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topic generale della musica in generalesì hipster, sì modaioli


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Questa discussione ha avuto 2747 risposte

#31
Guest_Axl RoseeYe

Guest_Axl RoseeYe
  • Gruppo: Ospiti
I Ratt sono un gruppo Glam Metal formato nel 1978 a San Diego, California.

Storia
Rivelatisi con un'apparizione nella compilation "Metal massacre", i Ratt esordiscono nel 1983 col mini album omonimo Ratt (1983) che lascia già intravedere quella che sarà la via musicale che Stephen Pearcy e soci intraprenderanno: un Hard Rock/Glam metal d'alta classifica sulla scia di Quiet Riot, Motley Crue e compagnia bella. Il passo successivo, Out of the Cellar (1984), è l'album che, grazie alla hit Round and round, conquista le chart statunitensi. Nel 1985 esce Invasion of Your Privacy, seguito, l'anno successivo, da Dancing Undercover (1986): due lavori validi ma non sempre originali. Nonostante Reach for the Sky (1988) conquisti il disco di platino in America, qualcosa inizia a scricchiolare in casa Ratt: la formula "musica usa e getta" che aveva decretato il successo della combo di San Diego inizia a cedere, e allora la band decide di correre ai ripari arruolando il re delle classifiche Desmond Child per l'incisione di Detonator (1990). Comunque l'album si rivela un fallimento e il gruppo si scioglie dopo l'abbandono di Pearcy, intenzionato a seguire la carriera solista. Nel 1999 la band si riunisce, ed il risultato è Ratt (1999), album che nulla aggiunge a ciò che il gruppo a stelle e strisce aveva già detto. Intanto nel 2002 muore per overdose di eroina, e non per AIDS come si pensava, l'ex chitarrista, il grande Robbin Crosby.

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Formazione
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Membri Attuali
Jizzy Pearl - Voce (2000-oggi)
Warren DeMartini - Chitarra (1982-1992, 1997-oggi)
John Corabi - Chitarra (2000-oggi)
Robbie Crane - Basso (1997-present)
Bobby Blotzer - Batteria (1982-1992, 1997-oggi)
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Membri passati
Stephen Pearcy- Voce (1978-1991, 1997-2000)
Juan Croucier - Basso (1982-1992)
Robbin Crosby - Chitarra (1982-1990)
Michael Schenker - Chitarra (1990)
Keri Kelli - Chitarra (1999-2000)
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Discografia
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EP
Ratt (EP) (1983)
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Album
Out of the Cellar (1984)
Invasion of Your Privacy (1985)
Dancing Undercover (1986)
Reach for the Sky (1988)
Detonator (1990)
Ratt (1999)
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Raccolte
Ratt & Roll (1991)
Collage (1997)














Dokken sono un gruppo Glam Metal americano formatosi a New York nel 1977 e sono uno dei gruppi più importanti nella scena Glam Metal anni 80.

Storia
I Dokken nascono nel 1977 a New York, quando il chitarrista George Lynch ed il batterista Mick Brown lasciando il loro precedente gruppo Xciter, arruolano Don Dokken alla voce, e temporaneamente Peter Baltes al basso. Questa prima formazione registra il demo "Back in the Streets" per la Carerre Records nel 1979.

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L'esordio
Nel 1978 Juan Croucier sostituì Peter Baltes sempre come bassista temporaneo, lo steso anno il gruppo scrisse i singoli "Hard Rock Woman" e "Paris is Burning". Nel 1981 la band realizza il primo album Breakin' the Chains in Europa. L'album fu poi ri-realizzato e rimasterizzato negli Stati Uniti il 18 settembre 1983, per distinguerlo dalla varsione europea del '81, venne chiamato "Breaking the Chains" edito per la Elektra Records. Mentre la band riscosse un notevole successo in Europa, non ebbe la stessa poplarità negli USA.

