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Principessa Mononoke - RECENSIONE


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Questa discussione ha avuto 50 risposte

#16
Ryu81

Ryu81
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Sono rimasto sensibilmente colpito dal nuovo doppiaggio, è tutta un'altra cosa! In questa versione Jiko ne guadagna in bastardaggine, San e i suoi lupi vengono caratterizzati da un linguaggio non a caso "selvatico" e diretto, in contrasto con quello di Ashitaka, che che invece è regale e forbito.

 

Per quanto riguarda il film lo trovo ancora potente ed evocativo. Ci sono immagini e scene indimenticabili. L'attacco al villaggio del Tatarigami, il flashback montato ad arte e al ritmo della musica su Nago. Il primo assalto dei lupi alla carovana, l'apparizione di San...ahhh, sono troppo di parte, basta!!!


Modificata da Ryu81, 11 May 2014 - 01:12 PM.


#17
Fox Hound

Fox Hound
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Quanto sto per dire è tutto rigorosamente IMHO.
Il nuovo adattamento di Mononoke è un esempio perfetto di come la ricerca ossessiva della fedeltà linguistica possa finire per ledere la potenza evocativa di un capolavoro.  Da fan accanito sono sempre stato ben consapevole dei limiti della prima versione italiana (tradotta dall'edizione americana anziché dall'originale), ma questo ri-adattamento va troppo oltre, e inseguendo la chimera della trasposizione perfetta finisce per scadere nell'ingenua traduzione letterale di terminologie e modi di dire pressoché intraducibili, che molto toglie al fascino dei dialoghi originali
Come doppiaggio non è da buttare, lo considero anzi un'ottima alternativa all'adattamento originale, che pur con le sue pecche per me rimane insuperato in quanto a carisma ed energia.
 
Ci sono però un'infinità di scelte di adattamento che onestamente non ho proprio capito (ne metto alcuni esempi sotto spoiler):
 
Spoiler
 
La nuova versione rende magari meglio il messaggio del film, ma per me Mononoke rimarrà per sempre quella del primo doppiaggio, quello che mi ha fatto innamorare di questo film e lo ha reso il mio film di Miyazaki preferito. 
 
... Detto questo, continuo a non capire come sia umanamente possibile pensare che sia meglio tradurre "cani selvatici" quando quelli sono palesemente dei dannatissimi lupi. Mah.

 

"Dio Bestia"

 

ma questa è una bestemmia a tutti gli effetti lol XD

 

 

 

edit.

cani selvatici?? XD

 

sommo fratello?? XD


Modificata da Fox Hound, 11 May 2014 - 01:26 PM.


#18
Guest_Frank_WesteYe

Guest_Frank_WesteYe
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Concordo sul fatto che un lavoro di adattamento fatto bene debba restituire quanto più possibile il senso dell'originale e non facilitare lo spettatore, "metterlo comodo" e recepire l'opera in maniera diversa da come è stata pensata. Però, di pari passo, al di là della (giusta) complessità linguistica c'è anche da considerare che il pubblico deve rimanere casomai affascinato dal linguaggio usato, non sentirsi estraniato o, addirittura, spinto a risate involontarie. Perché la maggior parte del pubblico se sente "sommo fratello" o appellativi che sembrano bestemmie si estranea dal contesto del film e parte per la tangente e addio.
Purtroppo è proprio il limite dell'adattamento fra lingue così diverse. Acuito, inoltre, dal doppiaggio, che volenti o nolenti deve anche rifarsi alla metrica e al labiale, a differenza dei sottotitoli. Facciamo un esempio al contrario: Non ci resta che piangere, in giapponese. Come si potrebbe rendere?

 

Questo è un tuo pensiero condivisibile come che no, io sono andato a vederlo con due miei amici (appassionati come me) e altre due ragazze che invece non avevano visto nulla di Miyazaki.

E nessuno ha trovato fastidioso o fuori posto gli onorifici (che anche noi italiani usavamo in passato e usiamo ancora in alcuni casi, sopratutto ecclesiastici) o il fatto che si usi "Dio Bestia", che è CHIARISSIMO cosa voglia dire in quel contesto, e solo un italiota medio potrebbe trovarlo ridicolo.

Quindi ti dico: no, il cinema ALTO non deve sottostare al pubblico in alcuna maniera, ma lo deve al massimo educare.

 

"Dio Bestia"

 

ma questa è una bestemmia a tutti gli effetti lol XD

 

 

 

edit.

cani selvatici?? XD

 

sommo fratello?? XD

 

E' già stato postata la spiegazione di questi termini, ridi meno e leggi di più.



#19
Fox Hound

Fox Hound
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Questo è un tuo pensiero condivisibile come che no, io sono andato a vederlo con due miei amici (appassionati come me) e altre due ragazze che invece non avevano visto nulla di Miyazaki.

