Ho ripreso Syndicate trovando la Gold Edition (comprensiva di tutti i DLC) a 11 euro coi saldi PSN.
Avevo troppa voglia di atmosfera vittoriana, e quanto a questo sto ritrovando in Syndicate una cura a dir poco maniacale.
Per carità, adesso, col famoso senno di poi, quando di acqua sotto i ponti ne è passata, le criticità del "solito Assassin's Creed" si notano ancora di più, quindi davvero inviterei tutti quelli che spalano letamate in allegria su Origins o Odyssey a riflettere, perchè se come me ci si fa un salto indietro nel tempo, non si può che applaudire alla capacità di Ubisoft di rinnovare il brand, e non solo da un punto di vista del gameplay, ma anche e soprattutto (sebbene in minima parte) da un punto di vista narrativo.
Però vorrei anche dire che, tolta la ripetitività della formula open world di questo Syndicate, probabilmente oggi più ingombrante di ieri, resta una produzione davvero sontuosa laddove uno non se lo aspetterebbe mai, ovvero proprio sulla ricostruzione storica: quella è la Londra vittoriana al 100%; ti ci senti dentro; ci sono le sue mode, i suoi personaggi celebri, usi, costumi, modi di dire.
C'è un'attenzione e una rifinitura per i dettagli che ha dello straordinario: dai penny dreadful agli abiti dei protagonisti, passando per le armi, la loro unicità (quando appunto ancora non c'era il loot, ma pezzi unici), descrizione ed estetica.
E i DLC, alla faccia! Sì, alcuni sono robetta, ma altri scavano ancora di più nella "mitologia vittoriana" mettendo in campo figure folkloristiche, società segrete "classiche", complotti governativi e guerre coloniali.
Il "peccato" più grande è che ritornare al vecchio sistema di controllo, dove spesso e volentieri il pg si arrampicava alla cacchio, è abbastanza traumatico (veramente hanno fatto dei passi da gigante, in questo senso, a partire da Origins), ma il rampino dona verticalità e dinamicità in maniere sempre varie e divertenti.
E niente, volevo solo condividere questa osservazione: nonostante tutto sto trovando molto piacevole questo rispolvero di Syndicate. Si intuisce che già da questo titolo qualcosa bolliva in pentola; che alla Ubisfot stavano pensando a come svecchiare il concept. Purtroppo non ci sono riusciti, se non proprio in minimissima parte (qui in Syndicate), ma per i fan dell'epoca vittoriana resta un titolo ottimo, dalle innumerevoli chicche, e non è poco, perchè ad esempio per quanto sia fan anche del periodo rivoluzionario francese e del '700, Unity non lo rigiocherei o consiglierei nemmeno sotto tortura. Quella fu la vera pietra tombale della saga, secondo me.
Io l' ho finito tipo un mese fa e sono d'accordo con te. Mi è piaciuto a differenza di Unity, che reputo di gran lunga il titolo peggiore della saga. Syndicate l'ho giocato senza pretese e l'ho apprezzato parecchio, poi è chiaro che non è privo di difetti, anzi.. Fra tutti la caratterizzazione dei personaggi, ma l'atmosfera è davvero bella e la città viva