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Bevitori di whisky?


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Questa discussione ha avuto 2902 risposte

#31
littlewing

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Certo mia Signora, io per lei farei tutto: faccia di me quello che vuole, mi chieda qualsiasi cosa!!!

 

 

Vuole che smetta di bere? Beh, adesso, non esageriamo..... per lei posso lasciare la moglie, ma non le bottiglie.  :asd:

 

 

 

no, no, per l'amor del cielo!



#32
nonfatelomaipiù

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Comunque anche i Cognac vengono da una singola regione francese, la Charente.
L'Armagnac viene dalla Guascogna.
Poi ci sono tutte le differenze sugli alambicchi, sul processo produttivo eccetera eccetera

Lu
Eh, hai voglia!!! Ci vorrebbe un topic a parte per parlarne seriamente e con la dovuta precisione.
 

...in tv lo fanno tutti però, è colpa del cattivo esempio  :sese:

Si, ma si fa anche in degustazione, perché una bottiglia appena aperta non c'entra niente con il vero gusto del whisky che contiene: é stata sigillata, sballottata e ha bisogno di respirare per tornare al gusto che le ha dato il Master Blender in origine. E siccome, in degustazione, non puoi star ore ad aspettare (solitamente, per bene che vada, hai almeno 4 campioni e un paio d'ore per assaggiarli) e quindi acceleri le cose dandogli "la girata". La differenza é che se sai cosa stai facendo, allora sai anche benissimo che prima di portare quel bicchiere al naso devi svaporare l'alcool. Se invece lo fai a casa, senza consapevolezza di cosa stai combinado, finisce che da vuon vinaiolo ti porti il bicchiere al naso che ancora lo stai facendo girare..... e ne paghi le conseguenze.
 
Puoi tieni presente un'altra cosa: sei agli inizi, palato e naso non sono abituati, quindi devi far attenzione a quello che fai. Ma arrivato ad una certa esperienza, ti accorgerai che distillati tra i 40 e i 46 gradi non ti faranno piú niente (a meno che non siano buoni, che siano giovani o abbiano qualcosa che non va: in quei casi, sentirli pungenti sará un campanello d'allarme). Ti renderai anche conto che, nonostante magari i 56 gradi, riesci a sentire bene un distillato anche senza diluirl. I Master Blender il whisky lo controllano a forza di botte (siamo tra i 55 e i 70 gradi) e ne sentono il carattere senza problemi: quando viene il momento del blending lo assaggiano diluito e ci lavorano sopra, ma durante l'anno, quando devono controllare tutte le botti, lo sentono in purezza.
 
 

Domanda bonus, per il discorso dell'abituare il palato all'alcol, come ho detto un paio di volte avevo usato il Four Roses, ieri sono stato fuori e ho ordinato un Black Label, oggi a casa un Chivas, domani sarò fuori di nuovo e stavo pensando di "approfittarne" di nuovo... Conviene che mi prenda una bottiglia ed usi quella, oppure posso variare? Perché ad esempio dove sono stato ieri c'era una mensola con solo whisky con molti nomi che ho letto qui e non avevo mai visto prima in altri bar(sempre e solo Jack, Red Label e JB di norma, Black Label e Chivas in quelli più "altolocati" e sempre a 2-3 in più minimo rispetto ai primi tre) e che su Amazon stanno a 30-40, quindi stavo pensando anche di ripassarci per provarli visto che a cacciare quei soldi per "provare" una bottiglia non posso :D\

Ma certo che puoi variare!! Lo stare su una singola bottiglia é piú una questione di portafoglio, ma se hai modo di variare ben venga!!!! Io normalmente ne ho una trentina aperte su cui poter girare: alcune per daily dram, altre per occasioni piú speciali, ma comunque vario continuamente.
 
Al massimo, se riesci a ricordare qualche nome (o a rubare una foto di quello che hanno) postalo, cosí ti do una mano a capire cosa val la pena di provare e cosa magari é meglio lasciare per tempi futuri. Comunque, il fatto che ti facciano pagare Chivas e JW piú del Jack é un po' una furbata, per via del fatto che vengono percepiti come blend premium.... a loro quelle tre bottiglie costano praticamente uguali: ci sono al massimo 3 euro di differenza su tutta la bottiglia.
 