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Il Successo
Juan Croucier lascia la band nel 1982 per andare nei Ratt, e fu sostiutuito da Jeff Pilson che diventò il primo bassista ufficiale. Il 1984 fu l'anno del successo anche negli Stati Uniti con l'album "Tooth and Nail" uscito il 13 settembre. L'album contiene diversi brani famosi come "Just Got Lucky", "Alone Again" e "Into The Fire" che permisero il successo che sfiorò oltre 1 milione di copie solo negli USA. Il 9 novembre 1985 esce "Under Lock and Key", un altro successo per il gruppo con oltre un milione di copie grazie a pezzi come "In My Dreams", "The Hunter", "It's Not Love".

Dopo un tour di successo con gli Scorpions, i Dokken ritornano in studio per registrare il brano "Dream Warriors", che farà parte della colonna sonora di Nightmare III: I guerrieri del sogno (titolo ariginale A Nightmare On Elm Street 3: Dream Warriors). Il brano fu pubblicato come singolo (Dream Warriors / Back For The Attack) il 10 febbraio 1987. La band torna i studio verso la fine di quell'anno con Back for the Attack, uscito il 27 novembre 1987. I brani piu famosi dell'album sono "Burning Like A Flame", "Heaven Sent" che ottennero molto successo sopratutto negli Stati Uniti. Venne inclusa anche una versione remixata si "Dream Warriors". Nel videoclip di questo brano, la band era ambientata nel film di Nightmare III con la partecipazione dei personaggi, questo divenne uno dei video piu popolari della band. Back for the Attack divenne il loro terzo album ad ottenere il disco di platino.

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Lo Scioglimento e le carriere soliste
Pubblicarono anche un live album Beast from the East composto da la registrazione del loro tour in Giappone, l'album uscì il 16 novembre 1988, subito prima dello scioglimento della band nello stesso anno a causa di incomprensioni tra Don e George. Durante questo periodo Lynch e Brown formano i Lynch Mob e registrarono due album: Wicked Sensation 1990 è Lynch Mob 1992. Anche Don Dokken intraprese la carriera solista pubblicando Up From The Ashes 1990. Jeff Pilson entrò a far parte della band War and Peace mentre George Lynch realizzò anche un album solista. Al primo album di Lynch Sacred Groove, partecipò anche Don Dokken, insieme scissero infatti il brano "We Don't Own This World", tuttavia all'ultimo momento, Don non potè assistere alla sessione in studio e fu sostituito da Matthew e Gunnar Nelson.

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La Reunion
La band si riunì nel 1993, ma non realizzò niente fino al 1995 quando pubblicarono l'album Dysfunctional per la Columbia Records. One Live Night (un live acustico) venne pubblicato nel 1996 seguito da Shadowlife (1997).

Nel 1998 Lynch lascia la band per riformare i Lynch Mob, e fu sostiuito da Reb Beach proveniente dai Winger. Realizzarono così Erase the Slate nel 1999 e Live from the Sun nel 2000. Nle 2001, Beach fu sstituito da John Norum (già membro degli Europe), e Jeff Pilson venne sostituito da Barry Sparks al basso. Nle 2002 esce Long Way Home, e lo stesso anno parteciparono al "Metal Edge Rockfest 2002".

Nel 2004 John Norum lascia la band per tornare negli Europe, sostituito da Jon Levin (che aveva suonato con Doro) e realizzarono l'album Hell to Pay.

La band sta attualmente lavorando alla produzione del nuovo album che probabilmente verrà chiamato "Lightning Strikes Again", nell'album sarà presente un brano intitolato "Under Lock and Key".

