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Titolo: 超次次元ゲイム ネプテューヌRe;Birth1 - Cho Ji Jigen Game Neptune Re;Birth1
Sviluppatore: Felistella
Distributore: Compile Heart
Data di uscita: 31/10/2013
Prezzo: 8424 Yen (edizione limitata) - 6264 yen (edizione regolare) - 5452 yen (versione digitale)
CERO Rating: C
Introduzione
Dalla sua creazione nel 2010, il franchise di Neptune è cresciuto a dismisura ed oltre ai numerosi titoli pubblicati ed in corso di pubblicazione si sono aggiunti anche diversi light novel, manga, e la serie animata andata in onda lo scorso anno.
Non ha destato particolare sorpresa che Compile Heart abbia deciso di pubblicare un remake del primo titolo per Playstation Vita, piattaforma ormai ampiamente supportata dalla compagnia.
Sin dall'inizio la promozione del gioco si è soffermata sulle notevoli differenze rispetto all'originale, promettendo una storia riscritta, un sistema di gioco nuovo e nuove esperienze. Sarà vero?
Opening
Storia
Gamegyokai. Un mondo diviso in quattro continenti (Planeptune, Lastation, Leanbox, Lowee). Da tempo immemorabile le quattro dee che governano detti continenti sono in guerra tra di loro per stabilire la supremazia assoluta sul mondo. Durante uno di questi scontri Purple Heart, dea di Planeptune è sconfitta in battaglia dopo che le altre tree dee si sono coalizzate contro di lei.
Precipitata su Planeptune, Purple Heart (che nel frattempo ha ha ripreso la forma di Neptune), viene trovata e curata da un'infermiera in prova, Compa. Avendo perso la memoria a causa dell'impatto, Neptune non ricorda più le circostanze che l'hanno portata a trovarsi in una simile situazione.
Poco prima di riprendere conoscenza, Neptune riceve in sogno un disperato appello da parte di Histoire, il cosiddetto "dizionario" del mondo, sigillato da qualche parte nel mondo.
Dopo qualche tentennamento, Neptune, Compa e l'avventuriera errante IF decidono di aiutare Histoire, mettendosi alla ricerca dei frammenti di una chiave in grado di liberare Histoire. Così facendo, mettono in moto una serie di eventi che li porterà a incontrare tutte le altre dee, altri bizzarri personaggi e soprattutto Magiquone, una misteriosa donna che vuole distruggere il mondo....
La storia di Re;Birth1 è sicuramente il punto su cui si è lavorato maggiormente. La struttura base ricorda quella del capitolo originale, tuttavia è stato effettuato un estensivo lavoro di riscrittura: se la storia originale era disgiunta, divisa in diversi eventi a volte scollegati tra di loro, il remake offre un approccio narrativo più coeso ed elimina molti degli eventi inutili.
Le altre dee, in pratica personaggi secondari nell'originale, sono disponibili già dalle prime fasi del gioco. Altra modifica sostanziale è l'eliminazione dei personaggi di Nippon Ichi e Gust, sostituiti con MAGES., Falcom, Tekken, CyberConnect2 e Broccoli.
La storia è sicuramente uno degli aspetti meglio riusciti del remake, risultando interessante, divertente e di gran lunga superiore all'originale. Dal punto di vista dei difetti si segnala la totale mancanza di eventi secondari, che danneggia molto i personaggi secondari inseriti (la maggioranza entra nel gruppo verso la fine del gioco), e la perdita di ritmo nel terz'ultimo capitolo (su otto presenti). Come nell'originale sono presenti due finali, facilmente ottenibili.
Sistema di gioco
L'intero sistema di gioco di Re;BIrth1 è di fatto una versione modificata del sistema presente in Neptune V, con alcune differenze sostanziali.
La mappa del mondo bidimensionale è il punto di partenza per tutte le attività del giocatore.
Gli spostamenti avvengono selezionando direttamente le regioni accessibili (continenti), sbloccate man mano che la storia procede o con altri mezzi di cui si dirà più avanti. Le regioni a loro volta sono divise in sottoregioni: queste includono le città e i dungeon. Le città sono usate principalmente per vedere eventi che portano al proseguio della storia, comprare o fabbricare oggetti, visitare la Gilda o utilizzare alcune delle caratteristiche opzionali del gioco, quali per esempio il Disc Make System.
A differenza degli altri titoli della saga le città sono accessibili solo tramite menu, scelta non molto comprensibile visto che il successivo remake le ha inserite nello stile classico.
La gestione di dungeon, oggetti ed equipaggiamento è parte di un nuovo sistema creato appositamente per il remake, chiamato Remake System. Durante il gioco, sulla mappa o nelle città possono apparire "segnalazioni" o voci da parte di svariati personaggi che sbloccano informazioni riguardanti nuovi dungeon, nuovi oggetti o equipaggiamento. Una volta ottenuta l'informazione è necessario controllare di avere i requisiti di "memoria" per sbloccare l'elemento desiderato (la memoria viene aumentata a seguito di particolari eventi di storia) nonché gli oggetti necessari, indicati nella lista, senza specificare tuttavia dove questi si trovino.
