La Sagra della Primavera è conosciuta sopratutto per la sua versione (rimescolata e tagliuzzata) presente in Fantasia; ma ai tempi della sua "uscita" fu davvero uno spartiacque. Il caos e l'istinto entrano di prepotenza nel mondo "conservatore" e controllato della musica classica.
Durante la prima il pubblico si alza indignato e oltraggiato, e si scatena addirittura una rissa (recentemente è stato pure fatto un film su questo fatto, "Riot at the Rite").
Il tempo ha però, giustamente, incoronato la composizione come il capolavoro senza tempo che è.
Potentissimo anche il "concept" alla base: si torna ai riti pagani della Russia antica, dove una giovane viene scelta per ballare fino alla morte, al fine propiziare gli dei e l'arrivo della nuova stagione.
Nello spoiler, per chi è interessato, c'è la ricostruzione del balletto originale (compresi i costumi) fatta nella fine degli anni '80.
Spoiler
Immaginatevi il pubblico, nel 1913, abituato al "Lago dei Cigni" o allo "Schiaccianoci", come si sia sentito di fronte a un opera del genere.