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[Book] - Tema Librocosa state leggendo?


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#6916
Quilty

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Mi aiutate a dare un'interpretazione a questa storiella di Gianni Rodari?

La stavo leggendo ieri sera a mia moglie e per quanto mi sforzassi non sono riuscito a coglierne il messaggio

Il libro si chiama "favole al telefono"
 

Questa storia non è ancora accaduta, ma accadrà sicuramente domani. Ecco cosa dice.

Domani una brava, vecchia maestra condusse i suoi scolari, in fila per due, a visitare il Mueseo del Tempo Che Fu, dove sono raccolte le cose di una volta che non servono più, come la corona del re, lo strascico della regina, il tram di Monza, eccetera.

In una vetrinetta un po’ polverosa c’era la parola “Piangere”.

Gli scolaretti di Domani lessero il cartellino, ma non capivano.
– Signora, che vuol dire?
– È un gioiello antico?
– Apparteneva forse agli Etruschi?

La maestra spiegò che una volta quella parola era molto usata, e faceva male. Mostrò una fialetta in cui erano conservate delle lacrime: chissà, forse le aveva versate uno schiavo battuto dal suo padrone, forse un bambino che non aveva casa.

– Sembra acqua – disse uno degli scolari.
– Ma scottava e brucciava – disse la maestra
– Forse la facevano bollire prima di adoperarla?

Gli scolaretti propio non capivano, anzi cominciavano già ad annoiarsi. Allora la buona maestra li accompagnò a visitare altri reparti del Mueseo dove c’erano da vedere cose più facili come: L’inferriata di una prigione, un cane da guardia, il tram di Monza, eccetera, tutta roba che nel felice paese di Domani non esisteva più.

 

Credo che Rodari volesse semplicemente immaginare un futuro dove il pianto e le lacrime non esistono più, dove non c'è più bisogno di prigioni e cani da guardia. Tutto qui.



#6917
Fox Hound

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Imho Parla della difficoltà dei più piccoli nel dare una misura da adulti a quanto le azioni dei grandi possano portare sofferenza al prossimo, degli errori della storia che sono visti da prospettive diverse se osservati dagli adulti o dai bimbi. E di tutte le altre cose che compongono il mondo la materia/le costruzioni umane che fanno da scenario alla storia ma sono allo stesso tempo polvere dopo tanti anni (parte di loro salvate stoccate un un museo).
Imho inoltre lha sognato e ne ha fatto una storia (poi non so se sia così).

Modificata da Fox Hound, 12 February 2021 - 12:01 PM.


#6918
Sarastro

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Mi aiutate a dare un'interpretazione a questa storiella di Gianni Rodari?

La stavo leggendo ieri sera a mia moglie e per quanto mi sforzassi non sono riuscito a coglierne il messaggio

Il libro si chiama "favole al telefono"
 

Questa storia non è ancora accaduta, ma accadrà sicuramente domani. Ecco cosa dice.

Domani una brava, vecchia maestra condusse i suoi scolari, in fila per due, a visitare il Mueseo del Tempo Che Fu, dove sono raccolte le cose di una volta che non servono più, come la corona del re, lo strascico della regina, il tram di Monza, eccetera.

In una vetrinetta un po’ polverosa c’era la parola “Piangere”.

Gli scolaretti di Domani lessero il cartellino, ma non capivano.
– Signora, che vuol dire?
– È un gioiello antico?
– Apparteneva forse agli Etruschi?

La maestra spiegò che una volta quella parola era molto usata, e faceva male. Mostrò una fialetta in cui erano conservate delle lacrime: chissà, forse le aveva versate uno schiavo battuto dal suo padrone, forse un bambino che non aveva casa.

– Sembra acqua – disse uno degli scolari.
– Ma scottava e brucciava – disse la maestra
– Forse la facevano bollire prima di adoperarla?

Gli scolaretti propio non capivano, anzi cominciavano già ad annoiarsi. Allora la buona maestra li accompagnò a visitare altri reparti del Mueseo dove c’erano da vedere cose più facili come: L’inferriata di una prigione, un cane da guardia, il tram di Monza, eccetera, tutta roba che nel felice paese di Domani non esisteva più.

Cosi' ad occhio direi che il controllore del tram di Monza l'aveva beccato diverse volte senza biglietto.

Scherzi a parte ... un mondo senza lacrime mi inquieta - ma forse perche' e' piu' facile immaginare una superficialita' accidiosa ad un'estasi utopica.

Non si piange solo per le vergate o per il freddo, ma anche per tutto cio' che da un senso alle nostre vite, e che e' imperfetto, caduco, troppo grande per essere gestito. A meno di avere fede ... tanta, tanta fede. Ecco ... forse qui Rodari fa una dichiarazione di fede (non in un 'dio' ma in un 'sistema' ... sbaglio o era comunista?).



