Il De Niro degli ultimi anni si è sputtanato in maniera incomprensibile.
I problemi, se così vogliamo chiamarli, di Bob sono essenzialmente due:
1) E' molto pigro;
2) E' molto attaccato al vile danaro.
Per quanto riguarda il primo, noterete che negli ultimi anni ha preferito ruoli da supporto piuttosto che da protagonista (anche nella trilogia di Ti Presento.. fa da spalla a Ben Stiller), il che potrebbe suggerire un minore coinvolgimento nei progetti. La pigrizia, poi, gli fa sfuggire le occasioni più ghiotte: il ruolo di Bill The Butcher in Gangs of New York era stato pensato per lui, che rifiutò per non dover passare tanti mesi lontano da casa (il film, come ricorderete, fu interamente girato a Cinecittà). Ancora, l'indole pantofolaia ha castrato la sua promettente carriera registica (se c'è un mestiere faticoso, è proprio quello) dopo solo due film, il secondo dei quali, quello più ambizioso, avrebbe forse meritato una maggiore attenzione da parte del pubblico.
Sul danaro, come non capirlo: ha sempre lavorato molto, mostrando di non essere troppo schizzinoso (in questo senso è davvero l'anti-Daniel Day Lewis). Immagino che in molti casi i proventi "facili" del suo lavoro d'attore gli siano serviti per foraggiare il suo impero culinario-immobiliare: il suo nome è indistricabilmente associato a quello di Tribeca, una zona di New York dove la sua presenza aleggia come quella di Vito Corleone.
Comunque resta un grande. Per l'imminente match con Stallone (il secondo dopo Copland) mi limiterò a tapparmi gli occhi.