http://www.repubblic..._life-30834767/
Basato su eventi e persone realmente esistiti, il film parla di Chung Chun-Tao che lavorò come amah (donna di servizio) per la famiglia Leung. Ora, dopo sessant’anni di servizio, si prende cura di Roger, che lavora nell’industria del cinema ed è l’unico membro della famiglia ancora residente ad Hong Kong. Un giorno Roger torna a casa e scopre che Tao è stata colpita da un malore. La porta subito all’ospedale dove lei annuncia di voler lasciare il lavoro per trasferirsi in una casa di cura. Roger vaglia le varie possibilità e le trova una stanza in uno stabilimento gestito da un suo vecchio amico. Tao si trasferisce e comincia a familiarizzare con la sua nuova “famiglia”: la signora Choi, vivace ma gentile direttrice, e l’eterogeneo gruppo di anziani residenti, che include l’elegante Zio Kin, la gelosa Zia Kam, l’erudito “Headmaster” e il paziente in dialisi di buon cuore Mui Gu. Dedicando sempre più tempo e attenzioni ai bisogni e ai desideri di Tao, Roger realizza quanto lei significhi per lui. La mamma di Roger gli fa visita dalla California e suggerisce di riscattare un appartamento che appartiene alla famiglia per dare a Tao una casa sua. Ma la salute di Tao comincia a deteriorarsi rapidamente…
Recensioni
La relazione d’amore tra i due, piena di senso dell’umorismo e di piccoli gesti di complicità, è il poemetto di Ann Hui dedicato agli invisibili trasfigurati da un’aura di santità.
Mariuccia Ciotta, Il Manifesto
Nel mio cuore di spettatore ha lasciato il ricordo più emozionante.
Paolo Mereghetti, Corriere della Sera
Una storia che sa andare al cuore dello spettatore in modo diretto, senza orpelli di alcun genere, rivelando una grande attrice.
Emanuele Rauco, www.cinematografo.it
Una lezione di compostezza e raffinata gestione dei sentimenti da un'instancabile osservatrice della vita umana.
Emanuele Sacchi, www.mymovies.it
Parla allo spettatore con spontanietà, talvolta con innocenza.
Pier Maria Bocchi, Cineforum
Davvero questa è una storia che arriva all’anima solo girando intorno ai corpi, i segni visibili, a fior di pelle, del vissuto. Ann Hui segue le trasformazioni, i passaggi di tempo. Eppure, quelli che incrociano il suo sguardo sono tutti corpi vivi, animati dalla profondità dei legami e dei sentimenti, che rimangono e si accrescono, a dispetto del venir meno delle forze.
Aldo Spiniello, www.sentieriselvaggi.it
Una tenera ode al tempo che passa.
Justin Chang, www.variety.com
Premi e festival
Vincitore alla 69° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia
Coppa Volpi a Deanie Ip per la miglior interpretazione femminile
Premio “Pari Opportunità”
Premio SIGNIS
Premio P. Nazareno Taddei
Premio La Navicella – Venezia Cinema
Premio Gianni Astrei Pro Life
84° edizione degli Academy Awards (Candidatura di Hong Kong come Miglior Film straniero)
Vincitore alla 48° edizione dei Golden Horse Film Awards
Miglior regista
Miglior attore
Miglior attrice
Vincitore al 15° Tallinn Black Nights Film Festival
Grand Prix per il miglior film eurasiatico
Premio della giuria per Miglior Attrice a Deanie Ip
Premio della Giuria FICC
Asian Film Award 2012
Premio alla carriera ad Ann Hui
Hong Kong Film Critics Society 2012
Premio per Miglior Film
Premio per Miglior Attrice
Modificata da autechre, 06 March 2012 - 12:38 PM.