E nessuno ha trovato fastidioso o fuori posto gli onorifici (che anche noi italiani usavamo in passato e usiamo ancora in alcuni casi, sopratutto ecclesiastici) o il fatto che si usi "Dio Bestia", che è CHIARISSIMO cosa voglia dire in quel contesto, e solo un italiota medio potrebbe trovarlo ridicolo.

Quindi ti dico: no, il cinema ALTO non deve sottostare al pubblico in alcuna maniera, ma lo deve al massimo educare.

 

 

E' già stato postata la spiegazione di questi termini, ridi meno e leggi di più.

 

Signorsi sissignore


Modificata da Fox Hound, 11 May 2014 - 06:47 PM.


#20
Guest_Frank_WesteYe

Guest_Frank_WesteYe
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Signorsi sissignore

 

Bravo soldato!

 

(Dai, scusa se sono stato un po pragmatico, ma quando si parla di Mononoke vado in modalità fanboy  :ph34r:)



#21
Fox Hound

Fox Hound
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Bravo soldato!

 

(Dai, scusa se sono stato un po pragmatico, ma quando si parla di Mononoke vado in modalità fanboy  :ph34r:)

no problem friend :)



#22
Emme

Emme
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Sono ancora indeciso o meno se andarlo a vedere, sono troppo legato al vecchio doppiaggio e non sono un purista sfegatato.

 

Purista o meno non sei curioso di sapere cosa si dicono realmente i personaggi in scene fondamentali che sono state traviate dal primo adattamento? In alcuni casi il significato del film cambia radicalmente....



#23
zazie83

zazie83
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Tradurre letteralmente ogni frase l'ho trovato veramente eccessivo.

Dio bestia o Dio cervo non mi ha indispettito troppo, i titoli onorifici vanno bene e contribuiscono insieme ad alcuni dialoghi a trasportarci nel medioevo nipponico, la ripetizione di alcune frasi (il monaco con "mi arrendo, mi arrendo") è tipico dei giapponesi e tradurre Mononoke come spettro è decisamente più corretto.....ma ci sono degli scogli veramente appuntiti:

 

-ripetere nella stessa frase 3 volte il soggetto perchè in giapponese non esiste il soggetto sottinteso stupra le orecchie almeno quanto sentire "...è quell'uomo!!"

-cani selvatici sarà anche la corretta traduzione storico/culturale/linguistica....ma quelli sono...dei...ca**o...di...LUPI !!!

 

Aspetto con ansia il bd che spero abbia anche la vecchia traduzione per approfondire alcune cose.

 

P.S. Ma anche a voi ha dato fastidio che alcuni punti siano rimasti oscuri, quasi come se ci fossero dei tagli?! per esempio il fatto che alla fine 

Spoiler



#24
Touma Mitsuhashiba

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(..)

 

Aspetto con ansia il bd che spero abbia anche la vecchia traduzione per approfondire alcune cose.

(...)

 

Non credo proprio ci sarà anche il doppiaggio storico: fu effettuato da Buena Vista e non credo proprio lo cederà a Lucky Red (e non credo che sarebbe una cosa richiesta da molti fan: non è poi "così" storico, tipo il primo doppiaggio de Il Castello di Cagliostro)...



#25
Tadao Yokoshima

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Concordo sul fatto che un lavoro di adattamento fatto bene debba restituire quanto più possibile il senso dell'originale e non facilitare lo spettatore, "metterlo comodo" e recepire l'opera in maniera diversa da come è stata pensata. Però, di pari passo, al di là della (giusta) complessità linguistica c'è anche da considerare che il pubblico deve rimanere casomai affascinato dal linguaggio usato, non sentirsi estraniato o, addirittura, spinto a risate involontarie. Perché la maggior parte del pubblico se sente "sommo fratello" o appellativi che sembrano bestemmie si estranea dal contesto del film e parte per la tangente e addio.

Quoto.

Roba come

Perché quel che ho scorto come un nume della montagna certamente nomato si dà alla furia in questo modo? Ti prego di placarti!

 

per me ha la stessa valenza di una supercatsola; non è italiano forbito, è un finto arcaico costruito senza alcun criterio. Fermo restando che comunque frasi del genere sono fortunatamente poche.



#26
Clarise

Clarise
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E' faticoso seguirlo se è tradotto letteralmente. Risulta fastidioso e urta la sensibilità generale facendo passare la voglia di vederlo. 
 

Per quanto bello sia, già di per sé è difficile da interpretare (io la prima volta che l'ho visto non ho capito proprio tutto tutto), in più usare un linguaggio forbito va anche bene ma... che abbia un senso!

In giapponese dicono sama mille volte? ok traducilo e "adattalo". La lingua italiana è ben diversa da quella giapponese e se lo si vuole vedere con solo la traduzione fedele meglio i sottotitoli a questo punto.



#27
zazie83

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E' faticoso seguirlo se è tradotto letteralmente. Risulta fastidioso e urta la sensibilità generale facendo passare la voglia di vederlo. 
 

Per quanto bello sia, già di per sé è difficile da interpretare (io la prima volta che l'ho visto non ho capito proprio tutto tutto), in più usare un linguaggio forbito va anche bene ma... che abbia un senso!

