Final Fantasy VII e vi spiego perchè oggi nessuno può avvicinarsi.
Il problema delle trame di oggi è presto detto, scrivere una buona storia è già difficile normalmente, il problema della nostra generazione è che le trame di molti giochi hanno tutte le caratteristiche per essere grandi trame ma la longevità del gioco stesso incide negativamente sulla stessa.
Mi spiego meglio.
Se fai un gioco di 20 ore devi considerare che la storia che racconti potrà essere raccontata solo ed esclusivasmente entro quel tempo, ora qui i giochi si dividono in 2:
A) Quelli che non riscono a raccontarla entro questo tempo, magari perchè è un trilogia e quindi la spezzano in più parti aumentando considerevolmente il rischio di non riuscire a fare un buon prodotto a livello di sceneggiatura per tre prodotti distinti nel tempo, la storia risulta troppo lunga, i dettagli si perdono e altri errori dovuti appunto alla mole di lavoro diventano macroscopici: questo è il problema di Mass Effect o di Halo storie che hanno alle spalle tutti i propositi per essere epiche ma in fin dei conti quasi nessuno riesce a ricordarsi per filo e per segno la storia lunga diversi anni di sviluppo; senza contare i progetti volutamente lunghi esclusivamente per mere ragioni di profitto.
B)Quelli che riescono a raccontarla nel tempo del gioco, ma facendo tagli assassini: non caratetrizzare un personaggio antagonista secondario, ma importante alla fine della trama, è l'errore più semplice da fare e il più comune, pad un certo punto per chissà quale motivo ti ritrovi a combattere contro un perfetto sconosciuto, altro errore che non sopporto è la mancata caratterizzazione o meglio ancora la caratterizzazione a metà del protagonista e dei personaggi a lui vicini, qui l'esempio perfetto sta in Deus EX l'ultimo: il gioco inizia con un problema grave che si abbatte su una persona molto cara al protagonista e il gioco vorrebbe guidare il giocatore a scorpire il perchè e il percome di questa disgrazia: ora io dico ma il player umano che ha visto questo personaggio per 20 secondi e che ha detto all'incirca 50 parole come può immedesimarsi nella storia e nell'avatar? Questa discrepanza abissale tra le emozioni (fittizie) del personaggio principale date dello script e quelle, giustamente nulle, del player umano fanno crollare ogni climax del gioco perchè in fin dei conti il player è passivo nel vedere l'evolversi del gioco.
In FF7 il player ERA l'avatar anche se questo aveva una storia seppur nebbiosa alle spalle, riuscivi a crescere con lui a conoscere amare e odiare i personaggi (amici e nemici) che incontrava, questa si chiama caratterizazzione. Questa si chiama trama.
Per non parlare poi delle missioni secondarie. Non capisco assolutamente la concezione di queste nell'era moderna. Esempio negativo Mass Effect: la fine dell'universo è vicina e all'eroe tocca recuperare dei file di qualche idiota in qualche zona sperduta per evitare che questi venga licenziato. Paradossale è dir poco.
Le missioni secondarie NON devono essere scollegate dalla trama principale o almeno scostarsi ma di poco e soprattutto confacenti al personaggio.
Di questa generazione la storia migliore risulta essere quindi quella di Alan Wake.
Modificata da Garenki, 06 October 2011 - 08:52 PM.