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Inviato 03 July 2013 - 08:46 AM
Tutti gli eroi di un ventennio in un solo videogame
Puņ funzionare un GdR in cui si ammassano ben sessanta personaggi provenienti dalle saghe principali di tre dei pił importanti publisher nipponici? Secondo Monolith Software e Namco-Bandai la risposta č affermativa, a giudicare dall'indistinto pot-pourri allestito in Project X Zone. Fra le fila dei "playable character" di questo titolo si trova veramente di tutto: lottatori dei beat'em up pił famosi, action hero provati da mille battaglie, glorie intramontabili di cabinati arcade, ninfette da J-Rpg e piloti da "shmup". Tutti selezionati da videogame targati SEGA, Capcom, e ovviamente Namco-Bandai.Ed in effetti se la logica dev'essere quella di un fan service ostentatamente nipponico, il "pastrocchio" puņ pure funzionare. Smentendo le comprensibili titubanze, Project X Zone riesce a reggersi in piedi proprio grazie al suo fare divertito: all'approccio leggero con cui ammassa una quantitą enciclopedica di protagonisti, riferimenti, stralci musicali, villain. E' come trovarsi di fronte lo spaccio universale di trent'anni di videogaming orientale: un'animata esibizione che ripercorre il periodo che va da Ghost 'n Goblins a Dead Rising.Essendoci poi lo zampino di Monolith, neppure il gameplay č tanto male: al di lą di qualche problema di linearitą, il mix fra strategia e azione funziona, intriga, e almeno devia dalla tradizione, per consegnarci un videogame con un suo preciso carattere.Forse indigeribile per chi non capisce gli entusiasmi squisitamente orientali per la cultura del videogame, il titolo Namco-Bandai rinfresca dunque l'estate del 3DS, arricchendo la Line-Up con una proposta quantomeno alternativa.
Leggi l'articolo completo: Project X Zone - RECENSIONE (3DS)
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