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Formazione
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Attuale
Don Dokken – Voce (1977-1988, 1993–ora)
Jon Levin – Chitarra (2004–ora)
Barry Sparks – Basso (2002–ora)
Mick Brown – Batteria (1977-1988, 1993–ora)
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Ex Membri
George Lynch – Chitarra (1978–1988, 1993-1998)
Reb Beach – Chitarra (1998–2001)
John Norum – Chitarra (2002–2004)
Jeff Pilson – Basso (1981–1988, 1993-2002)
Juan Croucier – Basso (1978–1982)
Greg Leon - Chitarra (1977-1979)
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Discografia
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In Studio
Breakin' the Chains (1981)
Breaking the Chains (1983)
Tooth and Nail (1984)
Under Lock and Key (1985)
Back for the Attack (1987)
Dokken (1994)
Dysfunctional (1995)
Shadowlife (1997)
Erase The Slate (1999)
Long Way Home (2002)
Hell To Pay (2004)
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Live
Beast from the East (1988)
One Live Night (1995)
Live from the Sun (2000)
Japan Live '95 (2003)
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Raccolte
Back for the Dokken (1988)
The Best of Dokken (1994)
The Very Best of Dokken (1999)
Alone Again and Other Hits (2003)
Change The World: An Introduction (2004)
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Demo
Back in the Streets (1979)

"conquisteremo il giappone buttando giornali pornografici dal cielo" - duff mckagan, 1988



Sex Pistols nacquero nell'ottobre del 1975 in Inghilterra e furono uno dei primi gruppi punk britannici insieme a Clash, Damned assieme a Dead Boys e altri.

Storia
I componenti originari furono Paul Cook (batterista), Glen Matlock (bassista), Steve Jones (chitarrista) e John "Johnny Rotten" Lydon (cantante), senza dimenticare il produttore Malcolm McLaren, vero "manovratore" del gruppo. Successivamente al posto di Matlock entrò nel gruppo Sid Vicious (il vero nome è presumibilmente John Simon Ritchie, ma non è mai stato confermato ufficialmente), divenuto famoso non per la sua abilità con il basso (in realtà quando entrò nel gruppo non lo sapeva suonare per niente) ma per la grande personalità anticonformista e ribelle e soprattutto per la scena. Sid Vicious morì il 2 Febbraio 1979 nel suo appartamento di New York dopo un'overdose di eroina.

Il gruppo, convenzionalmente, si sciolse durate un concerto a San Francisco, il 14 gennaio 1978, quando Lydon abbandonò il palco e il gruppo, esasperato per il comportamento di Malcolm McLaren.

Nel periodo successivo allo scioglimento del gruppo e fino al 1985, il tecnico del suono del gruppo, Dave Goodman, fece uscire degli album spacciandoli per pezzi dei Sex Pistols inediti (come Land of Hope and Glory) e alcune registrazioni live rimaneggiate (come la prima versione del Live in Chelmsford Prison). Questa produzione viene generalmente attribuita al gruppo fantasma Ex Pistols, e non è assolutamente da considerare materiale del gruppo originale.

Quindi rimasero in vita per poco più di due anni, ma stupirono tanto la società di quel tempo con i loro ideali, ed ancora oggi vantano parecchi estimatori.

A causa della loro breve attività, l'unico album inciso in studio direttamente dal gruppo è Never Mind the Bollocks, Here's the Sex Pistols. Tutti gli altri album usciti a nome del gruppo sono antologie, live o bootleg, o la famosa colonna sonora del film "The Great Rock n'Roll Swindle, contenente diversi pezzi inediti e diverse versioni di famose canzoni dei Sex Pistols

Organizzarono una reunion con la formazione originale nel 1996 intitolandola "Filthy Lucre Live ("Concerto a scopo di lucro!") e in occasione del Giubileo della Regina del 2003 (dichiarandosi indignati per non essere stati invitati al concerto organizzato per l'occasione).

Nel 2001 esce il film/documentario "Oscenità e Furore" (titolo originale: "The Filth And The Fury") diretto da Julien Temple, dove vengono intervistati i membri del gruppo, ripercorrendo la loro storia con video e live inediti. Da segnalare anche il precedente lavoro rigurdante i Sex Pistols firmato Julien Temple: "The Great Rock n'Roll Swindle, girato nel '78, da cui è stata tratta la omonima colonna sonora.

