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quoto tutto,ma questo in particolare
la peggiore scelta in assoluto
D'accordo, a parte sul finale (nemmeno quello mi è piaciuto, anche se salvo la parte prima dell'arrivo di Big Boss. Un intrusione pessima e ruffiana). Kojima voleva terminare la saga col secondo capitolo (che per me oltre ad essere migliori racchiudono da soli l'essenza di Metal Gear, gli altri sono superflui). Ha realizzato un terzo capitolo che considero dignitoso e nulla più, ed un Guns of the Patriots privo di mordente ed identità propria (e sono d'accordo su Old Snake con i baffi, più che altro perché mi sembra strano perché non mi sembra un curarsi il viso per farsi crescere i baffi, ma credo volessero creare un'affinità con Ocelot per il fatto che rappresentasse suo "fratello" e creare un minimo di somiglianza, andando però a creare una forzatura di design).
Peace Walker già l'ho commentato. Lo trovo pessimo nella maggioranza e persino i personaggi nuovi (da Amanda, Huey e così via) sono un riciclo fastidioso, per non parlare della scena di Paz di cui già parlai in cui si vede in intimo nel gear, creando un'atmosfera di ridicolo gusto giapponese e cartunesco che rovina il pathos di quell'ultimo colpo di scena "sopra le righe" regalato a un personaggio che durante l'avventura era paragonabile a un fantasma. Si vede che il nuovo sceneggiatura (Murata) ha influito negativamente sugli ultimi due capitoli.
Metal Gear Solid 3 si salva perché in fondo è un bel gioco (anche se nel mentre sono usciti i tre Splinter Cell, che in quanto gameplay tolsero il primato di miglior stealth alla saga) e comunque la trama non cade in elementi ridicoli (a parte metà dei boss, che in parte si salvano per il loro significato simbolico anche se nella loro scarsa resa... escluso The End che è perfetto) e si mantiene su una linea molto semplice ma che comunque era ben narrata, finendo in un finale per me un po' sopravvalutato perché si emozionante grazie alla caratterizzazione che è stata data a The Boss, ma che nel messaggio si spreca e comunque "attira" e "piace" perché è drammatico, e riesce a funzionare nonostante il cliché su cui si basa (l'allievo che uccide il proprio mentore è un cliché che mi sarà capitato di vedere non so quante volte ed è stra abusato, tant'è vero che per quanto non narrato era presente anche nei primi Metal Gear o per lo meno nel backgrouth di Solid Snake, ma quello è un altro riciclaggio). I temi trattati da Snake Eater anche sono i soliti, forse con un po' più di spazio, ma con lo stesso concetto che riusciva ad infondere il primo capitolo (che è un po' la summa di tutto ciò che vuole dire Metal Gear, anche se il due si sposta su un tema inedito e personale come il controllo informatico). Il governo che sfrutta i soldati, li onora, ma li getta come spazzatura è elemento persistente nel primo gioco, in cui Snake viene inviato a "salvare il mondo" e invece dell'esito da action movie in cui viene ripescato da un elicottero e mandato alla casa bianca a ricevere elogi, deve fingere di essere "morto" perché non era prevista ne voluta la sua sopravvivenza, oltre al fatto di essere stato mandato con un virus mortale nel corpo a lui ignoto. Durante la conversazione col segretario della difesa non ho potuto pensare più volte "che schifo" al pensiero che per salvarsi dall'opinione pubblica erano pronti a sacrificare chiunque si trovasse nel raggio dell'impianto, con una scusa pronta di giornale per giustificare l'attacco nucleare (che alla fine è il trucco con cui sfruttano i loro test sulla produzione di armamenti nucleari). Governo o Terroristi, sono due schieramenti negativi, e Snake stava in mezzo. Il fatto che facciano un giochetto simile con The Boss ripropone la meschinità della convenienza (ma forse in quel contesto erano anche più "innocenti", poiché comunque rischiavano la terza guerra mondiale ed era difficile trovare alternative), la meschinità assoluta fu a Shadow Moses. Anche "gli amici di oggi sono i nemici di domani" (che è un po' un cliché delle opere giapponesi) me lo fece venire in mente più il rapporto con Gray Fox (che ha alternato i ruoli in base ai tempi e alle situazioni) ma anche la stessa Fox-Hound di cui prima facevi parte e che poi ti trovi ad affrontare, se non lo stesso Snake che da agente del governo ne diventa "terrorista" (etichettato tale perché contro i piani governativi pro-nucleare, mentre ironicamente Big Boss, unico vero terrorista, è ricordato dalla gente come un eroe). E anche questa storia del "passare alla storia come cattivo, quando in realtà sei un eroe" c'è nel secondo in effetti (il peggio capita a Solidus, che ha combattuto per liberare la gente per non essere dimenticato, ma finisce cancellato dalla storia).
Non so, i primi due Metal Gear li trovo completi. Gli altri non mi hanno mai aggiunto nulla di nuovo, se non le stesse cose ritrite ma nascoste da una forma diversa, a parte la storia del "ghost in machine" e "deterrente" che trovo miseri di spunti riflessivi interessanti.
Su TPP non mi aspetto nulla di "incredibile". Mi piacerebbe, per valere i soldi che spenderò, che sarà ai livelli del terzo (trama semplice ma coerente, un buon gameplay, vario, divertente e qualche spunto interessante) ma nulla più. La saga è finita (per me col secondo) ogni capitolo che uscirà massimo spero sarà decente, ma non ne sento il bisogno. Preferisco vedere Kojima come se la caverà col nuovo Silent Hill, che per lo meno è un'esperienza e anche un genere nuovo per lui.
Potrebbero essere interessanti i remake dei primi due Metal Gear (anche se rischierebbero di essere simili a Snake Eater, dato che l'evento base di Snake tradito dal suo maestro di combattimento e figura paterna-addirittura padre- che riuscirà a uccidere e traumatizzarsi... renderebbe tutto un po' troppo simile,anche se è MGS3 che ha "reboottato" quella storia)
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