L'ultimo Film Visto (Casa/Home Video)attenzione agli spoiler!
#16291
Inviato 27 February 2021 - 01:55 AM
Una fisarmonica che stringe sulla litigata amorosa e allarga su riflessioni sul cinema. È un film sul quale si potrebbe discutere sul serio per molto, scrivere un post lunghissimo sulle scelte registiche, la fotografia, la sceneggiatura pomposa, i rimandi al cinema del passato. Riflettere sulla critica, ma il problema dell'analisi sarebbe poi specchio del problema del film stesso che poco focalizza un punto ma anzi, aggiunge e abbonda in un flusso di coscienza tra interventi interessanti a volte, pedanti altre, scontati altre ancora.
Per chi lo ha apprezzato: chiedo di dirmi cosa lo abbia colpito visto che è un film abbastanza "piatto", che cerca di scavare districandosi tra metacinema e dramma amoroso.
Scava poco però.
Ovviamente sui significati sociopolitici del film non mi addentro, così non mi addentro nel messaggio, nelle sue idee sul cinema stesso: se fossi un critico e dovesse leggermi, Levinson magari avrebbe la stessa reazione del protagonista alla recensione del suo film.
Però tiene bene il tempo. Almeno, a me non ha annoiato, sicuramente però ha un po' stuccato.
Pretenzioso? Forse. Ci vogliono anni per permetterti di fare il tuo 8 1/2.
Non è da buttare però dai.
#16292
Inviato 27 February 2021 - 10:37 AM
Nonostante i nomi coinvolti non è un film che mi attira, e il "pretenzioso" che usi anche tu lo vedo usato in maniera automatica sia da molti recensori che da chi lo ha visto. Ora, posto che i gusti siano soggettivi, mi rendo conto che c'è modo e modo di usare un termine e pretenzioso ha una bella forbice, dal significato positivo a quello negativo, in questo caso però lo vedo usato in modo non proprio negativo, ma quasi.Malcolm & Marie
Una fisarmonica che stringe sulla litigata amorosa e allarga su riflessioni sul cinema. È un film sul quale si potrebbe discutere sul serio per molto, scrivere un post lunghissimo sulle scelte registiche, la fotografia, la sceneggiatura pomposa, i rimandi al cinema del passato. Riflettere sulla critica, ma il problema dell'analisi sarebbe poi specchio del problema del film stesso che poco focalizza un punto ma anzi, aggiunge e abbonda in un flusso di coscienza tra interventi interessanti a volte, pedanti altre, scontati altre ancora.
Per chi lo ha apprezzato: chiedo di dirmi cosa lo abbia colpito visto che è un film abbastanza "piatto", che cerca di scavare districandosi tra metacinema e dramma amoroso.
Scava poco però.
Ovviamente sui significati sociopolitici del film non mi addentro, così non mi addentro nel messaggio, nelle sue idee sul cinema stesso: se fossi un critico e dovesse leggermi, Levinson magari avrebbe la stessa reazione del protagonista alla recensione del suo film.
Però tiene bene il tempo. Almeno, a me non ha annoiato, sicuramente però ha un po' stuccato.
Pretenzioso? Forse. Ci vogliono anni per permetterti di fare il tuo 8 1/2.
Non è da buttare però dai.
Come se aveste aspettato per tutto il film un climax mai raggiunto. Colpa del regista? Della sceneggiatura? Perché in tanti lodano i due attori. Io sinceramente pur ammirandoli entrambi non sono minimamente interessato. Sbaglio? Mi perdo un bel film comunque?
#16293
Inviato 28 February 2021 - 01:36 AM
Nonostante i nomi coinvolti non è un film che mi attira, e il "pretenzioso" che usi anche tu lo vedo usato in maniera automatica sia da molti recensori che da chi lo ha visto. Ora, posto che i gusti siano soggettivi, mi rendo conto che c'è modo e modo di usare un termine e pretenzioso ha una bella forbice, dal significato positivo a quello negativo, in questo caso però lo vedo usato in modo non proprio negativo, ma quasi.
