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Cinema muto e primi sonori


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Questa discussione ha avuto 49 risposte

#16
Guest_antoine doineleYe

Guest_antoine doineleYe
  • Gruppo: Ospiti
Questa è la volta di un film girato in numerose versioni, Dottor Jekill e mister Hide.

La versione è quella del 1931 di Mamoulian con Fredric March, è uno dei primi, se non il primo esempio di soggettiva nella storia del cinema ed è recitato in maniera superba dal protagonista, non credo purtroppo esista con doppiaggio italiano.

Normalmente esistono molti luoghi comuni, uno di questi è che i doppiatori italiani siano i migliori, in questo caso devo dire che invece se non sono i migliori poco ci manca, basta sentire un doppiaggio in una lingua est europea per rendersene conto.

La storia è nota, ma le particolarità di questa versione sono l'interpretazione del protagonista ed ancora di più la regia, che paragonata all'epoca è davvero innovativa.

La versione del 1941 con Spencer Tracy a me è piaciuta meno, mentre quella di Renoir è altrettanto bella, la trovata di un Jekill burlone è particolarmente comica.

Ps Autechre, la mia voleva solo essere una battuta ma non maligna, il fatto è che non uso faccine, non mi piace esprimermi in quel modo.

Modificata da antoine doinel, 06 February 2012 - 05:52 PM.


#17
Guest_antoine doineleYe

Guest_antoine doineleYe
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Gli anni dal 1930 al 1940 sono stati per Renoir quantitativamente i migliori, perchè la qualità non gli è mancata mai, una serie di capolavori allucinanti in questo decennio.

L'argomento di oggi è " La cagna ", in sostanza una critica all'immoralità, al cinismo ed attraverso il suo interprete principale ( Michel Simon ) all'assoluta mancanza di rimorsi della borghesia.

Questa è in parte la grandezza di questo regista, non indugiare in falsi ammiccamenti al pubblico, cosa che farà un altro grande regista oltre un decennio dopo, ( Fritz Lang ) quando girerà " La strada scarlatta ", un gran film comunque, ma che per esigenze commerciali non avrà la stessa forza nella condanna, il risultato si chiama autocensura.

Essendo comunque un grandissimo, metterà ugualmente un grande insegnamento in una delle scene finali, quando l'immenso Edward Robinson vagherà in preda al rimorso, sopra un tram uno dei tre giornalisti dice che non vorrebbe mai essere nei panni del vero colpevole, perchè bisogna avere più paura del proprio giudizio che di quello degli altri uomini, le sbarre sono dentro di noi, ognuno ha dentro di sè giudice, giuria, ma soprattutto boia.

L'anno prima Lang aveva comunque girato " La donna del ritratto " molto, molto simile ai due film sopra, ma con un finale diverso, un film assolutamente piacevole ma anche inferiori ai già citati.

Tornando alla versione di Renoir, un' ulteriore e chiara differenza rispetto a Lang è data dall'esito del tribunale, ma non voglio dire di più per riguardo di quanti decideranno di seguire il mio consiglio.

E' un film imperdibile.

Modificata da antoine doinel, 08 February 2012 - 08:24 PM.


#18
Guest_antoine doineleYe

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Parlando di commedie non si può per me prescindere da Max Ophuls, " la signora di tutti " è una infelice storia d'amore che insegna come il successo e la fama non siano in definitiva nulla confronto ai nostri desideri ed alle nostre aspirazioni più intime.

Il film è un intreccio di amori ricambiati e non, questo regista aveva una grazia ed un senso estetico davvero incredibili, lo ritengo uno dei migliori nel genere commedia.

#19
Guest_antoine doineleYe

Guest_antoine doineleYe
  • Gruppo: Ospiti
L'ultima risata di Murnau mi è piaciuto molto, non è forse il suo film migliore ma bisogna anche dire che di scadenti non ne ha girati.

Purtroppo la prematura morte, unita al fatto di qualche film perduto, non ha consentito che giungessero a noi che una decina di film.

Questo film è la storia di come basti poco per sgretolare le nostre certezze e di come cadendo, sia facile capire che tutte queste certezze che ci circondano siano in realtà ipocrisia, questo è poi il tema principale del film successivo girato da Murnau.

Uno stratosferico Emil Jannings interpreta alla perfezione tutto questo, bucando lo schermo restituisce allo spettatore quelle sensazioni che il regista voleva raccontarci, del resto questo attore è stato uno dei più grandi della sua epoca, girando oltre ad altri film con Murnau, in altre magnifiche pellicole, la sua parte più famosa al grande pubblico è quella dell'attempato professore ( non aveva nemmeno 50 anni ) ne " L'angelo azzurro " a fianco di Marlene Dietrich, altra immensa attrice.

Purtroppo il finale di questo film, non è farina del sacco di Murnau, che trova comunque la maniera di rimarcarlo in una didascalia.

Modificata da antoine doinel, 14 February 2012 - 10:31 AM.


#20
Guest_antoine doineleYe

Guest_antoine doineleYe
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Il piccolo Cesare non è un capolavoro, ma un film piacevole che racconta l'ascesa di un delinquente da manovale a capo di una banda, interpretato da Edward G Robinson.

Sullo stesso tenore " Nemico pubblico " dell'anno dopo, ( 1931 ) con James Cagney, più completo come storia ma entrambi piacevoli.

#21
Guest_antoine doineleYe

Guest_antoine doineleYe
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" Finis terrae " di Jean Epstein è la storia di due gruppi di raccoglitori di sargassi, delle difficoltà e dei pericoli ai quali vanno incontro questi pescatori nella breve stagione di raccolta di queste alghe.

