|
Forum ufficiale: http://forum.paradox...usader-Kings-II
Demo: http://www.fileplane...r-Kings-II-Demo
Recensione Everyeye: https://www.everyeye...ecensione_16109
Manuale: http://forum.paradoxplaza.com/forum/content.php?857-Crusader-Kings-II-Manual
http://www.youtube.com/watch?v=N6EGuswky2Y
Inizio di un AAR:
Spoiler
Come avevo detto in precedenza, ho iniziato la prima partita con le vecchie conoscenze lombarde: il duca Alberto Azzo II di Lombardia, il figlio Folco e il primogenito Hugo. Che con l'uscita del gioco completo ha guadagnato una splendida acca davanti al suo nome, rendendolo molto più chic di prima (nde1ke: mi riferisco a una partita precedente che ho descritto durante la demo :v).
Il mio arzillo vecchio ha un sogno, picchiare alla gente per conquistare Brescia e Trento e lasciare in eredità al pargoletto Hugo un solido e sicuro regno su cui governare.
Il figlio Hugo dovrà essere un prode condottiero, ed infatti viene affidato ad un esperto uomo d'armi il cui scopo sarà quello di fare di lui un virile, potente, sconsiderato ed ignorantissimo guerriero tutto d'un pezzo.
L'altro figlio Folco I, sul quale aleggia uno strano presentimento, viene invece rifilato a un ottimo impiegato di corte, abile a far di conto e fedele al vecchiardo (tale Ubaldo, in lotta fino all'ultimo per il posto d'educatore contro Antoniotto, il cui unico merito era l'affascinante nome che riempie la bocca con quel suo otto finale).
All'interno della lombarda corte tutti quanti amano il rugoso duca, tranne uno: l'infido, pacioccone, ed invidioso Pietro Papareschi.
Il nostro grande vecchio è nell'età in cui vuole essere amato da tutti, quindi cerca di accattivarsi le sue simpatie ma anche quelle del piccolo stronzetto di Folco I.
Tutto va per il meglio, si potenzia la forza militare in Lombardia, si ficca lo spymaster a pedinare Folco I perché non si sa mai, si spremono soldi dai contadinotti lombardi (fino a quando un gruppo di rudi vangatori gonfia di botte l'esattore all'urlo di "governo ladro"), si potenziano le relazioni diplomatiche con il papato e l'Imperatore (d'altronde è così bello cercare d'avere il piede in due scarpe) ed in più si continua la florida attività d'agenzia matrimoniale.
Il tutto potenziato dall'arrivo di un supereroe della tassazione, un tecnico senza eguali, dall'evocativo nome di: KARLOMAN.
Ottimo esattore, giovane ambizioso di 24 anni con grandi capacità di far di conto che diviene immediatamente mio amministratore.
Il supereroe dei bilanci impazza per la Lombardia, girando con il suo tutino con la K sul petto riscuote tasse come se non ci fosse un domani, intimorendo anche i contadinotti picchiatori che non osano toccare quell'abile uomo con superpoteri.
Un affresco medievale affascinante e felice, che viene però rovinato brutalmente da una dichiarazione di guerra che ci cade tra capo e collo:
Il Duca Bertoldo I di Carinzia vuole Padova ed è disposto a muoverci guerra per riaverla!
Il nostro calmo e fiero Albero Azzo II ad una simile dichiarazione di ostilità risponde con un laconico, fermo e giovanile: ok.
Rapidi e veloci raduniamo i nostri eserciti, quale migliore occasione di una guerra può mettere alla prova le capacità guerriere del nostro giovane Hugo appena approdato nell'età adulta? Il figlio mandato a farsi le ossa da uno dei migliori uomini di guerra europei?
Povero vecchio illuso duca Alberto Azzo II di Lombardia.
Il baffuto e pelato Hugo d'Este è diventato tutt'altro che un prode guerriero, è un esperto di sudoku, di conti, tabelline, sottrazioni e addizioni, un ottimo economo e solo in secondo luogo è uomo d'arme.
Ma c'è poco da fare, ora deve mettere da parte calamaio, penna e sudoku per dedicarsi anima e corpo a sconfiggere l'infame Bertoldo al fianco del padre.
Il mio arzillo vecchio ha un sogno, picchiare alla gente per conquistare Brescia e Trento e lasciare in eredità al pargoletto Hugo un solido e sicuro regno su cui governare.
Il figlio Hugo dovrà essere un prode condottiero, ed infatti viene affidato ad un esperto uomo d'armi il cui scopo sarà quello di fare di lui un virile, potente, sconsiderato ed ignorantissimo guerriero tutto d'un pezzo.
L'altro figlio Folco I, sul quale aleggia uno strano presentimento, viene invece rifilato a un ottimo impiegato di corte, abile a far di conto e fedele al vecchiardo (tale Ubaldo, in lotta fino all'ultimo per il posto d'educatore contro Antoniotto, il cui unico merito era l'affascinante nome che riempie la bocca con quel suo otto finale).
All'interno della lombarda corte tutti quanti amano il rugoso duca, tranne uno: l'infido, pacioccone, ed invidioso Pietro Papareschi.
Il nostro grande vecchio è nell'età in cui vuole essere amato da tutti, quindi cerca di accattivarsi le sue simpatie ma anche quelle del piccolo stronzetto di Folco I.
Tutto va per il meglio, si potenzia la forza militare in Lombardia, si ficca lo spymaster a pedinare Folco I perché non si sa mai, si spremono soldi dai contadinotti lombardi (fino a quando un gruppo di rudi vangatori gonfia di botte l'esattore all'urlo di "governo ladro"), si potenziano le relazioni diplomatiche con il papato e l'Imperatore (d'altronde è così bello cercare d'avere il piede in due scarpe) ed in più si continua la florida attività d'agenzia matrimoniale.
Il tutto potenziato dall'arrivo di un supereroe della tassazione, un tecnico senza eguali, dall'evocativo nome di: KARLOMAN.
Ottimo esattore, giovane ambizioso di 24 anni con grandi capacità di far di conto che diviene immediatamente mio amministratore.
Il supereroe dei bilanci impazza per la Lombardia, girando con il suo tutino con la K sul petto riscuote tasse come se non ci fosse un domani, intimorendo anche i contadinotti picchiatori che non osano toccare quell'abile uomo con superpoteri.
Un affresco medievale affascinante e felice, che viene però rovinato brutalmente da una dichiarazione di guerra che ci cade tra capo e collo:
Il Duca Bertoldo I di Carinzia vuole Padova ed è disposto a muoverci guerra per riaverla!
Il nostro calmo e fiero Albero Azzo II ad una simile dichiarazione di ostilità risponde con un laconico, fermo e giovanile: ok.
Rapidi e veloci raduniamo i nostri eserciti, quale migliore occasione di una guerra può mettere alla prova le capacità guerriere del nostro giovane Hugo appena approdato nell'età adulta? Il figlio mandato a farsi le ossa da uno dei migliori uomini di guerra europei?
Povero vecchio illuso duca Alberto Azzo II di Lombardia.
Il baffuto e pelato Hugo d'Este è diventato tutt'altro che un prode guerriero, è un esperto di sudoku, di conti, tabelline, sottrazioni e addizioni, un ottimo economo e solo in secondo luogo è uomo d'arme.
Ma c'è poco da fare, ora deve mettere da parte calamaio, penna e sudoku per dedicarsi anima e corpo a sconfiggere l'infame Bertoldo al fianco del padre.