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Un gruppo di ricercatori della McMaster University (Canada) ha decretato che giocare agli sparatutto (FPS) può aiutare a risolvere problemi alla vista. Lo studio è stato svolto su sei pazienti affetti da cataratta, i quali hanno dovuto giocare a Medal of Honor per un totale di 40 ore nell'arco di 30 giorni - praticamente 2 ore al giorno per 5 giorni alla settimana, per un mese.
Secondo la professoressa Daphne Maurer, le ore di gioco sono state limitate per non indurre nei pazienti una dipendenza. Chissà, forse anche il gioco è stato scelto per lo stesso motivo, dato che avrebbero potuto usare Battlefield 3 o Call of Duty Modern Warfare 3. Lì sì che sarebbero stati problemi.
Dopo il mese di "cure", cinque dei sei partecipanti hanno mostrato diversi miglioramenti: sono stati in grado di riconoscere i volti più facilmente, leggere piccole scritte e stabilire la direzione di punti in movimento. "I risultati mostrano che il sistema nervoso visivo è abbastanza plastico anche in età adulta, al punto da formare o rivelare nuove connessioni… e sospettiamo che potrebbe essere così per qualsiasi tipo di difetto visivo", ha dichiarato la professoressa Daphne Maurer.
Giocare agli sparatutto o a titoli d'azione in genere aumenta il livello di dopamina e adrenalina, rendendo il cervello più attivo e incrementando di conseguenza l'acutezza visiva. Dati i buoni risultati ottenuti, Daphne Maurer e il proprio team vogliono passare alla realizzazione di un videogioco "non-violento" che provochi gli stessi benefici effetti. A "occhio" servirà qualcosa con azione frenetica e una buona profondità di campo. E se qualcuno sta pensando a un gioco erotico, meglio cambi fantasia: quelli, "cari smanettoni", la vista ve la fanno perdere!
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