Il film è del 1929 ma è comunque muto, buona visione.

#22
Guest_antoine doineleYe

Guest_antoine doineleYe
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Un bel film poliziesco con Bogart ed il bravissimo Lorre ( fantastico in M il mostro di Dusseldorf ) nei ruoli di un detective e di uno scagnozzo di un collezionista senza scrupoli alla ricerca di una statuetta raffigurante un falcone.......

Sto parlando de " Il mistero del falco " di John Huston , conosciuto anche col titolo " Il falcone maltese, perchè era un regalo che faceva l'ordine dei cavalieri di Malta, un bel film, non privo di una certa tensione e con un bel finale a sorpresa.......

#23
Blindevil

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Sto parlando de " Il mistero del falco " di John Huston , conosciuto anche col titolo " Il falcone maltese, perchè era un regalo che faceva l'ordine dei cavalieri di Malta, un bel film, non privo di una certa tensione e con un bel finale a sorpresa.......


Più che un bel film direi proprio un Capolavoro leggendario del noir :bonjo:

#24
Guest_antoine doineleYe

Guest_antoine doineleYe
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Più che un bel film direi proprio un Capolavoro leggendario del noir :bonjo:


E' il tuo punto di vista, io lo reputo un bel film recitato splendidamente come ho detto, ma ci sono parecchi film del suo genere che a me sono piaciuti maggiormente.

Il grande caldo
Il quartiere dei lillà
M il mostro di dusseldorf
La bestia umana nelle due versioni di Lang e Renoir
La morte corre sul fiume
La Chienne

Ma come ho detto, è una questione di punti di vista.

#25
Guest_antoine doineleYe

Guest_antoine doineleYe
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Aurora datato 1927 è uno splendido film sentimentale e meritamente vincitore di premi Oscar, direi uno dei film più belli dell'intera storia del cinema.

La storia è quella di un contadino e delle tentazioni alle quali viene sottoposto sotto la forma di una donna di città, simbolo della differenza di due mondi profondamente diversi, il talamo familiare è in pericolo, ma...........

ps Friedrich Murnau

Modificata da antoine doinel, 24 February 2012 - 08:08 PM.


#26
Guest_antoine doineleYe

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La leggenda di Lilom di Fritz Lang non è uno dei suoi film più conosciuti, a me è uno di quelli che è piaciuto maggiormente, ha una prima parte che potremmo definire di genere drammatico ed una seconda che inizia molto ironicamente per terminare in maniera poetica.

Liliom è un giostraio attaccabrighe e violento che conosce la classica brava ragazza, quella sera il commissario la mette in guardia ma ugualmente i due vanno a vivere insieme, Liliom a bighellonare e lei a sgobbare.

Liliom si lascia coinvolgere in una rapina, ma qui comincia il bello...........

#27
Guest_antoine doineleYe

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Fantasma di Murnau è un film del 1922 meno noto del più famoso Nosferatu ma non inferiore.

L'unico appunto che mi sento di esternare, riguarda il finale ed è riconducibile alla drammaturga Thea Von Harbou, poi moglie di Fritz Lang.

Certo non è difficile consigliare questo regista, quello che è giunto a noi sono tutti capolavori, chi ama il muto difficilmente non conosce questo film, mentre per chi non è abituato consiglio di avvicinarsi gradualmente, magari seguendo prima i classici di registi che hanno girato sia muti che sonori.

La definisco una storia di ambizione, perdizione e redenzione di un impiegato che per rincorrere i suoi sogni finisce per.........

#28
Guest_antoine doineleYe

Guest_antoine doineleYe
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Diario di una donna perduta di Pabst, non possiede la forza d'impatto visivo de " La passione di Giovanna d'Arco " ma rimane uno dei capolavori assoluti del periodo muto.

Gli attori sono tutti bravissimi nel donare l'anima ai personaggi, Un padre debole e ricattabile che si piega alle convenzioni borghesi ed è incapace di difendere la propria figlia, una nonna quasi in disparte ma in realtà sempre vigile e garante della situazione, un commesso cinico, una domestica perfida ed arrivista ed infine una società sadica e punitiva nei confronti della protagonista Louise Brooks.

Quest'ultima figura veste i panni di un energumeno ed una direttrice di un riformatorio, la scena dove quest'ultima raggiunge l'orgasmo nell'imporre la disciplina alle ragazze è semplicemente fantastica, se poi pensiamo che il film è del 1929 si può ben capire come questa opera fosse molto avanti rispetto ai canoni del tempo.

Un film che non si può perdere.

Modificata da antoine doinel, 03 March 2012 - 08:53 PM.


#29
Guest_antoine doineleYe

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Tra le molte versioni di Robin Hood, quella del 1938 con Errol Flynn e Olivia de Havilland mi sembra decisamente buona per chi ama il genere avventura.

Il regista Curtiz è decisamente più famoso per il mega polpettone " Casablanca " e meno per una versione de " La maschera di cera " con la bellissima Fay Wray, la bionda rapita da King Kong nel film del 1933.

#30
Guest_antoine doineleYe

Guest_antoine doineleYe
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Terje Vigen - 1917 - Victor Sjostrom

Questa è la storia di una scelta tra vendetta e perdono, il marinaio Terje Vigen ( interpretato dallo stesso Sjostrom ) ricorda gli avvenimenti avvenuti anni prima, quando a causa del blocco navale della marina britannica, si trova costretto a forzarlo per rifornire di cibo la sua famiglia ed il villaggio, purtroppo la piccola barca....

Il finale è appassionante ed altamente simbolico.

Questo film a livello recitativo e qualitativo, è da inserire ai massimi livelli dell'epoca.




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