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Bioshock (Xbox 360)


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Lorenzomauro

Lorenzomauro
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Bioshock

Introduzione

Nel piatto mondo degli sparatutto, è difficile trovare un titolo, che seppur dimostrandosi ottimo, sapesse offrire qualcosa di profondo, che va al di là del semplice “run and gun”, ma che prende il genere di appartenenza per inserire il giocatore con la visuale in prima persona, in una vicenda intricata e toccante, all’interno della quale prendere delle decisioni che vanno a modificare lo svolgimento della storia. Difficile, ma non impossibile. Sviluppato da 2K Boston, Bioshock, comincia in maniera alquanto insolita.

Welcome To Rapture...

Nei panni del nostro alter ego virtuale, ci risveglieremo nel bel mezzo dell’oceano, ad un passo dal morire affogati. Una volta saliti in superficie ed aver appreso conoscenza del fatto che l’aereo sul quale viaggiavamo è precipitato, scorgeremo un isolotto con un faro. Una volta raggiunto, verremo introdotti in una città sottomarina di nome Rapture, dove una filosofia di vita libera sostenuta dal sindaco Andrew Rayan , ha permesso lo sviluppo di ricerche libere da parte dei cittadini, che non hanno saputo mantenere un ordine, finendo schiavi delle loro creazioni e del terrore, cadendo spesso nella pazzia e nell’avidità. Superato lo smarrimento iniziale, ci verranno impartite le prime quest, sempre varie ed interessanti che ci porteranno a scoprire la città, conoscerne la storia, in una trama articolata e ricca di colpi di scena.

Le meccaniche di gameplay di Bioshock, seppur conservando tutte le caratteristiche di un normale sparatutto, con lunghe fasi di sparatorie in saloni, cunicoli e corridoi nei quali affronteremo i cittadini di Rapture e la loro psiche compromessa, presenta una moltitudine di elementi che ne fanno un esperienza ben più profonda ed interessante di un qualsiasi FPS. In primis, c’è la possibilità di utilizzare i plasmidi, ovvero una sorta di poteri speciali acquisibili per iniezione, che richiedono l’utilizzo di una certa quantità di EVE, reperibile per i livelli.
Inoltre in Bioshock la fase esplorativa sarà fondamentale per reperire cure mediche e per raccogliere un arsenale in grado di fronteggiare i vari ricombinanti che ci sbarreranno la strada, oppure le torrette automatiche, che potremo distruggere oppure convertirle dalla nostra parte, attraverso un mini game, dove dovremo indirizzare a destinazione un fascio di liquido celeste per tubature modificabili, fino al punto prestabilito.
Ma la minaccia principale sono i temibili Big Daddy. Questi enormi corazzati soldati d’elite, sono addetti alla protezione delle Sorelline, le uniche in grado di raccogliere l’ ADAM, ovvero la fonte di maggiore ricchezza economica di Rapture e necessaria all’acquisto dei plasmidi. Una volta abbattuto il terribile nemico, starà a noi decidere il destino delle Sorelline:qui si mette in risalto una delle maggiori caratteristiche di Bioshock che si discostano dagli altri FPS, e cioè le scelte morali, che modificheranno l’epilogo della storia, raggiungibile dopo circa 15 ore di gioco: potremo scegliere di prosciugare le bambine dall’aspetto demoniaco e prenderci il tanto desiderato ADAM, oppure salvarle, ma ricevere compenso in quantità minore,ma con la coscienza pulita ed una promessa di ricompense future da parte della loro creatrice.
Uno degli aspetti più riusciti della produzione è quello di immergere il giocatore in un mondo malato, grazie a slogan propagandistci, registrazioni ritrovabili per le ambientazioni, al design dei nemici e ad un mondo ricco di particolari.

Lo Splendore Sommerso

Il comparto tecnico di Bioshock fa sfoggio di un Unreal Engine 3 sfruttato in modo magistrale dagli sviluppatori, che sono riusciti a tirar fuori tutto ciò di buono che esso è in grado di offrire: modelli poligonali dettagliati, textures per la maggior parte ottime ed effetti d’illuminazione, con una gestione delle ombre semplicemente fantastico. Ma gli sviluppatori hanno posto maggiori sforzi nella realizzazione dell’acqua, capace di stupire per rappresentazione, fisica ed effetti sulla telecamera nel caso ci trovassimo sotto uno scorrimento di essa. Lodevole anche il design. Gli sviluppatori si sono impegnati per rendere effettivamente realistico un ambiente anni 60, ma nel contempo dare l’idea al giocatore di trovarsi in un mondo contaminato ed indubbiamente impazzito come i suoi abitanti, spargendo ovunque sangue e violenza.
Una lode va data al comparto sonoro: il doppiaggio in italiano è stato realizzato con una cura “maniacale”, nel vero senso della parola, grazie ad un espressività ottima ed alla sua capacità di immergere il giocatore negli ottimi dialoghi intrisi nella malattia mentale dei ricombinanti, interpretati alla grande. Di pregio la colonna sonora, d’autore e capace di sottolineare al meglio tutte le situazioni di gioco con un violino sempre presente che ricrea un eccezionale atmosfera malinconica.

Commento Finale

Bioshock è assolutamente un capolavoro, una perla di assoluto valore che brilla nel suo genere di appartenenza, portando una ventata di aria fresca e di originalità allo stato puro, che si traduce in un esperienza intensa, supportata da un gameplay profondo ed unico, un comparto tecnico di primo piano ed un audio eccezionale. E se non lo avete ancora giocato e siete ancora a leggere questa recensione, il consiglio è quello di sbrigarsi ad acquistarlo.


PRO:
-Atmosfera sensazionale
-Si discosta dalla massa
-Trama intrigante e coinvolgente
-Ottimo comparto audiovisivo
-Genialità "Malata"

CONTRO:
-Non è un gioco perfetto

Grafica: 9.0
Sonoro:10
Giocabilità:9.5
Longevità: 9

Modificata da Lorenzomauro, 18 October 2010 - 01:18 PM.





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