Ah, ultima cosa: occhio che Amazon coi prezzi non é conveniente (a parte rarissimi casi in cui fanno l'offerta lampo). Se vuoi comprare online bottiglie base, dai un occhio piuttosto su Callmewine o su Vinitop: sono enoteche fisiche che vendono anche online. Hanno buoni prezzi, oltre che scelta variegata. Io per le bottiglie base di solito mi rifornisco da loro.

#33
COMITANO

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Complimenti a skizzo e bisco per le spiegazioni, non so nulla di whisky/whiskey ma giuro che mi avete fatto venire voglia di esplorare un pochino questo mondo :sisi: 



#34
skizzo_85

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Domanda per il nostro socio del whisky club:
Dalmore, si o no?

#35
nonfatelomaipiù

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Mah, io francamente resto neutro verso il Dalmore: il base, 12 anni, costa sui 40/50 euro, quindi un entry level di fascia media, e mi aspetterei qualcosa di particolare. Di fatto é maturato al 50% in puro bourbon e al 50% con un affinamento in sherry, quindi una combinazione abbastanza classica che offrono un po' tutte le distillerie, cosí come la torbatura nel finale. Com'é? Bevibile, non indimenticabile, ma una bottiglia tranquilla e sempre piacevole. Diciamo che non spicca: il Tobermory 10 anni é nella stessa fascia di prezzo, ma dalla sua ha le note minerali e una sensazione di salato molto netta al palato, quindi ad esempio lo preferirei per la sua anima piú singolare.

 

E poi viene imbottigliato al 40% e questo non fa che rendere mansueto anche il corpo del distillato: fosse almeno un 46%, avrebbe piú vigore e un palato piú incisivo.

 

Salendo, poi, la scaletta é la solita degl imbottigliamenti ufficiali: il 15 rappresenta giá un piacevole risveglio di questo whisky, con note piú vive e un corpo piú completo , mentre il 18 è il classico puttanone che si fa bere come l'acqua, con alcool quasi non pervenuto e un corpo che comincia a farsi pieno, con i primi tannini che fanno capolino. I NAS recenti non mi dicono niente, quindi li evito, e la versione Cigar per fumatori diciamo che ha i suoi problemini: difficilmente si riesce a trovare il giusto abbinamento tra il fumo del sigaro e la torbatura del whisky: sarebbe meglio optare per un non torbato mentre fumi (piuttosto che torbato, meglio prendere un corpo bello ricco, con sherry). Questo Cigar tenta di proporre un corpo piú massiccio per accompagnare una fumata lenta, ma va provato per decidere se promuoverlo o meno.

 

Diciamo che Dalmore sta lavorando da lungo tempo con un obiettivo: infrangere i record del whisky piú vecchio. L'ultimo 50 anni l'hanno rilasciato alla "modica" cifra di 50.000 euro, con una finitura in una decina di botti diverse negli ultimi 15 anni di maturazione (forse un tentativo di correggere il distillato e tenerlo vivo fino al mezzo secolo). Prima di quello, avevano giá infranto la soglia dei 60 anni piú di una volta, mentre si vocifera stiano puntando ai 70, ma sempre con il sogno di toccare i 100 anni.

 

Io a casa per ora ho ancora solo un Dalmore 12 anni vecchio imbottigliamento (cream label), ma ogni tanto mi viene voglia di rifarmi un giro con il 12 o il 15, giusto per vedere com'é attualmente: é una di quelle bottiglie che va bene per una bevuta spensierata, senza complicazioni, perché comunque é equilibrato e pulito.



#36
nonfatelomaipiù

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Complimenti a skizzo e bisco per le spiegazioni, non so nulla di whisky/whiskey ma giuro che mi avete fatto venire voglia di esplorare un pochino questo mondo :sisi:

Tu sei di Milano, quindi sei giá facilitato: vai da Angelo all'Harp Pub (sulla piazza del Politecnico), oppure passa dal Bar Metro in zona De Angeli: entrambi hanno tutto quello che vuoi, dalle basi fino alla collezione privata dei proprietari.

 

Oppure, a metá novembre, vai a farti un giro al WhiskyFestival, all'hotel Marriott.



#37
Vergil™

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Modificata da Vergil™, 08 October 2017 - 12:28 AM.


