http://www.ansa.it/m..._784109170.html
Modificata da Liz, 10 February 2012 - 08:36 PM.
Perchè è semplicemente stato acquistato il marchio e lo stabilimento, non si è fatta menzione nè dei modelli nè tantomeno del piano industriale ovvero quanto produrre, mercati in cui indirizzarsi ed investimenti successivi all'acquisto... ed in un mercato come il motociclo prima che un marchio si consideri risanato passano almeno 10 anni in cui devi sborsare soldi, fare pubblicità, modelli e assistenza senza andare in attivo... E questi capitali stai sicuro che non ci sono e non sono stati preventivati.
E' la storia di Laverda, Ducati, Bimota, Benelli, Guzzi e tutti quei blasoni motociclistici che negli ultimi vent'anni sono stati acquistati e rilanciati: dopo 2 anni puff...
la Ducati puff?
Axy Ducati è stata di un fondo di invstimento americano per più di dieci anni, gente che ha sputtanato a Borgo Panigale tanti di quei soldi che ci ricompri una decina di Morini e con il solo scopo di fare pubblicità e di creare il "Ducati Style". Ora cominciano a vedere i risultati ma Ducati sotto i Castiglioni ha rischiato decine di volte di finire a gambe all'aria e se il fondo la mollava a metà strada faceva la stessa fine.
Puoi comprare un marchio pagandolo poco ma se non hai la costanza di investire con un piano preciso ed una tempistica di almeno dieci anni non combini proprio nulla nel mondo dell'industria
Ah, con Ducati ci lavoro costantemente, so di quel che parlo
La Ducati odierna è una macchina ben oliata in tutti i comparti, ha un centro stile bellissimo, uno staff tecnico eccellente, un ottimo marketing/rete distribuzione e soprattutto è internazionale.
Per arrivare a quel risultato però ci son voluti quintali di euro buttati a fondo perduto e solo ora si ripagano. Le aziende che ho nominato (tre quarti delle quali mi hanno visto come collaboratore) sono morte perchè acquisite da imprenditori che avevano giusto i soldi per rilevarle e per dar loro fiato per un paio di anni. Basta sbagliare un modello e ti trovi a gambe all'aria...
Infatti bisogna almeno provarci, altrimenti l'economia italiana si affossa sempre di più.
Cerchiamo di essere positivi, da quel che so la nuova proprietà ci crede davvero.
Molti dicevano che avrebbero solo acquisito il marchio per poi venderlo ai cinesi. Si diceva che fosse una speculazione.
Invece l'azienda ha riaperto, assunto gente che era in cassa integrazione.
Si lavora per migliorare l'assistenza e creare un nuovo concetto di vendita, nuovi modelli.
Certo l'azienda era fallita ma se si suonano le campane a morte ancora prima del battesimo allora....
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