#6919
Pinco LaBomba

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Mi aiutate a dare un'interpretazione a questa storiella di Gianni Rodari?
La stavo leggendo ieri sera a mia moglie e per quanto mi sforzassi non sono riuscito a coglierne il messaggio
Il libro si chiama "favole al telefono"
 
Questa storia non è ancora accaduta, ma accadrà sicuramente domani. Ecco cosa dice.

Domani una brava, vecchia maestra condusse i suoi scolari, in fila per due, a visitare il Mueseo del Tempo Che Fu, dove sono raccolte le cose di una volta che non servono più, come la corona del re, lo strascico della regina, il tram di Monza, eccetera.

In una vetrinetta un po polverosa cera la parola Piangere.

Gli scolaretti di Domani lessero il cartellino, ma non capivano.
Signora, che vuol dire?
È un gioiello antico?
Apparteneva forse agli Etruschi?

La maestra spiegò che una volta quella parola era molto usata, e faceva male. Mostrò una fialetta in cui erano conservate delle lacrime: chissà, forse le aveva versate uno schiavo battuto dal suo padrone, forse un bambino che non aveva casa.

Sembra acqua disse uno degli scolari.
Ma scottava e brucciava disse la maestra
Forse la facevano bollire prima di adoperarla?

Gli scolaretti propio non capivano, anzi cominciavano già ad annoiarsi. Allora la buona maestra li accompagnò a visitare altri reparti del Mueseo dove cerano da vedere cose più facili come: Linferriata di una prigione, un cane da guardia, il tram di Monza, eccetera, tutta roba che nel felice paese di Domani non esisteva più.


Beh credo che sia più semplice di quanto si pensi, ovviamente con diverse sfumature.
Nel museo del domani ci son cose che esistevano solo nel passato ma che poi son state superate, nella sua visione sembrerebbe in meglio.
In un mondo utopico non esisteranno più prigioni, cani "da guardia" perchè non c'è più nulla da proteggere, corone di re in quanto ci si è finalmente liberati della monarchia ecc...
Al di la della veloce associazione dei suoi scritti ai suoi ideali politici (si, si iscrisse al PCI nel '44 quindi l'inutilità del cane da guardia potrebbe "palesare" un desiderio nascosto di eliminazione del concetto di proprietà privata; tanto caro ai "comunisti" ma in realtà già a Rousseau); l'elemento su cui occorre soffermarsi è secondo me la risposta emotiva e razionale dei bambini.
Vi sono degli oggetti per il concetto di prigionia o di monarchia mentre per la vetrina del piangere vi è la parola stessa; che ovviamente non restituisce il "sentimento" della tristezza.
Ogni parola è "vuota", priva di significato se è senza immediato riferimento e in questo caso, in un mondo privo di un sentimento, i bambini non possono capirlo.
Per capire il concetto di gioia occorre necessariamente il concetto di tristezza; così come il concetto di buio non esisterebbe senza il concetto di luce.
Se esistesse solo la luce, non la chiameremmo così, con quei determinati connotati; perchè la luce è definibile anche come "assenza di buio".
È interessante quindi qui come Rodari faccia emergere l'impossibilità da parte dei bambini di rapportarsi ad una cosa che non hanno mai fatto. È un limite - tecnicamente - gnoseologico.

La problematica che però emerge potrebbe essere questa: il piangere lo si fa anche in momenti felici, dunque se esistesse un mondo solo felice (nel quale però la felicità non verrebbe chiamata "felicità", in quanto la felicità si delinea a partire dal suo opposto: la felicità sarebbe lo stato di "normalità". Un po' come l'esser coscienti: noi non possiamo figurarci l'esser incoscienti semplicemente perchè non è possibile da esperire in quanto ogni cosa esperibile è per natura nella coscienza) come potrebbe non esserci il pianto, che è una manifestazione fisica che si attiva in momenti sia felici che tristi?

Una risposta da esterno potrebbe essere: Rodari scriveva per i bambini quindi l'atto pedagogico principe è semplificare (e non banalizzare); il che risolverebbe la "leggerezza" dell'utilizzo del termine piangere che comunque, in qualsiasi caso, in un bambino è associato a momenti tristi quindi più che giustificato.

#6920
Pak de bier

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Grazie per l'aiuto. È bellissimo come storie per bambini all'apparenza semplici, nascondino una profondità di tutto rispetto.
Ovviamente sono adatte a tutti, mia moglie le legge per migliorare il suo italiano e ne è rimasta folgorata.