Se da un lato questo sistema limita la casualità presente in Neptune V, dall'altro incappa in una serie di deficienze piuttosto gravi: le segnalazioni sono legate al capitolo, per cui se si perdono non è più possibile ottenerle, e questo può causare problemi visto che molti degli oggetti curativi si possono ottenere solo utilizzando il Remake System. Inoltre, spesso alcune informazioni si trovano sparse a caso nei dungeon opzionali, causando spiacevoli effetti a catena nel caso ci si dimentichi di sbloccare per tempo la prima richiesta della lista.
Il sistema è utilizzato anche per sbloccare i personaggi opzionali (quattro in tutto, sebbene se ne possano ottenere solo due al massimo per partita).
Una volta selezionato il dungeon, il giocatore si ritrova a controllare il personaggio scelto come leader che rappresenta l'intero gruppo. Il movimento e la generale struttura di questa fase ricordano molto Neptune V. E' rimasta la possibilità di saltare, sebbene l'utilizzo sia molto limitato.. Gli ambienti seguono alcuni stili predefiniti e sebbene risultino molto più grandi di quelli presenti nell'originale soffrono ancora di una certa ripetitività che da' la sgradevole sensazione di rivisitare sempre lo stesso posto. Due nuovi dungeon sono stati creati specificatamente per questo remake, ma sono alquanto deludenti.
I nemici sono visibili ed possibile attaccarli preventivamente colpendoli, provocando il cosiddetto Symbol Attack (i personaggi giocabili ottengono il primo turno): se la differenza di livello tra il gruppo e il mostro è molto elevata l'attacco non provoca la morte istantanea del mostro (a meno di non sbloccare l'apposita opzione con il Remake System) , e la mancata connessione dell'attacco porta quasi sicuramente a subire un attacco a sorpresa, costringendo il giocatore a prestare un minimo di attenzione.
Il sistema di battaglia è rimasto lo stesso di Neptune V, riducendo però il numero di membri attivi a tre. Si tratta sempre di un sistema a turni, in cui l'ordine è predeterminato sulla base delle azioni svolte e in cui è possibile muoversi liberamente entro un raggio prestabilito sino al momento dell'attacco. Gli Action Points (AP) che determinavano il costo delle singole azioni sono stati aboliti, ed e' ora possibile effettuare azioni ed utilizzare oggetti nel turno senza limitazioni. Di contro, cancellare un'attacco in corso significa completare il turno del personaggio. Gli Skill points (SP), che governano gli attacchi speciali, sono diventati simili agli MP, non si ricaricano alla fine di una battaglia e devono percio' essere conservati anche perche' all'inizio del gioco gli oggetti che ne permettono il recupero sono molto costosi. Concludere il turno senza combattere fa assumere al personaggio la posizione di difesa, un'aggiunta utile vista la sua assenza nel capitolo precedente. Oltre agli HP, i mostri sono dotati di un'ulteriore barra, quella della Guard, che decrementa ad ogni colpo subito: una volta ridotta a zero, il mostro entra in Guard Break ed è possibile causare molti più danni.
Ritorna l'EXE Drive Gauge: si tratta di una barra che si carica ogni volta che gli attacchi vanno a segno e il cui stato permane tra una battaglia all'altra. Essa è divisa in quattro segmenti, corrispondenti a quattro livelli differenti. Ogni livello (sbloccato a seconda del progresso all'interno della storia) permette l'uso di potenti attacchi speciali che possono consumare da uno a tre livelli. Essendo la barra condivisa tra tutti i membri del party è necessario prestare attenzione a che tipo di attacchi si utilizzano, specie contro i boss.
La presenza dell'EXE Drive influenza anche il sistema di Combo. Gli attacchi base si dividono in tre tipi: Rush, Power e Break. Gli attacchi di tipo Rush sono focalizzati ad aumentare l'EXE Drive, gli attacchi Power si concentrano sul danno puro e quelli di tipo Break hanno maggior effetto sulla barra della Guard. La presenza di uno o più livelli di EXE Drive sblocca una serie di combo addizionali note come EX FINISH, che a differenza degli attacchi specifici non la consumano. I singoli attacchi sono associati ai vari pulsanti del pad, e equipaggiare attacchi specifici costa un certo numero di Cost Points (CP), punti che aumentano man mano che si sale di livello.
La trasformazione in dea costa il 20% degli SP correnti ed è permanente a meno che il giocatore non decida altrimenti. Inoltre in molti scontri con i boss il gioco fa iniziare la battaglia con i personaggi già in forma di dea, permettendo il risparmio di preziosi SP.
