranno accesso a Netflix in tutti i Paesi dove il servizio è presente. Chi si troverà all'estero, dunque, potrà continuare ad utilizzare lo streaming: l'unica differenza sarà il catalogo, che varierà da Stato a Stato, a seconda dei diritti acquisiti per quel determinato territorio.
Durante l'incontro abbiamo ricevuto notizie positive, per quanto riguarda i requisiti inerenti alla velocità della connessione internet. Netflix offrirà uno streaming "adattivo", capace di variare la qualità in funzione della velocità a disposizione dell'utente. Si parte, ovviamente, dalla standard definition, per poi abbracciare anche l'alta definizione e la risoluzione 4K. Per uno streaming in Full HD saranno sufficienti circa 4Mbps, mentre per il 4K, a fronte di 15Mbps consigliati, si parla di un utilizzo reale di circa 8Mbps.
Lo streaming in HD sarà dunque alla portata di un'ampia platea di utenti, con requisiti più stringenti, ma non così proibitivi, per il 4K. Lo streaming sarà dunque tendenzialmente ottimizzato per la rete italiana, un risultato ottenuto tramite i contatti con i provider presenti nel nostro Paese.
Ci è stato inoltre confermato che, nel corso del 2016, verrà effettuato una ulteriore espansione a livello mondiale, che dovrebbe portare Netflix in 150 Paesi, come precedentemente comunicato nell'ultimo rapporto trimestrale sul 2014.
Il primo contatto con Netflix, in Italia, si è chiuso con la visione del primo episodio di Daredevil, la serie originale ispirata all'omonimo personaggio Marvel. La serie, già confermata per la seconda stagione, è stata realizzata con notevole cura, a partire dalla scelta del cast (segnaliamo, su tutte, l'interpretazione di Vincent D'Onofrio, nei panni di Wilson Fisk, precisando che anche il resto del cast è comunque su alti livelli). Chi si aspetta il classico "cine-comic", tutto azione e con poca introspezione ed approfondimento, resterà sorpreso: Daredevil è molto meno convenzionale, anche grazie ad un protagonista più umano (si ferisce spesso, anche gravemente ed è, in più occasioni, lacerato da dilemmi morali).
La visione è quindi assolutamente consigliata. Chiuso questo breve excursus sulla qualità dei contenuti, vorremmo spendere qualche parola sulla qualità video: l'anteprima che ci è stata offerta utilizzava uno streaming a risoluzione 4K. La qualità delle immagini, nelle scene ben illuminate, è sicuramente soddisfacente: il livello di dettaglio è visibilmente superiore, rispetto allo streaming in Full HD. Il quadro che ne deriva è più incisivo e più "tridimensionale", con un maggior stacco tra i piani ed una superiore profondità di campo.
Con una connessione adeguata l'avvio è molto rapido: il buffering richiede pochi secondi, mentre durante la riproduzione non abbiamo riscontrato alcuna problematica. Più critica la riproduzione delle scene buie, che del resto sono quelle tradizionalmente più ostiche, poiché la compressione tende a generare artefatti. Il quadro appare effettivamente meno preciso, con alcune sfumature non ben riprodotte (il passaggio tra un colore e l'altro era, a volte, un po' troppo netto). Le condizioni di visione non erano comunque ottimali (l'ambiente era molto illuminato), quindi preferiamo rimandare il giudizio, in attesa di poter effettuare una prova più approfondita (con tutta la catena video regolata a dovere).
Possiamo quindi affermare che la qualità dello streaming in 4K è buona, visibilmente superiore a quella garantita dal Full HD e complessivamente molto vicina a quella di un ottimo Blu-ray e quindi decisamente sopra la media, per i servizi di questo tipo (la compressione, necessaria per non imporre requisiti troppo onerosi, in termini di banda, impone inevitabilmente qualche compromesso). Raggiungere questi risultati, con soli 8Mbps, è un traguardo più che apprezzabile.
Ugualmente positivo è stato il primo contatto con Netflix, una compagnia che, forte della propria esperienza sul campo, dimostra di avere una visione chiara del mercato e di quelli che sono i propri obiettivi. L'appuntamento è quindi per l'Autunno, quando verranno svelati tutti i dettagli per il lancio in Italia: in quell'occasione potremo trarre le prime conclusioni sull'offerta, rapportandola ai servizi già attivi (iTunes, Chili, Infinity, Sky Online, eccetera).