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Il curioso caso di Benjamin Button: RECENSIONE


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Questa discussione ha avuto 59 risposte

#1
Everyeye Network

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Sono lontani i tempi in cui lavorava alla ILM dipingendo le scenografie di Star Wars. Molti cantanti lo ringraziano ancora per il suo stile sensibile ed innovativo, grazie al quale ha messo il turbo a videoclip altrimenti scialbi, eppure il cinema lo ha sempre accolto con diffidenza. Tra alieni, serial killer e lotte clandestine, David Fincher ha pestato i piedi alla retorica per andare in contro al tormento della società; come se avesse preso parte in prima persona a un percorso psicologico formativo, partendo dai suoi stessi personaggi per raggiungere un nuovo mondo, oltre quella linea di confine, invisibile, che separa il cielo dall'oceano. Non è un caso che i suoi film vengano rivalutati col tempo, né che la critica si lanci contro di lui per ragioni molto spesso ignote. Il nuovo generalmente instilla paura, timore, perché non puo' essere compreso nell'immediato - lo diceva anche un incredulo John Merrick in The Elephant Man.
Dopo la ricerca del killer dello zodiaco, per Fincher è arrivato il momento di rendere onore a uno strano personaggio “nato in circostanze particolari”. Pur avendo in comune titolo e incipit con il racconto breve scritto nel 1922 da Francis Scott Fitzgerald, il film sceneggiato da Eric Roth (Forrest Gump) e Robin Swicord (Memorie di una geisha) racconta una storia ben più corposa e complessa.


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#2
dino75

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complimenti per la splendida recensione.

#3
Vito302

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complimenti per la splendida recensione.


Mille grazie, speriamo abbia fugato ogni dubbio sulla qualità della pellicola.

#4
Darth Phobos

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Ci vado stasera,spettacolo delle 22. Hype a mille!

#5
Vito302

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Attenti all'hype: puo' nuocere gravemente alla visione. :D

#6
dino75

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con tanti cinema in zona l'unico che lo proietta è un multisala a 50km, penso proprio che il film ne valga la pena alle 17.oo in punto io e mia moglie siamo lì, comunque ribadisco che non è giusto.

#7
Darth Phobos

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Attenti all'hype: puo' nuocere gravemente alla visione. :D


Visto! :D Avevo aspettative molto alte,sono state tutte ripagate in pieno.
Film intenso,poetico e se anche...speciale a mio modo di vedere. Dopo la visione mi ha fatto riflettere non poco sul futuro.
Bravissimo Brad Pitt,conferma ancora una volta di essere un ottimo attore. Ma ancora più brava Cate Blanchett,ma quanto è bella con i capelli rossi? :wub:
Forse l'unico difetto del film è che è un pò troppo lungo,nella seconda parte tende a essere un pò pesante...fortuna che si risolleva nel finale.
Insomma,voto 8.5 e non vedo l'ora di gustarmelo in blu-ray!

#8
Vito302

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con tanti cinema in zona l'unico che lo proietta è un multisala a 50km, penso proprio che il film ne valga la pena alle 17.oo in punto io e mia moglie siamo lì, comunque ribadisco che non è giusto.


Nonostante le 13 candidature la Warner non ci ha creduto fino in fondo, distribuendone poche copie.
Non è un film commerciale, questo è sicuro.

Visto! :D Avevo aspettative molto alte,sono state tutte ripagate in pieno.
Film intenso,poetico e se anche...speciale a mio modo di vedere. Dopo la visione mi ha fatto riflettere non poco sul futuro.
Bravissimo Brad Pitt,conferma ancora una volta di essere un ottimo attore. Ma ancora più brava Cate Blanchett,ma quanto è bella con i capelli rossi? :wub:
Forse l'unico difetto del film è che è un pò troppo lungo,nella seconda parte tende a essere un pò pesante...fortuna che si risolleva nel finale.
Insomma,voto 8.5 e non vedo l'ora di gustarmelo in blu-ray!


Ottimo.

Blu-ray prenotato!

#9
Methos

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Non vedo l'ora... Speriamo lo tengano fino a fine febbraio, che prima non ce la faccio...

#10
Galaga

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complimenti per la recensione scritta magistralmente, il film tocca nel profondo e fa riflettere su tutto ciò che ci circonda e diventa mutabile per colpa del tempo che , come tu giustamente hai fatto notare, è il vero protagonista della pellicola, è proprio lui che decide di giocare con la vita dei protagonisti facendoli solo per poco assaggiare la giusta sequenza temporale del loro amore, per poi dividerli di nuovo con forza e riportarli nei propri ruoli di giovane ed anziano.
Gli attori si uniscono magistralmente all'ottima sceneggiatura, Pitt è stanco e trascina la sua voce fino alla fine del film anche quando il suo personaggio cambia drasticamente, dove ci si aspetterebbe un forza recitativa diversa più rigorosa lui è sempre lì in una realtà che non sembra mai appartenergli, si vive il film così in attesa di un cambiamento drastico che avviene solo superficialmente, la scena sulla moto poi lascia spazio all'applauso per il bel Pitt ritrovato.
Sembra convincere di più Cate Blanchett che spoglia di un trucco troppo pesante, fa trapelare una recitazione più vissuta, più vera.
La pellicola sembra avere molte similitudini con il capolavoro di Zemekis Forrest Gump, di cui condivide lo sceneggiatore, ma non solo, il protagonista nonostante le sue menomazioni riesce incredibilmente a trovarsi in situazioni che hanno poco a che fare con lui o ad occuparsi di diversi lavori sempre con un entusiasmo diverso, e ancora ad incontrare e conoscere tanti personaggi diversi che poi impareranno ad amarlo.
Le musiche e la fotografie vanno di pari passo abbracciandosi diverse volte spesso in un'alba o un tramonto che tolgono il fiato.

