Diciamo, dopo il finale della saga precedente (che già quello era di una randomness e anticlimacità notevole) la parte iniziale di questa nuova saga sembra un "nuovo inizio", una cosa originale, quasi distante dal vecchio Bleach, c'è mistero, ci sono cose strane, boh, niente di eccezionale ma cmq sembrava quasi figa.
Poi all'improvviso tutto riceve un'accelerata e si ricollega ad una nuova trama, che ovviamente prende spunto anche dalle saghe precedenti e dal passato remoto.
All'inizio sembra un po' forzata per tanti motivi, però ci sono tante cose fighe da scoprire quindi oh, uno segue e dice "vabbè, magari tutto avrà una spiegazione".
Invece (aldilà di un paio di momenti esaltanti, tipo la divisione zero della Soul Society) tutto va a bottane ogni capitolo di più, con personaggi nuovi che spuntano fuori come funghi, l'80% del vecchio cast dimenticato (alcuni manco fanno una comparsata, altri giusto quella e tutto il resto invece recita una parte e fa l'ennesima figura di mèrda inutile come Bleach insegna), contro questi avversari spuntati dal nulla che sono invincibili e che porca miseria non muoiono mai.
Capitoli su capitoli su capitoli con resurrezioni, power up, altre resurrezioni, altri power up.
CRISTO VUOI MORIRE E FAR AVANZARE LA TRAMA?!
Ma invece no, la trama non avanzava perchè non aveva idea di dove portarla quindi, come al solito, guadagnava tempo.
E il tempo guadagnato non è stato sufficiente perchè tutto si conclude con l'ennesimo deus ex machina tirato fuori dal cappello.
Dopo tutto questo altre pagine conclusive (carine) dove vediamo svariati personaggi della saga un po' di anni dopo gli eventi.
Fine.
Fottesèga dei buchi di trama, delle cose lasciate irrisolte, del fatto che ancora non hanno spiegato com'è stata creata la soul society, perchè, come cacchio facesse l'universo a funzionare prima e così via, boh, ma arrivata a quel punto ormai certe domande manco te le fai più.
Facepalmi di continui e vai avanti a leggere, fine. Cervello spento proprio.
Ah! E' disegnato bene, almeno quello dai, è disegnato molto bene (con i solidi piedini mignon stile Kubo ma vabbè quello è un suo tratto distintivo, ci sta)