Il 24 febbraio 2006 sono stati inseriti nella Rock and Roll Hall of Fame (hanno rifiutato il riconoscimento ma verrano inseriti comunque). I Brani piu famosi sono:

Anarchy in the UK
God Save the Queen
Pretty Vacant
Belsen Was a Gas
Holiday In The Sun
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Lineup
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Lineup Originale
Paul Cook - Batteria
Glen Matlock - Basso
Steve Jones - Chitarra
John "Johnny Rotten" Lydon - Voce
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Ultima Lineup
Paul Cook - Batteria
Sid Vicious - Basso
Steve Jones - Chitarra
John "Johnny Rotten" Lydon - Voce
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Discografia
1976 - Spunk - Blank (contiene i primissimi brani della band con live e incisioni studio dei pezzi che saranno in Never Mind the Bollocks
1977 - Never Mind the Bollocks, Here's the Sex Pistols (ritirato subito per il titolo osceno che conteneva la parola bollocks che vuol dire letteralmente "(Censura)")
1979 - The Great Rock 'n' Roll Swindle (colonna sonora dell'omonimo film, contiene pezzi dal vivo e registrati)
1980 - Flogging a Dead Horse (antologia)
1988 - Pirates of Destiny (antologia)
1992 - Kiss This (antologia)
1996 - Filthy Lucre Live (dal vivo)
2003 - Jubilee (antologia)

#32
Guest_Axl RoseeYe

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Modificata da Axl Rose, 18 October 2006 - 02:12 PM.


#33
Delita

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Volevo ringraziare pubblicamente Alex PAterson per avermi fatto conoscere, anni fa, quel capolavoro che risponde al titolo di "muscolo rosso", della poco famosa cantante Ilona Staller :sisi:

#34
Delita

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Ma è mai possibile che in ogni topic c'è sempre qualche testa di [Censura] che non rispetta i gusti altrui ?!?

A Delì stai calmo e se vuoi rispondere fallo con rispetto !!!


Suppongo che dalle vostre parti l'ironia la vendano molto cara... :snape:

#35
Delita

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Vincenzo Sarnelli, meglio conosciuto come Tony Tammaro (Napoli, 1961) è un cantante e cantautore napoletano.

Da molti anni compone canzoni satiriche il cui soggetto è la "Tamarraggine", ossia tutto ciò che è ostentatamente imitativo di stili di vita di alta classe da parte di individui del volgo.

Analoghi, per certi versi, ai "coatti" romani ed ai "burini" di ogni grande conurbazione, i tamarri rappresentano esemplarmente la volontà di distinzione di quei segmenti sociali non assimilati alla borghesia dominante; spesso tutt'altro che poveri, fanno uso delle automobili e dell'abbigliamento come indicatori sociali. E Napoli, città dotata di formidabile autoironia, li prende bonariamente in giro criticandone gli "eccessi" e mettendone in rilievo sia le peculiarità di valenza negativa che gli aspetti positivi.

