A me ha fatto capire che una serie, più che capirla appieno e scoprire tutti i segreti della trama, è importante "viverla". Alcune risposte vengono date, altre no, ci sono scene molto importanti per la storia come altre totalmente inutili, ma magari bellissime da seguire, è una serie che non si fa problemi a fare scelte coraggiose e spesso impopolari
Non saprei dire quanto se ne parli ancora, dato che partecipo poco a discussioni di questo tipo, ma faccio due considerazioni:
- Anche se non se ne parlasse più perchè ha avuto poco successo, la qualità di un'opera non si misura assolutamente dal successo commerciale
- Questa terza stagione ha demolito le convenzioni delle serie tv finora, che lasciano misteri irrisolti, infiammano la rete di discussioni e teorie su come la trama possa andare avanti, e poi danno una soluzione a tutto. Twin Peaks 3 non fa tutto questo, a qualcosa dà risposta, mentre ad altro proprio no, cose come la storyline di Audrey rimarranno un mistero per sempre. E allora, se non si sa bene cosa abbia senso e cosa sia un puro sogno lynchiano, non è neanche il caso di discuterne. L'importante è viverla, questa serie
Io lo vissuta.. ma più come una lunga attesa, che accadesse qualcosa di significativo ad ogni episodio, l'arrivo di un vecchio personaggio, Etc.., qualcosa è accaduto e se visto, ma in relazione alla sua lunghezza è un pò troppo poco, mi ha dato l'impressione che Linch volesse spalmare il racconto su due stagioni invece di una, allungandone spesso fin troppo il brodo, con tante cose inutili e alcuni personaggi nuovi che poteva risparmiarsi, alcuni delle vere i e proprie macchiette come i fratelli del casino e sottoposto, e magari dando più spazio a quelli vecchi sviluppandone meglio le story-line, e ancora più grave, la molto discutibile scelta di voler assumere lui stesso il ruolo attivo di un simil Cooper, parcheggiando l'originale dal terzo episodio se ricordo bene, tra le braccia e lamenti di una talvolta irritante Naomi Watts (e lo dico da fan di Naomi), e nonostante sia stato sacrificato in modo cosi assurdo, Kyle MacLachlan risulta essere ancora il più bravo attore dell'intero cast, a maggior ragione il no-sense di non farlo risvegliare non oltre metà stagione invece che alla conclusione per averlo attivo solo negli ultimi due episodi, come se fosse un contentino per i fan del primo Twin Peaks, con una frase finale alla Alan Wake "in che anno siamo"? e l'ennesimo cliffhanger con l'inquietante urlo di Laura Palmer.
Per me è stata una mezza delusione dopo tanti anni attesa, e senza una stagione 4, la sola stagione 3 si e rivelata più un feticcio personale del regista, con tante scelte discutibili, fin troppo legata al Linch degli ultimi anni che realizzato cose come Inland Empire, criticato anche da molti dei sui fan più sfegatati, alcune scopiazzature ma meno raffinate da Mulholland Drive, etc.. ma del vecchio TP ce rimasto ben poco, anche nelle scelte puramente stilistiche, TW era su girato su pellicola 35mm, la musica di Bdalamenti era quasi ogni presente, qui spesso è quasi assente, la cittadina ed i boschi di TP si vedo per buona parte molto poco..
è come se tutta la serie la si potrebbe riassumere tra i primi 4 episodi, e gli ultimi 3, con qualche scena d'effetto intramezzo, ed il resto solo un modo per allungare il brodo in molte occasioni, come se la serie riprendesse vita solo negli ultimi due episodi, e nei precedenti fosse quasi sempre tutto congelato in attesa di arrivare agli ultimi due, che di certo non sono stati sufficienti a dare una degno spazio ai personaggi, soprattutto quelli storici ed una degna conclusione a questa storia che sembra essere senza fine, un continua rimando, la prima volta con la stagione 2 giustificato per una questione di ascolti fortemente calati dopo aver rivelato l'identità dell'assassino, ma questa è stata forse è stata l'ultima occasione per rimediare.