In pratica il sistema funziona esattamente come in Neptune V, tuttavia la distribuzione di abilità a seguito di salita di livello è assolutamente incomprensibile e irregolare, con il risultato che a volte personaggi non ottengono alcuna abilità per decine di livelli.
Le Share ed il Lily Rank, ormai elementi classici del gioco, tornano anche in questo remake. Le Share indicano l'influenza che un certo stato ha globalmente sul mondo, mentre il Lily Rank indica il grado di affiatamento tra i vari personaggi. Entrambi i sistemi sono completamente slegati dalla storia, il che è sicuramente uno dei maggiori vantaggi, anche se ne riduce parzialmente l'utilità.
Legato alle Share è il sistema dei Quest. Si tratta di un sistema che è largamente opzionale (tranne nei casi specifici richiesti dalla storia ed evidenziati come tali), in cui viene richiesto di uccidere un nemico particolarmente forte, recuperare un oggetto, oppure uccidere un certo numero di nemici normali. Le ricompense sono un aumento/diminuzione di share, oggetti e soldi.
Il Disc Make System di Neptune V è stato inserito nel gioco, ma in questo caso viene sbloccato nel corso della storia. Si tratta della possibilità di equipaggiare dischi che a loro volta possono ospitare alloggiamenti per vari tipi di chip. Detti chip sono divisi per categorie e livello, e solo certi dischi possono equipaggiare chip particolari. I bonus offerti sono vari ed anche molto utili. A differenza dell'omologo presente nel capitolo per PS3, in questo caso il sistema risulta utile sin dall'inizio.
Il sistema di equipaggiamento delle dee, con le cosiddette Processor Parts, ritorna sostanzialmente immutato con l'eccezione di poter inserire immagini di interesse sulle varie parti (Costume Canvas System). Come nei precedenti capitoli il giudizio rimane lo stesso: poco utile a causa dell'impossibilità di fare confronti tra set completi a meno di non segnarsi a parte i valori delle statistiche.
La difficoltà è irregolare, alternando momenti di estrema facilità a situazioni in cui è necessario un notevole lavoro di grind per proseguire, rendendo il tutto abbastanza frustrante. La longevità si attesta sulle 50 ore, una durata di tutto rispetto. E' presente un'opzione di New Game+.
Globalmente il sistema di gioco risulta a malapena soddisfacente, dati i gravi problemi del Remake System e dalla difficoltà completamente sbilanciata. Si segnala inoltre come il supporto per le caratteristiche della Vita sia assolutamente carente, con il touchscreen utilizzato solo per saltare gli eventi e completamente inutile nella selezione dei menu.
Comparto tecnico
Uno dei punti peggiori dell'intero gioco è proprio l'aspetto grafico del titolo. I dungeon sono stati direttamente importati da Neptune V e sebbene siano grandi, mancano di dettagli e sono fortemente ripetitivi, più che nei capitoli per console. I modelli dei personaggi sono semplicistici e animati discretamente, tuttavia, e questo è un aspetto assolutamente inaccettabile, durante gli attacchi i personaggi non coinvolti spariscono temporaneamente dal campo di battaglia. Il sistema è chiaramente pensato per non causare problemi, ma dato che sono presenti rallentamenti ed un frame rate addirittura più ballerino degli altri capitoli della saga (parzialmente corretto con un patch uscito mesi dopo), la cosa non funziona per niente.
Le sezioni visual novel utilizzano il sistema Active Animation System (AAS), sistema che utilizza immagini bidimensionali animate. Gia' usato nell'originale rispetto a quest'ultimo le illustrazioni usate sono molto più grandi e meglio animate, riuscendo a mostrare senza problemi i vari stati d'animo dei personaggi.
Buona la colonna sonora, che incorpora versioni modificate di vari brani presenti negli altri giochi della saga, ed eccellente come sempre il doppiaggio.
L'impianto tecnico, decisamente scarso, non costituisce di certo uno dei punti di forza promessi da Compile Heart.
Conclusioni
Nonostante le grandi modifiche effettuate, Neptune Re;Birth1 è un titolo decisamente deludente, che soffre di incomprensibili scelte di design e un impianto tecnico scandaloso per una console portatile come Vita. La storia risulta essere l'unico vero punto di forza, essendo stata migliorata in ogni punto rispetto al capitolo originale. Il lavoro svolto da Felistella per questo remake è quindi da bocciare praticamente in toto.
Gli appassionati della saga potranno sicuramente divertirsi con questo titolo, ma chi scrive non ritiene sia un buon inizio per i neofiti della saga. I recenti capitoli su PS3 sono sicuramente meglio del titolo per Vita. Non raccomandato.
Grafica e tecnica 4,0
Giocabilità 6,0
Longevità 7,0
Colonna sonora, effetti e doppiaggio 8,0
Voto globale 5,0
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