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Inviato 28 November 2013 - 11:16 AM
La poesia di Flower non si affievolisce nemmeno a quattro anni dall'uscita
Potrebbe sembrare un po' vuoto, il PlayStation Network, nei giorni vicini al lancio di Ps4. I titoli son sempre quelli: poche esclusive, tanti multipiattaforma, troppi cross-gen. Eppure, spulciando a fondo i meandri dello store digitale, qualche titolo interessante si trova: un paio di free-to-play, magari, e qualche indie.C'è anche, fra i tanti, Flower. E' un gioco uscito nel 2009: ormai sono quattro anni e, lo sappiamo, il tempo passa per tutti, anche per quei titoli di cui conserviamo un ricordo meraviglioso. Forse, viene quasi da pensare, sarebbe meglio lasciarlo lì: sugli scaffali della memoria.Idealizzato, immaginato, appena sognato.Però poi scopriamo che chiunque abbia acquistato Flower al tempo dell'uscita può scaricarlo gratuitamente in questa versione "rinvigorita". E allora tentiamo.Ed ecco: la magia si ripete. Nella meraviglia distesa dei colori, Flower è ancora oggi un'esperienza toccante; una strana creatura a metà fra il videogioco ed il viaggio, che si agita e si contorce, e fa di tutto per sfuggire al giogo delle categorie. Flower lascia un ricordo che brucia (o lo ravviva), e pianta un seme che ha solo bisogno del tempo di sbocciare.Flower, insomma, è uno di quei titoli che ci ricorda perché PlayStation è PlayStation.
Leggi l'articolo completo: Flower - RECENSIONE (PS4)
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