In giapponese dicono sama mille volte? ok traducilo e "adattalo". La lingua italiana è ben diversa da quella giapponese e se lo si vuole vedere con solo la traduzione fedele meglio i sottotitoli a questo punto.

quoto



#28
Guest_Frank_WesteYe

Guest_Frank_WesteYe
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Quoto.

Roba come

per me ha la stessa valenza di una supercatsola; non è italiano forbito, è un finto arcaico costruito senza alcun criterio. Fermo restando che comunque frasi del genere sono fortunatamente poche.

 

La frase che dici ha senso compiuto, non capisco dove stia il problema. Se non ci metti le virgole qualsiasi frase non ha senso:

 

Perché quel che ho scorto come un nume della montagna, certamente nomato, si dà alla furia in questo modo? Ti prego di placarti!

 

Ma anche fosse, come confermato dalle interviste, Miyazaki usa spesso "supercatzole" o parole inventate che il pubblico manco capisce.

 

E' faticoso seguirlo se è tradotto letteralmente. Risulta fastidioso e urta la sensibilità generale facendo passare la voglia di vederlo. 
 

Per quanto bello sia, già di per sé è difficile da interpretare (io la prima volta che l'ho visto non ho capito proprio tutto tutto), in più usare un linguaggio forbito va anche bene ma... che abbia un senso!

In giapponese dicono sama mille volte? ok traducilo e "adattalo". La lingua italiana è ben diversa da quella giapponese e se lo si vuole vedere con solo la traduzione fedele meglio i sottotitoli a questo punto.

 

Ma a parte alcuni nomi (che hanno un motivo ben preciso per essere tradoddi così, come cani di montagna, ecc) non ha tradotto letteralmente: ha semplicemente usato un linguaggio arcaico italiano, come in originale il film utilizzava un linguaggio arcaico giapponese.

Nessuno di quelli che l'hanno visto con me l'hanno trovato difficile da seguire, e non vedo come un doppiaggio potrebbe "urtare la sensibilità".  :fg:



#29
Tadao Yokoshima

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La frase che dici ha senso compiuto, non capisco dove stia il problema.

Ripensa in che occasione viene detta e scoprirai dov'è il problema. Quale essere umano pronuncerebbe una frase così articolata mentre viene inseguito da un Dio Maligno? E' irreale, suvvia. Andava snellita e basta, quella frase è artificiosissima.



#30
Guest_Frank_WesteYe

Guest_Frank_WesteYe
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Ripensa in che occasione viene detta e scoprirai dov'è il problema. Quale essere umano pronuncerebbe una frase così articolata mentre viene inseguito da un Dio Maligno? E' irreale, suvvia. Andava snellita e basta, quella frase è artificiosissima.

 

Allora dovresti prendertela con Miyazaki, non con la traduzione italiana.

Dalle parole di (No Parole Vietate):

 

Altri pensieri sparsi:

linguisticamente parlando, ho la sensazione che finché non ho analizzato, ritradotto, dissezionato una frase in ogni sua parola, non l'ho capita davvero. Non l'ho fatta mia. Ootsuka Yasuo diceva una cosa del genere quando spiegava che finché non ha disegnato un oggetto, non l'ha capito veramente. Poi invece dice che "se l'è messo nella mano destra", e allora l'ha fatto suo. A me capita con le parole, con i concetti. Anche i più banali, eh. Ogni tanto riscopri una sfumatura, e allora capisci tutto - e ti senti stupido per non averla capita al volo, tipicamente.

Per esempio, quando Ashitaka insegue il dio maligno che sta attaccando il villaggio, dice:

Perché un nume della montagna che mi appare come certamente nomato si dà alla furia in questo modo? Ti prego di placarti!

In effetti il verbo 'che mi appare' è proprio ' giudicare, avere sensazione dal quel che si vede'.
Etimologicamente è: occhio - colpire. Quel che colpisce l'occhio, insomma.

Tuttavia, il verbo è espresso al passato.

Quindi ancora non mi tornava. Indagando più a fondo, scopro che quel verbo significa anche 'cogliere alla vita', come 'intravedere per un attimo, distiunguere'.

E allora mi sono sentito stupido. Perché nel film, quando il dio maligno *entra nella zona di luce dall'ombra del bosco* (e non avevo notato questo dettaglio) i 'vermi della malignità' reagiscono scoprendo per un attimo il muso del cinghiale (il Guardiano Nago), e questo accadeva prima - Ashitaka l'ha visto.

Quindi Ashitaka in realtà al dio maligno sta dicendo:

Perché quel che ho scorto come un nume della montagna certamente nomato si dà alla furia in questo modo? Ti prego di placarti!

Che è tutto diverso. Si sta riferendo a quello 'scorcio di enorme cinghiale' che ha colto quando i vermi del dio maligno si erano ritirati per un attimo: un dio maligno, in sé, non può essere un nume tutelare.






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