visto shark/meg
film da popcorn e cervello TOTALMENTE spento.
credo di non aver mai visto così tanta gente cadere da una barca in modo idiota
ti sei divertito come un animale,ammettilo
ti sei divertito come un animale,ammettilo
Se il film fosse divertente, allora sarebbe riuscito. Operazioni del genere necessitano della complicità del pubblico, ma The Meg non la merita. Non offre nulla, è vuoto, freddo e comunica la spiacevole impressione di un lavoro svolto con un impegno al minimo sindacale.
Let the Corpses Tan (Hélène Cattet, Bruno Forzani)
Meno astratto di Amer e The Strange Colour of Your Body's Tears, ma sempre un bel mindfuck.
Prendete uno spaghetti western, buttateci dentro Le Iene, giratelo come se fosse Suspiria, e ambientatelo nei reami lisergici dell'avant-garde.
Ora forse pensate di avere una vaga idea di cosa andrete a vedere, ma in realtà no.
Dire che ogni scena è calcolata al millimetro è riduttivo: raramente si vedono film con una pianificazione tanto certosina.
Uno spettacolo dall'inizio alla fine, un coito cinematografico che lascia senza fiato per la sua bellezza.
Trailer:
Se il film fosse divertente, allora sarebbe riuscito. Operazioni del genere necessitano della complicità del pubblico, ma The Meg non la merita. Non offre nulla, è vuoto, freddo e comunica la spiacevole impressione di un lavoro svolto con un impegno al minimo sindacale.
purtroppo concordo
ricorderò con piacere solo la bingbing che mi ha fatto fare bingbing al bongbong
Visto per la prima volta Ultimo Tango a Parigi. Non so ancora elaborarlo correttamente, ma posso dire con certezza granitica che non è questo il capolavoro di Bertolucci
Io l ho registrato perchè non lo vedo da anni e ho la curiosità della versione integrale ( trasmessa per la prima volta, su rai2 ).
Però si, concordo. Non è manco lonatamente il suo capolavoro.
Novecento ed Il Conformista invece lo sono.
Infatti sono stato deluso, se così si può dire, proprio perché arrivavo da film che considero davvero capolavori.
Waterworld (Kevin Reynolds)
The Ulysses Cut
Waterworld è il classico film che a molti "piace odiare" un poco per partito preso.
Perché se è vero che soffre di alcune scelte cheesy, è anche vero che non soffre di difetti così macroscopici da giustificarne la pessima nomea di cui gode oggi.
E' stato scritto tanto sul perché e il percome Waterworld fu affossato in maniera quasi preventiva da giornali e critici, sui problemi e costi della produzione, o sul personaggio Costner e i suoi problemi col regista.
Ma di tutto questo, al tempo, non sapevo nulla: per quanto non possa averne la certezza, credo di averlo visto intorno all'anno d'uscita, quando avevo circa 8 anni, e divenne istantaneamente uno dei miei film preferiti.
Uno di quei film di cui consumavo la VHS a furia di riguardarlo (e che mi spinse a comprare pure il qualitativamente dubbio gioco per Game Boy).
A più di 20 anni dalla sua uscita, nonostante sia ancora guardato con sufficienza dai più, si è comunque ritagliato un suo piccolo spazio tra i film cult anni '90, entrando nella cultura pop.
Ed è proprio grazie a una fanbase affezionata che, nel 2008, esce l'allora apocrifa Ulysses Cut: 171 minuti creati partendo dalle diverse versioni estese mandate in televisione, con l'aggiunta delle parti violente e "scabrose" riservate alla Theatrical.
Fast forward al 2018.
La Arrow Video annuncia il futuro rilascio di Waterworld in un edizione a triplo disco, contenente la Theatrical, l'Extended, e, finalmente in maniera ufficiale, proprio la Ulysses Cut.
Waterworld è uno di quei film che guardo sempre volentieri e che mi piace oggi come mi piaceva 20 anni fa, e che grazie a effetti perlopiù pratici (la CG è orribile, ma ce n'è davvero poca) non è invecchiato, tecnicamente parlando, in maniera così vistosa come molti altri film di quegli anni.
Non avendo mai visto alcuna versione estesa della pellicola, mi sono approcciato con grande curiosità, preparandomi a spararmi in vena tre ore di puri anni '90.
E ieri mi sono finalmente ritrovato tra le mani questo piccolo tesoro edito dalla Arrow.
Cosa dà in più la Ulysses Cut?
Miglior world building: scene nuove e estese, in particolare sull'Atollo e sulla petroliera, rendono il mondo più vivo e "vero".
I personaggi sono meglio definiti, e di conseguenza le loro azioni sono meglio contestualizzate: il difficile rapporto di convivenza sul trimarano dei tre protagonisti, e sopratutto il personaggio di Helen, guadagnano spessore.
Migliori raccordi tra scene: nulla di incredibile, ma piccole domande senza apparente risposta (dove ha trovato la cosa X? come faceva a sapere dov'era Y? ecc) trovano una spiegazione.
Il finale: non è diverso, ma è esteso, e la scena che dà il nome a questa Cut è molto bella e poetica.
L'unico appunto che muovo è che in una particolare scena, dopo che gli Smokers hanno bruciato il trimarano, l'aver voluto usare TUTTE le scene estese crea un piccolo problema di ridondanza.
Meglio Theatrical o Ulysses?
Eh, purtroppo la versione perfetta sarebbe un mix delle due, entrambe hanno pregi e difetti.
Diciamo che se dovessi fare una serata tra amici, Theatrical, ma quando fra un po' mi verrà voglia di reimmergermi nel film in solitudine, Ulysses.
Waterworld mi fa petare, la Ulysses Cut mi farà cambiare idea?
No.
Qualcuno ha visto " il sacrificio del cerco sacro"?
Sì, di Lanthimos. Ho preferito di gran lunga The Lobster, per scrittura e temi trattati... ma l'elemento assurdo che si inserisce in questo film ti lascia stranito per tutta la sua durata. Ho letto delle letture davvero pazzesche che ci vedono persino la struttura della società capitalistica nella famiglia del dottore. Quindi il film mi è piaciuto non si fosse capito, eh, solo che The Lobster è qualcosa di più vicino alle mie corde.
A me invece ha fatto proprio schifo, avevo aspettative molto alte infatti sono andato a vederlo al day1 al cinema ma non mi ha soddisfatto.Sì, di Lanthimos. Ho preferito di gran lunga The Lobster, per scrittura e temi trattati... ma l'elemento assurdo che si inserisce in questo film ti lascia stranito per tutta la sua durata. Ho letto delle letture davvero pazzesche che ci vedono persino la struttura della società capitalistica nella famiglia del dottore. Quindi il film mi è piaciuto non si fosse capito, eh, solo che The Lobster è qualcosa di più vicino alle mie corde.
A me invece ha fatto proprio schifo, avevo aspettative molto alte infatti sono andato a vederlo al day1 al cinema ma non mi ha soddisfatto.
Anch'io ho letto di molte interpretazioni anche con il cancro ma le vedo troppo come una forzatura
Ci sta, lo capisco. Io l'ho apprezzato solo alla seconda visione, perché alla prima non ero riuscito a cogliere nulla se non il lato assurdo di tutta le vicenda, che è comunque po' la sua cifra stilistica per quel poco che ho visto
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