Come se aveste aspettato per tutto il film un climax mai raggiunto. Colpa del regista? Della sceneggiatura? Perché in tanti lodano i due attori. Io sinceramente pur ammirandoli entrambi non sono minimamente interessato. Sbaglio? Mi perdo un bel film comunque?
Non sono una persona che aspetta un "climax" da un film che anzi, può benissimo essere perfettamente "orizzontale" nel suo dipanarsi. La grandezza di un film sta, alla fine, nel modo in cui racconta. Il "cosa" è fin troppo legato a punti di vista soggettivi, ed è dunque l'elemento che meno considero.
Da questo assunto, cosa racconta il film? Di una litigata in cui emergono fuori sostanzialmente due macro temi: la relazione tra i due da un lato e un discorso sull'arte cinematografica dall'altro (lui è un regista). Non è uno spoiler, è proprio il plot del film.
Da qui, come vengono sviscerati i due temi? Il "pretenzioso" nasce appunto perchè nella sua verbosità il film perde il focus e straborda di concetti. Lei, delusa sotto il profilo sentimentale è la protagonista del tema "amore"; lui invece è l'artista, e si perde in discorsi "da regista" dove si analizza il cinema, la critica cinematografica, la natura stessa di quest'arte.
E in una sceneggiatura così prepotente emergono qui e la concetti anche interessanti, altri "profondi" all'apparenza, altri proprio scontati (almeno sulla parte metacinematofrafica). Un po' come in Birdman dove è attaccato il sistema hollywoodiano in maniera "superficiale", in una riflessione sull'essere artista utile per iniziare un percorso di analisi, non per concluderlo; al tempo stesso in M&M vengono lasciati andare discorsi lamentosi e pedanti.
Paradossalmente le litigate che si basano sulla relazione amorosa le ho trovate più avvincenti complici anche le performance attoriali.
Il pretenzioso poi nasce anche dal suo presentarsi in un certo modo: il bianco e nero ricercato, una regia attenta (all'inizio del film c'è un piano sequenza mica male); ma non basta questo ad innalzarlo a quello che si proponeva d'essere.
Alla domanda "mi consigli un film?" sono sempre un po' imbarazzato.
C'è gente a cui consiglierei Tarkovskij, altra a cui consiglierei i Vanzina. In linea generale nel mio metro di giudizio non è un film bocciato, anche perchè non è brutto obbiettivamente.
Come ho detto, tiene bene il tempo: per essere un film su una litigata il peso dell'estenuante dibattito non lo si sente grazie anche a vari escamotage (tutti diegetici per altro).
Non ti perdi La Notte se non lo vedi, ma è comunque un film con i suoi pro. Non esiste solo bianco o nero, non è che esistono solo capolavori o ciofeche.
M&M sta in quell'infinita scala di grigi in mezzo, che tenta il balzo verso l'alto ma scivola inevitabilmente quando più osa.
#16295
Inviato 28 February 2021 - 10:22 AM
@Pinco LaBomba
Grazie per la risposta. Sono molto curioso, come sono curioso di vedere l'ultimo della Coppola. Ecco, oggi è il giorno in cui riesco a dedicarmi un po' al cinema per cui ci faccio un pensierino. Grazie ancora.
Di nulla, anch'io proprio per le recensioni contrastanti (qui su EE è stato promosso ad esempio, su altri lidi molto ridimensionato) ho deciso di vederlo.
Se lo vedi poi fammi sapere se concordi con me o se riesci a trovargli qualcosa in più.
#16296
Inviato 02 March 2021 - 10:32 AM
Vedo questo film senza aver mai letto nulla di Christie e senza aver visto la pellicola di Lumet.