#6921
Fox Hound

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Non non se sia possibile fare similitudini tra libri e film vorrei farvi una domanda. Ci provo...
Non è per i temi i il genere dei soggetti trattati ma per le sensazioni che provate, esiste qualche scrittore che vi ricorda i film di Hayao Miyazaki?

#6922
Max Slo

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Banana Yoshimoto



#6923
Max Slo

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Lockdown? No problem! 

 

Ho preso questo: 

 

https://www.ibs.it/f...e/9788835701989

 

XD

 

E ora nasce la domanda per voi Esperti:

 

Alcuni dicono di leggere i primi due volumi DOPO i tre centrali della Fondazione, ma prima degli utlimi. 

Alcuni di leggerli alla fine. 

 

Io sarei tentato di andare in ordine cronologico, punto e basta. 

 

Dove sta la verità? 

 

E infine, secondo voi, qual'è il ciclo più bello? 


Modificata da Max Slo, 11 March 2021 - 03:54 PM.


#6924
Iellasu

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-cut-

Io sono partito da quello che nell'edizione da te linkata è posto come terzo volume, poi sono arrivato all'ultimo, senza nemmeno leggere i primi due (prima o poi lo farò). Non posso quindi dirti se sia meglio partire dal primo o dal terzo, ma ti posso assicurare che il terzo volume è un ottimo punto di partenza, anzi, sarebbe il punto di partenza originale dal momento che la serie è cominciata con Foundation nel 1951.

Devo però manifestare la mia delusione per questa edizione. L'ho presa in mano in libreria e onestamente l'ho trovata un mattone, scomodo e bruttarello. Opinione personale. Se penso che ci sono state edizioni con gli artwork di Michael Whelan in copertina...



#6925
Max Slo

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Dell'edizione cartacea non mi piace lo stile di impaginazione tipo bibbia, (due colonne per pagina).

Ma io ho preso l'ebook.

 

Sto decidendo comunque di partire dall'inizio cronologico degli eventi e buona notte al secchio. 



#6926
Vagabond

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quando si hanno dubbi sull'ordine da seguire la scelta migliore è sempre l'ordine di uscita :sisi:



#6927
^Alucard^

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Concordo, segui l'ordine di uscita, leggi prima il ciclo della fondazione (sono la trilogia classica + il seguito giusto?) e poi i due prequel. C'è anche un ultimo libro che ho ma che non ho mai letto. Ci ho provato di recente ma erano passati troppi anni e non ricordavo più nulla. Pazienza.

Bella saga quella della fondazione, anche se non il meglio scritto da Asimov.


Io al momento sto leggendo Later di Stephen King, fresco fresco uscito. Sebbene sia un libro "minore" (poco più di 300 pagine) per quanto mi riguarda leggerei anche la lista della spesa scritta da lui :wub:

#6928
Max Slo

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Dite? Allora mi fido di voi. 

 

Sapete che quasi quasi lo recupero cartaceo? 



#6929
Fitz86

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Concordo, segui l'ordine di uscita, leggi prima il ciclo della fondazione (sono la trilogia classica + il seguito giusto?) e poi i due prequel. C'è anche un ultimo libro che ho ma che non ho mai letto. Ci ho provato di recente ma erano passati troppi anni e non ricordavo più nulla. Pazienza.

Bella saga quella della fondazione, anche se non il meglio scritto da Asimov.


Io al momento sto leggendo Later di Stephen King, fresco fresco uscito. Sebbene sia un libro "minore" (poco più di 300 pagine) per quanto mi riguarda leggerei anche la lista della spesa scritta da lui :wub:

Preso ieri Later, a me l'ultimo periodo di King piace e non poco. Ho adorato Joyland, Outsider,Revival e L'istituto. La trilogia di Mr Mercedes, a parte qualcosa dell'ultimo libro, in generale mi era piaciuta. Capisco che non arrivi ai livelli di suoi immortali capolavori come Pet Sematery o It, ma cavolo ad arrivarci a 73 anni e scrivere ancora in modo così appassionante e ricco di idee, infatti serie tv e cinema lo stanno saccheggiando.

Tra l'altro al contrario di tanti autori di best seller anni '80, ormai è palese che stia entrando nei classici del genere al fianco di Matheson, Shirley Jackson Lovecraft etc. Ma spazia talmente tanto nei generi che è difficile catalogarlo. Ho recuperato ultimamente Ossessione suo vecchio libro fuori catalogo per suo volere, un piccolo gioiello che racconta di come possano avvenire le tragedie in America.

Modificata da Fitz86, 14 March 2021 - 09:56 AM.


#6930
Fox Hound

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Per favore mi consigliereste un paio di libri di King non horror?




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