Adattamento orribile o meno, come anime fila e lo valuto indipendentemente da quello che era il materiale originale.
Poteva essere migliore? Certo, non sarebbe la prima né l'ultima volta che un adattamento viene accusato di questo, ma per lo meno funziona benissimo anche senza sapere una ceppa dell'opera originale, il che lo considero già un enorme traguardo.
Per carità, il gradimento dell'opera sarà pure soggettivo, ma va da sé che se il lavoro del regista consiste in una trasposizione diretta, lo valuterò su quelle basi.
A sua discolpa posso dire che l'anime era nato come serie di corti distribuiti online per promuovere la nuova linea di Gunpla ed il film di montaggio è talmente posticcio che neppure l'autore originale ne era stato messo al corrente (magari avrebbe potuto dargli qualche dritta su quali storyline reintegrare per permetterne il proseguimento).
Ad ogni modo, non credo che siano neppure in grado di portare avanti il progetto animato allo stato attuale (ammesso che ce ne fosse mai stata l'intenzione...), pertanto avrei molto da ridire anche su quanto sia fruibile di per sé.
Hataway ad esempio, da questo punto di vista invece è stato disastroso secondo me: se non conosci l'opera originale, rischi seriamente di capirci meno di zero perché la narrazione è intrisa di sottointesi.
Ah, non l'ho ancora visto.
Questa è una dinamica che vedo spesso applicata agli autori giapponesi, per ultimo Hideaki Anno con il suo ultimo Rebuild of Eva 3.0+1.0.
Si tende a cercare al di fuori dell'opera e precisamente nell'autore, le chiavi di lettura dell'opera o i motivi con cui riempire i vuoti dell'opera stessa.
Trovo che questo sia tremendamente sbagliato.
A mio parere un'opera deve essere dotata di valore intrinseco, indipendentemente da chi o come è stata realizzata. Tali dettagli possono senz'altro enfatizzare le sue qualità ma in nessun caso dovrebbero essere considerati parti integranti dell'opera e fattori determinanti per stabilire il suo valore o giustificare le sue eventuali mancanze.
Se la sceneggiatura è pesante, non esistono fondamenta narrative, zero focus e zero tensione narrativa, nessuna possibilità di empatizzare con alcun personaggio...bhe puoi anche essere Leonardo Da Vinci ma per quanto mi riguarda la tua opera sarà comunque un fallimento.
Mmmm, per me puoi pure sostenere la morte dell'autore, qui però non si tratta di gettarsi in sedute psicanalitiche che vedono la produzione animata come un lettino per il regista (frecciatina al topic di Eva), né d'integrare presunte mancanze con materiale esterno all'opera stessa, sono considerazioni sull'atipicità delle tecniche narrative impiegate.
Non credo che una serie che esortava nella sua tagline a "vedere il mondo con i propri occhi", e seguiva il personale viaggio di scoperta del protagonista, avesse alcunché di fumoso nel suo focus narrativo.
Così come non credo che il ribaltamento dei canoni sci-fi a cui portava la conclusione di esso, con la terra tornata ad essere il futuro dell'umanità e lo spazio un'ingannevole speranza abbandonata nel passato, fosse insostanziale nel suo messaggio.
Poi ci sono critiche sacrosante e sei liberissimo di fare il Toshio Okada della situazione definendo la serie incomprensibile ed assurda nella sua pretesa di rivolgersi ad un pubblico di bambini in tale maniera...
Il suo commento però non era "Tomino ormai è bollitto", era "Tomino non è cambiato".