Non convince fino in fondo: è forse la patinatura ad acuire quel distacco, o forse il suo esser sbrigativo, senza un vero e proprio approfondimento né sui personaggi, né sulle deduzioni di Poirot.
Certo, la regia in alcuni frangenti fa il suo dovere con trovate anche interessanti ma è tutto il resto che arranca.
Vi è un eccessivo uso di effetti visivi che si aggiunge al pressapochismo della scrittura. Mi rendo conto che restituire la forza di un giallo in due orette scarse (con la prima mezz'ora utilizzata per altro a presentare Poirot, mentre gli altri personaggi vengono introdotti da semplicissime inquadrature in sguardi pensierosi, come a dire "guardate, ognuno di loro potrebbe essere il colpevole di un reato che ancora deve verificarsi") sia difficile, ma a questo punto son curioso ancor di più di vedere quello di Lumet per godermi, si spera, una sceneggiatura più profonda.
#16297
Inviato 02 March 2021 - 10:44 AM
Ho visto Friday Night Lights, in blu-ray. Film tratto dall'omonimo romanzo di Bissinger (che ho letto lo scorso inverno). La storia quindi la conoscevo perfettamente, il film ovviamente non è paragonabile con il libro ma ha comunque i suoi momenti di pathos. In particolare riesce a cogliere perfettamente l'atmosfera rarefatta della provincia americana texana con in sottofondo le musiche degli Explosions in the Sky, che hanno curato l'intera colonna sonora. Uno dei miei film preferiti, bellissimo e significativo, consigliato a tutti.
#16298
Inviato 02 March 2021 - 01:56 PM
Permettimi di consigliarti vivamente la visione del classico di Lumet. Tutto un altro film, tutto un altro Poirot, e delle tre trasposizioni (considero anche la versione televisiva di quel mostro che è Suchet, la più vicina al testo e nonostante io consideri David Suchet come Poirot incarnato, proprio in questa versione mi è sembrato non fedele al personaggio, e lo dico anche da lettore . Non considero quello di Molina perché molto più televisivo e in chiave moderna) per me la migliore. Finney regala la prima interpretazione cinematografica dì Poirot, cinematograficamente poi sarà Ustinov il volto di Poirot nell'immaginario collettivo fino all'arrivo di Suchet ( che stranamente aveva cominciato a "nuotare" nel mare magnum della Christie facendo l'ispettore Jap in uno dei film di Ustinov ) un po' sopra le righe, ma magnifico. Il cast, con tutto il rispetto per quello attuale, è qualcosa di mai visto, ben 11 nominati all'oscar, più della metà lo vinsero nella loro carriera, e tutti recitarono da paura. Si, bravi quelli del 2017, ma anche come ruoli trovo azzeccati solo due di loro, e non Branagh ad esempio( che comunque mi ha divertito). Film molto più celebrale che fisico, come è del resto il personaggio, una regia e una fotografia per me decisamente superiori.Assassinio sull'Orient Express (2017)
Vedo questo film senza aver mai letto nulla di Christie e senza aver visto la pellicola di Lumet.
Non convince fino in fondo: è forse la patinatura ad acuire quel distacco, o forse il suo esser sbrigativo, senza un vero e proprio approfondimento né sui personaggi, né sulle deduzioni di Poirot.
Certo, la regia in alcuni frangenti fa il suo dovere con trovate anche interessanti ma è tutto il resto che arranca.
Vi è un eccessivo uso di effetti visivi che si aggiunge al pressapochismo della scrittura. Mi rendo conto che restituire la forza di un giallo in due orette scarse (con la prima mezz'ora utilizzata per altro a presentare Poirot, mentre gli altri personaggi vengono introdotti da semplicissime inquadrature in sguardi pensierosi, come a dire "guardate, ognuno di loro potrebbe essere il colpevole di un reato che ancora deve verificarsi") sia difficile, ma a questo punto son curioso ancor di più di vedere quello di Lumet per godermi, si spera, una sceneggiatura più profonda.
