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The Canyons - RECENSIONE


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Questa discussione ha avuto 4 risposte

#1
Cinematografo

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The Canyons - RECENSIONE (Cinema)
Un noir sui pericoli dell’ambizione e dell’ossessione sessuale, con protagonisti Lindsay Lohan e James Deen
Autore, tra l’altro, de Le regole dell’attrazione e American psycho, entrambi oggetti di chiacchieratissime trasposizioni cinematografiche, il losangelino classe 1964 Bret Easton Ellis firma la sceneggiatura del lungometraggio che segna il ritorno di Paul Schrader – responsabile dell’immortale script di Taxi driver (1976) – dietro la macchina da presa, a cinque anni dal discusso dramma a sfondo nazista Adam resurrected (2008), interpretato da Jeff Goldblum e Willem Dafoe. Ed è proprio nella Los Angeles di oggi che si svolge la quasi ora e quaranta di visione, il cui punto di partenza è rappresentato dal fortuito incontro tra alcuni ventenni che, tutti apparentemente coinvolti nella produzione di un film che sembra non interessare a nessuno, finiscono al centro di una sequela di eventi destinati a sfociare in inganni, paranoia, crudeltà psicologica e violenza.Quasi ora e quaranta di visione in salsa noir, a proposito di cui il regista americano osserva: “Il primo giorno delle prove ho detto agli attori che il film parla di un gruppo di ventenni di Los Angeles in fila al cinema. Solo che, a un certo punto, il cinema chiude e loro rimangono in fila perché non hanno dove altro andare”.
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#2
Cobra Caos

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Up contestuale al breve scambio intercorso (parlo come una raccomandata di lavoro -_-) con l'amigo Blindevil, il quale apprezzava il suddetto film di Schrader, mentre io, pur essendo un Easton Ellis hardcore fan al 100%, l'ho trovato veramente fiacco, per non dire offensivo.

 

Approfondiamo!



#3
Blindevil

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Up contestuale al breve scambio intercorso (parlo come una raccomandata di lavoro -_-) con l'amigo Blindevil, il quale apprezzava il suddetto film di Schrader, mentre io, pur essendo un Easton Ellis hardcore fan al 100%, l'ho trovato veramente fiacco, per non dire offensivo.

 

Approfondiamo!

 

Ti riporto in parte il mio commento de L'ultimo film visto, così da darti una mia impressione generale dalla quale si possa cominciare a discutere:

 

"Torbido, sensuale, spietato: l'ultimo film di Paul Schrader è un thriller drammatico su un inconsapevole menage a trois che vede nella sceneggiatura di Easton Ellis il suo maggior punto di forza, raggiungendo apici di pura tensione emotiva nella parte finale. Accompagnato da una splendida colonna sonora, e interpretato ottimamente sia da una sofferta Lohan che dal porno-attore (esordiente nel vero Cinema) James Deen, The Canyons mostra ancora una volta tutto l'acume registico del suo autore. Cupo."

 

Oltre a questo, tra gli interventi miei più scarni degli ultimi tempi (ma l'ho scritto dopo una serata alquanto movimentata), ho trovato ottima la regia con alcune sequenze visivamente / sonoramente accoppiate al meglio, e un declino morale e psicologico che mi ha lasciato un senso di inquietudine alquanto forte.



#4
Cobra Caos

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Oltre a questo, tra gli interventi miei più scarni degli ultimi tempi (ma l'ho scritto dopo una serata alquanto movimentata), ho trovato ottima la regia con alcune sequenze visivamente / sonoramente accoppiate al meglio, e un declino morale e psicologico che mi ha lasciato un senso di inquietudine alquanto forte.

 

A me ha deluso il fatto che i temi di Ellis, ormai, son sempre gli stessi. La solfa è davvero trita... Deen l'ho trovato... boh, forse anche professionale nella sua ostentata fastidiosità, mentre la Lohan sembrava dovesse scoppiare a piangere da un momento all'altro (hai notato i lividi che aveva su tutto il corpo? Quella sta fuori sul serio...).

La tecnica in alcune sequenze ci sarebbe anche, ma è tutto troppo vuoto e inconcludente. Ok, il tema del film è quello, ma è roba già vista :)



#5
Blindevil

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A me ha deluso il fatto che i temi di Ellis, ormai, son sempre gli stessi. La solfa è davvero trita... Deen l'ho trovato... boh, forse anche professionale nella sua ostentata fastidiosità, mentre la Lohan sembrava dovesse scoppiare a piangere da un momento all'altro (hai notato i lividi che aveva su tutto il corpo? Quella sta fuori sul serio...).

La tecnica in alcune sequenze ci sarebbe anche, ma è tutto troppo vuoto e inconcludente. Ok, il tema del film è quello, ma è roba già vista :)

 

Per me è proprio il senso di vuoto, che ritengo voluto, ad avermelo fatto apprezzare così tanto.






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