Purtroppo nel mercato odierno mi rendo conto che tra concorrenza "intrasettoriale" (con le altre SH) ed "intersettoriale" (mobile ecc), vanno anche fatte dichiarazioni audaci (anche se qui, più che dichiarazioni audaci, mi sembrano dichiarazioni fatte tanto per dire qualcosa da sbruffone... O Rovio non sa di che parla, e in tal caso è grave, o lo sa ma dice qualcosa di volutamente falso... ed anche in tal caso è grave").direi che non posso che quotare.
Bisognerebbe distinguere tra chi compra videogiochi e chi usufruisce ogni tanto di qualche passatempo videoludico. Visti i costi irrisori, giochi come AB possono imporsi sul mercato, ma da qui a dire che il mercato videoludico, ovvero quello composto da chi compra regolarmente videogiochi si sta orientando verso il mobile o i social network e' una affermazione che non sta ne in cielo ne in terra. Con tutto il rispetto per Angry Birds, gli appassionati del mezzo videoludico, oggi pretendono ben di piu' che un simpatico puzzle game da giochicchiare in tram. D'altro canto e' altrettanto vero che vista l'ascesa dei social network e della telefonia mobile e' innegabile che il mercato potenziale per questo genere di giochi e' pressoche' enorme, ma ripeto, si tratta di due ambiti completamente diversi. Nessun videogiocatore preferira' mai comprare Angry Birds piuttosto che Heavy Rain (ripeto senza nulla togliere al primo).
Guarda, in questa generazione non mi sono mai lamentato. Mi diverto tantissimo a differenza di tanti che criticano e basta.Ma anche no.
C'è molta varietà e soprattutto qualità artistica, personalmente ritengo questa generazione (360-ps3-wii) decisamente meglio di quella passata (ps2-xbox-gc) e credo sia oggettivamente difficile sostenere il contrario.
Allo stesso tempo però mi sembra che ci sia una certa ridondanza di alcuni generi, primo fra tutti gli fps col supporto on line.
Ad esempio in un mercato in cui KZ fa fatica a tenere il passo con roba come COD o BF, homefront non aveva quasi motivo di esistere da quel poco che ho visto.
A me basta non comprare certi giochi e divertirmi da morire con quello che compro e apprezzo.
Bravo. Negli anni ottanta la separazione era ben chiara, c'erano gli schiacciapensieri e c'erano i videogiochi. Oggi il primo pirla che fa un caxxettino con quattro pixel di grafica e mezzo grammo di gameplay pretende di aver fatto un VIDEOGAME, non è così, si mettesse l'anima in pace: ci sono schiacciapensieri e ci sono videogiochi.