film consigliatissimo

#11
Netless

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Pitt è stanco e trascina la sua voce fino alla fine del film anche quando il suo personaggio cambia drasticamente, dove ci si aspetterebbe un forza recitativa diversa più rigorosa lui è sempre lì in una realtà che non sembra mai appartenergli


Pitt non ha ancora dismesso i panni di Joe Black, recita praticamente l'intero film facendo uso di una sola espressione senza mai far trapelare visivamente alcuna emozione basilare, a mio avviso potrebbe addirittura fare concorrenza a Keanu Reeves in tal senso....
Splendida invece la Blanchett, una receitazione intesa e sicuramente "sentita".
Un buon film con una sceneggiatura solida ma ho trovato assolutamente inutile il prologo dell'orologio (metafora forzatamente poetica e antibellica alquanto fantasiosa/banalotta), altrettanto forzato l'inserimento dell'uragano katrina come sfondo.
Dal mio punto di vista è piuttosto chiaro l'imprinting simil Forrest Gump: personaggio "problematico", il racconto in terza persona, lo svilupparsi della trama che coinvolge momenti storici di rilevanza, la figura simbolica del colibrì del tutto simile alla piuma di Forrest Gump, la storia d'amore tormentata. Ovviamente non voglio asserire in alcun modo che vi siano state delle influenza in tal senso (in fin dei conti il racconto dal quale è tratto il film è del 1922) piuttosto sarei curioso di sapere, da chi ha letto il libro in questione, se gli adattamenti della sceneggiatura presenti nel film sono altresì presenti nel libro oppure se sono stati inseriti appositamente.

#12
Mad Lefty

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Mah... la storia è carina, film profondo e pieno di metafore, ma dura troppo, è veramente lento...

Il personaggio di Brad Pitt parla pochissimo, e come se fosse un cerebroleso. Concordo con chi lo ha assimilato a Forrest Gump, ma lo dico in maniera meno entusiasta...

E poi, diciamocela tutta, mette ansia e depressione :snape:

#13
Darth Phobos

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piuttosto sarei curioso di sapere, da chi ha letto il libro in questione, se gli adattamenti della sceneggiatura presenti nel film sono altresì presenti nel libro oppure se sono stati inseriti appositamente.


Io,tempo fa,cercai il libro in questione per poi scoprire che Il curioso caso di Benjamin Button è solo un racconto breve,non un romanzo intero.

http://it.wikipedia....Benjamin_Button

#14
Shalasaska

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Visto ieri, gran bel film.

Unici difetti l'eccessiva lunghezza e un velo di tristezza che fa da sfondo per tutto il tempo.

#15
Vito302

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Mah... la storia è carina, film profondo e pieno di metafore, ma dura troppo, è veramente lento...

Il personaggio di Brad Pitt parla pochissimo, e come se fosse un cerebroleso. Concordo con chi lo ha assimilato a Forrest Gump, ma lo dico in maniera meno entusiasta...

E poi, diciamocela tutta, mette ansia e depressione :snape:


Bisognerebbe criticarlo secondo un'ottica differente, quello di un bambino che anche emozionalmente vive perennemente nella confusione - escluso quel periodo di congiunzione con Daisy.
Alla fine è questo che ha fatto Fincher: raccontare una favola partendo dalla fine per raccontare l'inizio, già consumato, di una creatura invisibile per la società, ma non per le persone alle quali ha donato parte della sua bellezza.

[...]
Dal mio punto di vista è piuttosto chiaro l'imprinting simil Forrest Gump: personaggio "problematico", il racconto in terza persona, lo svilupparsi della trama che coinvolge momenti storici di rilevanza, la figura simbolica del colibrì del tutto simile alla piuma di Forrest Gump, la storia d'amore tormentata. Ovviamente non voglio asserire in alcun modo che vi siano state delle influenza in tal senso (in fin dei conti il racconto dal quale è tratto il film è del 1922) piuttosto sarei curioso di sapere, da chi ha letto il libro in questione, se gli adattamenti della sceneggiatura presenti nel film sono altresì presenti nel libro oppure se sono stati inseriti appositamente.


E' naturale che Eric Roth abbia influenzato buona parte della sceneggiatura. D'altra parte Forrest Gump è stato premiato con l'Oscar: avrà pensato di riproporre uno schema narrativo simile per infondere al film quella sensazione ultraterrena.
Il racconto (breve) è ben diverso, soprattutto nel finale.

Lo potete trovare praticamente ovunque.




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