#1
Inviato 13 February 2013 - 12:16 PM
Un film sincero, dolce, intimo e, nel suo piccolo, infinito.
I vantaggi di essere una tappezzeria: detto così potrebbe sembrare l'argomento di un tema sociale, da svolgere nel tempo di lettura di questa recensione. E forse, anche solo da un labile punto di vista mentale, è davvero così. Ma, in termini prettamente più pratici, si tratta della traduzione letterale del titolo originale del libro, e ora film, The Perks of Being a Wallflower, lavoro interamente curato da Stephen Chbosky. La sua uscita nelle sale italiane è slittata tante di quelle volte che quei pochi appassionati che ormai ne seguivano ogni, poco sponsorizzato, spostamento erano vicini al perdere tutte le speranze. E poi all'improvviso al film è stato dato un titolo italiano e una data d'uscita: così si fa strada anche da noi quello che altrove è stato già definito un piccolo gioiellino dal cuore tenero, quel Noi Siamo Infinito che, nella sua versione cartacea, ha segnato nel profondo un'intera generazione. Noi Siamo Infinito è stato pubblicato nel 1999 ed è pian piano diventato un cult: la sua lettura è stata controversa, tanto che alcune scuole lo hanno inserito nei loro programmi e altre, addirittura, lo hanno proibito. Per portare questa storia al cinema, ci si è tenuti quanto più vicino alle sue radici. È infatti lo stesso Stephen Chbosky a scrivere la sceneggiatura e a dirigere il film che, come il libro, segue il suo eroe, Charlie, attraverso il suo primo anno di scuola superiore... elettrizzante, traumatico e infine trionfante.
Leggi l'articolo completo: Noi siamo infinito - RECENSIONE (Cinema)
#3
Inviato 14 February 2013 - 01:38 AM
Brava Antonella.
Bella recensione. L'ho visto oggi mentre volavo verso Seattle, l'ho trovato delicatissimo e a tratti commovente. Un po' scontato in certi momenti, ma sempre ben diretto, con un montaggio eccezionale in alcune sequenze da pelle d'oca.
Io lo trovo molto vicino (per stile, impostazione, amarezze e persino per qualche sequenza al limite del citazionismo) a Donnie Darko (almeno alla sua parte esistenziale e meno allucinata).
Miglior scena: obbligo o verità.
Bella recensione. L'ho visto oggi mentre volavo verso Seattle, l'ho trovato delicatissimo e a tratti commovente. Un po' scontato in certi momenti, ma sempre ben diretto, con un montaggio eccezionale in alcune sequenze da pelle d'oca.
Io lo trovo molto vicino (per stile, impostazione, amarezze e persino per qualche sequenza al limite del citazionismo) a Donnie Darko (almeno alla sua parte esistenziale e meno allucinata).
Miglior scena: obbligo o verità.
#7
Inviato 16 July 2013 - 11:14 PM
Cavolo se mi e' piaciuto!
L'ambientazione anni '80 mi ha messo una nostalgia inaudita ed il film e' ricco di scene che mi hanno provocato una sincera commozione.
Poi e' definitivo,sono innamorato di Emma Watson.In questo film e' di una bellezza sconcertante.
Bello ed inaspettato poi il twist legato alla zia del protagonista.
Uno dei film che piu' ho apprezzato negli ultimi tempi.
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