Action RPG firmato Tomasz Gop, ex produttore della serie The Witcher, che riprende i temi classici del fantasy e una difficoltà d'altri tempi. Dopo i capitoli FromSoftware della serie Souls un nuovo RPG hardcore, Lords of the Fallen promette una struttura classica da gioco di ruolo action con visuale in terza persona ma arricchita da innesti strategici".
Protagonista della storia è un uomo chiamato Harkyn, che all'interno di un mondo devastato, in cui gli dei sembrano aver abbandonato gli uomini, si incammina in una lotta contro una forza sovrannaturale apparentemente inarrestabile. In maniera simile a quanto accade in The Witcher, anche in Lords of the Fallen i giocatori sono chiamati ad esplorare un vasto mondo, all'interno di una storia complessa nella quale le scelte del giocatore influiscono sullo svolgimento degli eventi.
Le meccaniche di gioco sono estremamente simili a quelle dei Souls e il controllo del personaggio principale ha le stesse caratteristiche di pesantezza, rigidità e ingombro che hanno fatto la fortuna dell'opera giapponese. Anche la gestione della stamina è molto similare e costringe di fatto il giocatore a tenere sempre in considerazione il peso delle proprie azioni. Ogni colpo che si effettua, le parate e le capriole per schivare i fendenti nemici, consumano questa preziosa barra e ci vuole un attimo per rimanere senza la resistenza necessaria a sfuggire all'affondo di un avversario e ritrovarsi stesi a terra dopo una lunga animazione di caduta, inermi davanti agli spietati colpi del mostro.
Gop ci ha tenuto a precisare subito una cosa. Lords of the Fallen non avrà una trama che entrerà negli annali della sceneggiatura. Il gioco punta molto sul suo gameplay, che a sua volta è incentrato fortemente sul sistema di combattimento. Se dai videogiochi cercate trame cinematografiche e cut scene memorabili, potete probabilmente smettere già ora di seguire questo titolo. Se invece vi piacciono i combattimenti, e magari quel tipo di sofferenza che porta alla gloria, tipica di giochi come Demon's Souls, allora continuate a leggere, perché Lords of the Fallen potrebbe nascondere più di un motivo di interesse per voi.
Quasi metà della dimostrazione tenuta dal producer, controller alla mano, consisteva nello scontro con un boss. Sì, 10-15 minuti della mezzoretta scarsa di gameplay mostrato all'E3 erano dedicati a un unico scontro. Una scelta atipica, in una fiera in cui si tende generalmente a rendere il più possibili spettacolari, ritmate e poco ripetitive le cose mostrate, ma che per quanto mi riguarda è stata efficace, perché è riuscita a trasferirmi una sensazione importante. Giocare a Lords of the Fallen significa avere un'idea ben chiara in mente: ci sarà da imparare i pattern dei boss (e anche quelli dei nemici normali), e per farlo sarà necessario provare e riprovare, magari morendo anche diverse volte.
La cosa fa pensare alla serie Souls di From Software, ma il combattimento mostrato all'E3, sotto alcuni punti di vista, riporta alla mente anche alcune meccaniche di Infinity Blade, chiaramente applicate a un gioco in cui il sistema di controllo non è basato su un touch screen, ma è reso più profondo dalla possibilità di avere tra le mani un classico controller, per non parlare dell'ambiente in cui si svolge lo scontro, ovviamente molto più vasto e in grado di influenzare il combattimento. Tutto sta nel capire gli attacchi dei nemici (che hanno anche varie fasi nel corso di un singolo combattimento) e cercare di evitarli o neutralizzarli, tentando al contempo di sfruttare punti e momenti deboli dell'avversario per portare a segno i nostri attacchi.
Il giocatore potrà scegliere tra tre classi: Warrior, Cleric e Rogue, che riprendono nettamente le caratteristiche che ci si aspetta da classi del genere. Il Warrior è caratterizzato dalla capacità di incassare colpi, il Rogue è più agile e il Cleric è una via di mezzo tra i due. Lo sviluppo dei personaggi, che accumulano esperienza e salgono di livello, è inoltre caratterizzato da un albero di talenti/abilità, che - come confessato senza alcun problema dallo stesso Gop, che crede molto nel reciproco influenzarsi tra sviluppatori - è per alcuni aspetti ispirato a quello di Borderlands. Ogni personaggio ha inoltre una particolare abilità speciale (anche questo, se vogliamo, come in Borderlands) ed è caratterizzato anche dall'arma che porta.
In parziale controtendenza rispetto a quanto visto in questo E3 2013, in cui moltissimi sviluppatori hanno mostrato con orgoglio la natura open world dei loro giochi, Lords of the Fallen sarà ambientato invece in un modo diviso ad aree, che andranno sbloccate man mano che si avanza nell'avventura, con possibilità di backtracking per recuperare segreti ed equipaggiamento.
A proposito di segreti, stando a quanto descritto da Gop, gli scontri con i boss potranno spesso essere affrontati in due diversi modi. Si potrà normalmente far fuori il nemico e raccogliere un certo tipo di loot. Oppure, volendo puntare più in alto, si potrà affrontare il boss in un modo alternativo (tra l'altro da scoprire di volta in volta) per ottenere una ricompensa migliore.
DLC: Ancient Labyrinth
Modificata da Iori85, 21 May 2015 - 08:27 AM.