Se posso incuriosirti sappi che la Christie si ispirò ad un tragico evento che riguardò un personaggio molto noto.
#16300
Inviato 02 March 2021 - 06:22 PM
Permettimi di consigliarti vivamente la visione del classico di Lumet. Tutto un altro film, tutto un altro Poirot, e delle tre trasposizioni (considero anche la versione televisiva di quel mostro che è Suchet, la più vicina al testo e nonostante io consideri David Suchet come Poirot incarnato, proprio in questa versione mi è sembrato non fedele al personaggio, e lo dico anche da lettore . Non considero quello di Molina perché molto più televisivo e in chiave moderna) per me la migliore. Finney regala la prima interpretazione cinematografica dì Poirot, cinematograficamente poi sarà Ustinov il volto di Poirot nell'immaginario collettivo fino all'arrivo di Suchet ( che stranamente aveva cominciato a "nuotare" nel mare magnum della Christie facendo l'ispettore Jap in uno dei film di Ustinov ) un po' sopra le righe, ma magnifico. Il cast, con tutto il rispetto per quello attuale, è qualcosa di mai visto, ben 11 nominati all'oscar, più della metà lo vinsero nella loro carriera, e tutti recitarono da paura. Si, bravi quelli del 2017, ma anche come ruoli trovo azzeccati solo due di loro, e non Branagh ad esempio( che comunque mi ha divertito). Film molto più celebrale che fisico, come è del resto il personaggio, una regia e una fotografia per me decisamente superiori.
Se posso incuriosirti sappi che la Christie si ispirò ad un tragico evento che riguardò un personaggio molto noto.
Si appena posso recupererò quello del '74. Stiam pur sempre parlando di Lumet poi. Mi son pure informato sul fatto di cronaca dal quale Christie trasse ispirazione
Sul fattore "fisico" del film di Branagh ti dirò, non mi ha disturbato o meglio, non l'ho proprio sentito. È indubbia la presenza di qualche scena dinamica (forse anche per strizzare l'occhio ad un pubblico più giovane, già attratto da quella patinatura fuori luogo); ma se mi dici che in quello di Lumet è tutto al servizio del "cervello" non posso che esserne felice.
Il punto è proprio questo: la pellicola di Branagh non ingrana sul fronte sceneggiatura, ed era la cosa sulla quale più occorreva calcare la mano.
#16303
Inviato 06 March 2021 - 10:30 AM
Non voglio dilungarmi troppo. Soprattutto col primo ho provato straniamento oltre che imbarazzo (provato per entrambi indistintamente). Subito son corso a cercare la "veridicità" del film, di quanto visto fosse recitato e quanto fosse reale. Scosso/divertito dallo scoprire che molte scene, sia del primo che del secondo, siano state girate all'insaputa dei partecipanti ignari; ho inquadrato le pellicole in un altro modo.
Se dovessi trovarci un "continuum" direi che il primo è completamente nichilista, mentre il secondo è quasi una redenzione, nel contesto mondo nudo e crudo, che di redento non ha nulla.
È un lavoro sporco, e qualcuno come SBC lo ha fatto.
Ci sono poi sprazzi di scrittura mica male, di una finezza delicata.
#16305
Inviato 07 March 2021 - 11:40 PM
Voices, con Ryan Reynolds.
Trovato per caso mentre spulciavo Prime Video, la trama mi ha incuriosito e ho provato a guardarlo.
Il protagonista è un ragazzo problematico che soffre di allucinazioni (sente parlare i suoi animali domestici). Il film inizia come una commedia, poi vira verso una dark comedy con alcuni picchi macabri belli tosti.
Devo dire che mi è piaciuto, ha avuto dei bei risvolti inaspettati, una buona regia e un'ottima prova da parte di Reynolds.
Il finale poi è la ciliegina sulla torta.
Consigliato, qualcosa di diverso dal solito.
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