Correva l'anno 1997 in giappone quando naque per la prima volta Ivalice. Un certo Yasumi Matsuno (per gli amici Yazmat ), che prima lavorava alla Quest, autrice dell'ottima serie Ogre Battle / Tactics Ogre, approda nel 95 alla Square, e con buona ispirazione dai suoi precedenti titoli, produce un titolo chiamato Final Fantasy Tactics. Il gioco ha un certo successo, sia tra il pubblico (più di 2 milioni di copie vendute al mondo) che tra la critica. E' questo infatti un titolo veramente ispirato, dotato di un gameplay fluido, ben diversificato e con jobs molto caratterizzanti e che richiedono l'uso di una notevole strategia, e sopratutto è dotato di una storyline veramente magnifica, con intrighi e colpi di scena che non sfiorano il gossip o il romance ma si rifanno a storie di potere, sofferenza e amicizia.
Ramza Beoulve dimostra un notevole carisma, e ancora di più ne dimostra l'"antieroe" Delita Heiral, protagonista di un finale dolceamaro molto caratteristico. Ma anche i comprimari sono tutti ben caratterizzati: Agrias, Gafgarion, Dycedarg, Zalbaag, Orlandu.. sono tutte figure dotate di personalità e pedine importanti e determinanti nella storia. L'esperienza di gioco inoltre è dotata di un livello di difficoltà decisamente sopra la media, rendendo certe battaglie delle vere e proprie sfide da programmare con attenzione. Certo: forse l'1:1 contro Weigraf a molti è sembrato veramente eccessivo, ma spesso e volentieri le battaglie richiedono un uso appropriato dei diversi Jobs e sopratutto un uso attento del terreno, che si può dimostrare spesso vero e proprio ago della bilancia.
Il comparto sonoro è di primo livello, con un Sakimoto decisamente ispirato e musiche orchestrate ma al contempo melodiche.
Dopo questo titolo, Square non ha più rinvigorito la saga con nuovi titoli....
....fino al 2003!
Final Fantasy Tactics Advance, prodotto da Square tramite gli "ex di Quest", doveva essere inizialmente un porting avanzato di Final Fantasy Tactics. Poi si è deciso per un nuovo gioco, con una nuova trama ed una nuova ambientazione, sempre nel mondo di Ivalice. Dal team dietro al capolavoro del 97 ci si aspettavano grandi cose, ma il target decisamente di età inferiore che la macchina scelta (il GBA) imponeva, ha fatto quello che per molti fan è stato un disastro. Chi ha giocato per la prima volta a FFTA, non potrà mai dimenticare la prima battaglia del gioco: al posto dei cavalieri contro i ladri "commoners" del primo titolo, preludio ad una lotta di classe, si assiste qui........ ad un'altra "lotta di classe": una battaglia a palle di neve tra il protagonista Marche ed i suoi amichetti contro i prepotenti compagni di scuola!!
ma anche...
E' stato dissacrante, non c'è che dire, passare dai duca Larg e Goltanna a dei ragazzini che si divertono perchè gli sembra di essere dentro a Final Fantasy. L'altro trauma notevole è avvenuto poco dopo: il black mage usa fire ma non potrebbe.. ecco che arriva un tizio armato fino ai denti che estrae un cartellino giallo! Ecco il famoso judge system, che toglie ad ogni battaglia ogni velleità di epicità e di pathos. Tuttavia il team cerca di giustificare i giudici con una storyline infantile, basilare, ma comunque coerente. Il gameplay comunque è buono, viaggia fluido, e l'apprendimento delle skills tramite le armi è una bella trovata. La difficoltà del gioco tuttavia cala vistosamente, e spesso le battaglie sono semplici, grazie anche ad elementi veramente "overpowered" come l'assassina Viera (Last Breath era un'abilità troppo potente); anche se c'è da dire che anche il FFT originale presentava elementi di sbilanciamento come un certo Orlandu, che faceva veramente il bello ed il cattivo tempo in battaglia.
Il gioco in giappone ha venduto discretamente, circa 400k copie, surclassando però il rivale Tactics Ogre: The Knight Of Lodis, dotato di una ben altra profondità strategica e di trama.
La saga non abbandona i portatili, e su PSP, nel 2007 fa ritorno il capostipite:
Modificata da Ares982, 05 September 2008 - 10:12 PM.