Kick-Ass - RECENSIONE (Cinema)
Mark Millar di nuovo al cinema grazie a Matthew Vaughn, col suo supereroe "fatto in casa"I fumetti, e nello specifico quelli di genere supereroistico, sono oramai stati sdoganati al cinema in maniera una volta quasi impensabile, arrivando a generare introiti da capogiro e coinvolgendo grossi nomi dell'industria. Tutti hanno cercato di sfruttare questa nuova gallina dalle uova d'oro, dopo il successo -in gran parte inaspettato- di pellicole come <i>Spider-Man</i> di <i>Sam Raimi</i> e <i>X-Men</i> di <i>Bryan Singer</i>. Il pubblico ha cominciato a reagire positivamente, non risultando più composto solamente da fan di vecchia data dei comic books ma diventando sempre più generalista, mentre molti attori e registi hanno rivendicato la loro passione per le avventure dei supereroi in maniera più o meno marcata. Tra tutti, annoveriamo <i>Nicolas Cage</i>, talmente “fissato” coi fumetti da essersi scelto il cognome d'arte 'rubandolo' ad un personaggio <b>Marvel</b> ed aver chiamato il figlio <i>Kal-El</i>, che è anche il nome kryptoniano di <i>Clark Kent/Superman</i>. Dopo aver mancato per poco l'assegnazione del ruolo di <i>Norman Osborn/Green Goblin</i> in Spider-Man ed aver prodotto ed interpretato <i>Ghost Rider</i>, ecco Cage alle prese con un nuovo comic book-movie: <b>Kick-Ass</b>.
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