Tony Tammaro, come un attore che segue il metodo Stanislawsky, ha scelto di essere, nella finzione artistica, uno di loro per poterne parlare. A cominciare dal nome d'arte, in cui il cognome allude al tamarro senza nominarlo. Del resto Tammaro è un nome molto popolare nell'area del napoletano. In provincia di Caserta esiste addirittura un paese che si chiama San Tammaro.
Talvolta il cantautore si è allontanato dal tamarro per rivolgere la propria attenzione al cittadino basso-borghese in genere, con le sue manie, le sue fobie e i suoi sogni di riscatto. Nelle creazioni di Tony Tammaro i personaggi hanno sempre qualcosa di incongruente, sono "pezzottati", il che non significa che siano falsi, anzi, più congruamente sono teatrali e barocchi: si appalesano e si dissimulano, come Pulcinella, mentono spudoratamente su se stessi e si confessano al contempo. Come nella canzone in cui un bulimico si confessa ("Pecché je song' 'n animale") ma subito dopo svia l'attenzione dell’ascoltatore sui cibi nel tentativo di oggettivare la propria fame insaziabile, elencandone velocissimamente una enorme varietà; nell'album nel quale, fra un brano e l’altro, si svolge il filo conduttore di una inventata ma possibile Radio Tamarra Sound, emittente "appezzottata", ovvero simile e nello stesso tempo dissimile rispetto a quelle legali. Sebbene il DJ dica cose assurde, non si potrebbe giurare che quelle assurdità non siano possibili o addirittura realistiche.

Tony Tammaro dà inizio alla sua carriera nel 1989, registrando la "prima cassetta di musica tamarra": tra le dieci canzoni di questo album, spicca senz'altro "Patrizia", la più famosa del cantante, dedicata ad una "reginetta" di una spiaggia tamarra.
Nel 1992 partecipa al festival di San Scemo, vincendolo. Tony Tammaro continua ad incidere fino al 1993 canzoni di buon successo; dopo uno stop di quattro anni, torna nelle sale di registrazione per pubblicare "Monnezzarium". Simpatica e molto satirica è "'O trerrote"; in questa canzone, Tony Tammaro narra di un triciclo carico di meloni che, in seguito ad un incidente nei pressi di Casoria (NA), si ribalta; il povero conducente, alquanto irritato, chiede aiuto invano, mentre gli automobilisti pensano a fare "scorta" di meloni: Tony Tammaro, infatti, denuncia l'atteggiamento di alcune persone che, oltre ad essere insensibili, cercano di approfittare anche in situazioni simili delle disgrazie altrui. Tony Tammaro, nel 1999, rilascia un doppio CD di 48 canzoni, una sorta di antologia delle sue canzoni "tamarre".

Nel 2005 è uscito il nuovo album tanto atteso, "The Dark Side Of The Monnezz" (il cui titolo è ispirato all'album The Dark Side of the Moon dei Pink Floyd (1973)), in cui Tony Tammaro fa la satira dei "tamarri" moderni, che cercano di parlare inglese - a modo loro - e di aprirsi ad un nuovo mondo. Il disco era stato anticipato, nell'agosto 2004, da "Il tricheco", brano col quale Tony affronta in maniera matura ed originale una tematica "extranapoletana": il patetico mondo dei talkshow. In questa canzone ironica, a tratti amara, ma sempre realistica, è ben facile individuare chi sia "il tricheco" ed i trucchi che usa nel dispensare microfoni e lacrime per "fare fessi agli italiani".

#36
AlexPaterson

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Volevo ringraziare pubblicamente Alex PAterson per avermi fatto conoscere, anni fa, quel capolavoro che risponde al titolo di "muscolo rosso", della poco famosa cantante Ilona Staller :sisi:

Ma sei il benvenuto amore bello, sappi che ho hit trash estremamente più underground di Ilona Staller.
Janira di Luca Sardella la superano pochi.

#37
Grim Reaper

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Li riconosco, sono i KOOOOOOOOOOORN!!!! :ph34r:

#40
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Ma quale Ken, questo è chiaramente Big Jim!!!

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Li riconosco, sono i KOOOOOOOOOOORN!!!! :ph34r:

ma non vedi che hanno le maschere?è ovviamente il side project degli slipknot...

#42
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ma non vedi che hanno le maschere?è ovviamente il side project degli slipknot...


Bho, io ho visto i Korn dal vivo e c'era un porco alla batteria e un ciuccio alle tastiere... e poi un coniglio a nonsicapiscebenecosa :snape:

#43
AlexPaterson

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Minchia, Cerrone !!!!

#44
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#45
Pliskin

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