Modificata da babil, 05 May 2012 - 10:58 AM.
[ITA] One Piece - #62[Star Comics] Ti faccio un'ambizione così!
#1531
Inviato 05 May 2012 - 10:58 AM
#1533
Inviato 05 May 2012 - 05:03 PM
cwoto di bruttoIl problema di questo flashback si chiama Fisher Tiger. C'era troppo hype nel come lo si immaginava ed alla fine si rivela una delusione: muore come un tizio qualsiasi, non si capisce mai cosa pensi sul serio (odia gli umani però non vuole atteggiamenti razzisti, ecc..) e sopratutto non regala alcun emozione. Almeno per la povera regina un pò di tristezza ti viene, il fato di Tiger ti rimane totalmente indifferente.
#1534
Inviato 06 May 2012 - 02:11 PM
Io ho capito che odia gli umani (perchè schiavizzato), ma non vuole atteggiamenti razzisti perchè vuole che il futuro sia diverso e le 2 razze possano convivere. No?Il problema di questo flashback si chiama Fisher Tiger. C'era troppo hype nel come lo si immaginava ed alla fine si rivela una delusione: muore come un tizio qualsiasi, non si capisce mai cosa pensi sul serio (odia gli umani però non vuole atteggiamenti razzisti, ecc..) e sopratutto non regala alcun emozione. Almeno per la povera regina un pò di tristezza ti viene, il fato di Tiger ti rimane totalmente indifferente.
Niente vendetta, e niente ciclo infinito di vendette per le generazioni a venire.
Difatti chiede ai compagni di non dire niente di quello che è successo in modo che quelli che adesso sono bambini in futuro possano avere una possibilità di avere rapporti con gli umani, spinto a credere che anche gli umani li accetteranno a loro volta dopo aver incontrato un'umana che non aveva paura, Koala.
Mi sono fatto un trip mentale io?
#1536
Inviato 07 May 2012 - 12:39 PM
Comunque ti manca:
Noioso il passato di Brook?
Dici? Non so io l'ho capito e l'ho ritenuto un personaggio affascinante che lottava tra quello che voleva fare 'in vista' e quello che invece avrebbe voluto fare 'dentro' per se stesso.Sì, ma è tutta una roba contorta. Sembra più una cosa da Bleach o da Naruto piuttosto che da One Piece dove le motivazioni dei personaggi sono sempre state chiare.
Non è risultato essere poi il grande eroe senza macchia che tutti conoscono. Secondo me ha aggiunto molta profondità al personaggio di Fisher Tiger e anche ai membri della sua ciurma, combattuti tra la verità che conoscono solo loro e la verità che conoscono tutti.
Cmq fammi un esempio di contorto in Naruto che non mi viene in mente niente adesso. E anche in Bleach.
Magari l'ho pensato anche io ma adesso non mi viene niente.
#1537
Inviato 07 May 2012 - 12:51 PM
Ma il passato di Zoro erano 2 pagine come fa a essere noioso.
Comunque ti manca:
Noioso il passato di Brook?
Dici? Non so io l'ho capito e l'ho ritenuto un personaggio affascinante che lottava tra quello che voleva fare 'in vista' e quello che invece avrebbe voluto fare 'dentro' per se stesso.
Non è risultato essere poi il grande eroe senza macchia che tutti conoscono. Secondo me ha aggiunto molta profondità al personaggio di Fisher Tiger e anche ai membri della sua ciurma, combattuti tra la verità che conoscono solo loro e la verità che conoscono tutti.
Cmq fammi un esempio di contorto in Naruto che non mi viene in mente niente adesso. E anche in Bleach.
Magari l'ho pensato anche io ma adesso non mi viene niente.
Anche a me è piaciuto molto un personaggio molto profondo che ha preso in totale contropiede i lettori che si aspettavano un Dio e invece era un normale uomo in balia dei suoi demoni.
Poi a me personalmente la sua storia ha fatto pensare al futuro Buggy, un personaggio sorretto dal mito creatogli attorno.
#1538
Inviato 07 May 2012 - 01:15 PM
Oda prende a modello che l'idea diffusa è di molto alterata rispetto al reale evento, invece di fare di Fisher Tiger l'eroe che tutti dipingevano abbiamo un povero cristo che un po' per fortuna e un po' per principi suoi si è ritrovato prima scintilla e poi leader della ribellione, molto "umano" che odi gli esseri umani per quello che ha subito pur capendo che non è giusto perseguitarli senza distinzione solo per la razza come loro. La realizzazione non è all'altezza di quanto abituato ma sulla carta è un piccolo vanto di un autore sopra la norma.
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