Nelle specifiche ufficiali o meno di Xbox One c'è molto poco che suggerisca un design studiato per sfruttare il cloud
Ci sono prove nelle specifiche di Xbox One che l'utilizzo del cloud fosse previsto dall'inizio? I motori di compressione e decompressione non possono sopperire alla banda disponibile, estremamente scarsa in confronto alla capacità di trattamento dei dati dell'architettura interna della console.
Le dichiarazioni di Microsoft sembrano vaghe, e senza la conferma che per ogni Xbox One verranno messi a disposizione quattro teraflop sui server, possiamo considerare questi discorsi come semplice propaganda volta a minimizzare l'importanza del deficit di calcolo rispetto alla console concorrente.
Per quanto riguarda i titoli multipiattaforma sviluppati anche per PS4 e PC, il problema sarebbe di natura ugualmente economica ma diverso: meglio utilizzare sistemi migliori in grado di sfruttare il cloud di Xbox One o gli stessi algoritmi per tutte le piattaforme, leggermente limitati a causa della GPU meno potente della console di Microsoft? Il cloud di Xbox Live non potrà essere utilizzato per le piattaforme concorrenti, e questo crea un problema singolare a Microsoft: i giochi third-party probabilmente non sfrutteranno il cloud e Xbox One ne beneficerebbe solamente in una manciata di esclusive. Se il sistema venisse messo a disposizione dei concorrenti, Xbox One perderebbe il vantaggio.
È palese che l'applicazione del cloud computing sia fumosa e improbabile, e Microsoft deve provare le recenti dichiarazioni tramite del software. A giudicare da ciò che ci è stato detto, l'azienda stessa non è certa di come sfruttare il sistema a causa delle forti limitazioni imposte da banda e latenza. I frequenti accenni a Live e multiplayer suggeriscono utilizzi più convenzionali in MMO e titoli simili. Più giocatori, achievement adattabili e mondi intelligenti sono concetti attraenti ma che non sembrano dimostrare la decantata quadruplicazione delle capacità di calcolo della console.
Microsoft deve provare la propria posizione con idee chiare e dimostrazioni pratiche. Fino ad allora sarebbe meglio non lasciarsi trascinare dall'idea di una console super-potente, e non ci sono motivi tangibili per cui Sony debba preoccuparsi che le specifiche superiori di PS4 possano venire spazzate via dalla “potenza del cloud”.