#38
COMITANO

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Tu sei di Milano, quindi sei giá facilitato: vai da Angelo all'Harp Pub (sulla piazza del Politecnico), oppure passa dal Bar Metro in zona De Angeli: entrambi hanno tutto quello che vuoi, dalle basi fino alla collezione privata dei proprietari.

 

Oppure, a metá novembre, vai a farti un giro al WhiskyFestival, all'hotel Marriott.

 

Sisi ovviamente conosco sia l'Harp sia il proprietario dato che è vicinissimo alla mia sede dell'università.

Mi ricordo che un paio di volte parlando al bancone era saltato fuori che organizzavano delle degustazioni ma non saprei riferire il prezzo dato che non ero interessato quindi ho completamente rimosso.

 

Io in generale non ho minimamente la cultura dei superalcolici. Solo recentemente mi sto approcciando all'homebrewing della birra, ma ho taaaaanto da imparare.

Certo leggo volentieri quello che scrivete dato che da come ne parlate è un mondo che mi stuzzica.  



#39
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Mah, io francamente resto neutro verso il Dalmore: il base, 12 anni, costa sui 40/50 euro, quindi un entry level di fascia media, e mi aspetterei qualcosa di particolare. Di fatto é maturato al 50% in puro bourbon e al 50% con un affinamento in sherry, quindi una combinazione abbastanza classica che offrono un po' tutte le distillerie, cosí come la torbatura nel finale. Com'é? Bevibile, non indimenticabile, ma una bottiglia tranquilla e sempre piacevole. Diciamo che non spicca: il Tobermory 10 anni é nella stessa fascia di prezzo, ma dalla sua ha le note minerali e una sensazione di salato molto netta al palato, quindi ad esempio lo preferirei per la sua anima piú singolare.
 
E poi viene imbottigliato al 40% e questo non fa che rendere mansueto anche il corpo del distillato: fosse almeno un 46%, avrebbe piú vigore e un palato piú incisivo.
 
Salendo, poi, la scaletta é la solita degl imbottigliamenti ufficiali: il 15 rappresenta giá un piacevole risveglio di questo whisky, con note piú vive e un corpo piú completo , mentre il 18 è il classico puttanone che si fa bere come l'acqua, con alcool quasi non pervenuto e un corpo che comincia a farsi pieno, con i primi tannini che fanno capolino. I NAS recenti non mi dicono niente, quindi li evito, e la versione Cigar per fumatori diciamo che ha i suoi problemini: difficilmente si riesce a trovare il giusto abbinamento tra il fumo del sigaro e la torbatura del whisky: sarebbe meglio optare per un non torbato mentre fumi (piuttosto che torbato, meglio prendere un corpo bello ricco, con sherry). Questo Cigar tenta di proporre un corpo piú massiccio per accompagnare una fumata lenta, ma va provato per decidere se promuoverlo o meno.
 
Diciamo che Dalmore sta lavorando da lungo tempo con un obiettivo: infrangere i record del whisky piú vecchio. L'ultimo 50 anni l'hanno rilasciato alla "modica" cifra di 50.000 euro, con una finitura in una decina di botti diverse negli ultimi 15 anni di maturazione (forse un tentativo di correggere il distillato e tenerlo vivo fino al mezzo secolo). Prima di quello, avevano giá infranto la soglia dei 60 anni piú di una volta, mentre si vocifera stiano puntando ai 70, ma sempre con il sogno di toccare i 100 anni.
 
Io a casa per ora ho ancora solo un Dalmore 12 anni vecchio imbottigliamento (cream label), ma ogni tanto mi viene voglia di rifarmi un giro con il 12 o il 15, giusto per vedere com'é attualmente: é una di quelle bottiglie che va bene per una bevuta spensierata, senza complicazioni, perché comunque é equilibrato e pulito.


Chiedevo perché oltre a non essere molto facilmente reperibile, costa mediamente di più di altre distillerie assimilabili.
Credo che passerò.

#40
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Chiedevo perché oltre a non essere molto facilmente reperibile, costa mediamente di più di altre distillerie assimilabili.
Credo che passerò.

Il meglio che posso dirti, restando tra i siti affidabili e attendibili, é 44,70 su Callmewine. Però devi cumulare un ordine da almeno 120 euro se non vuoi pagare la spedizione. Su ViniTop lo vendono a poco di piú, ma vedo anche che il 15 anni lo vendevano praticamente alla stessa cifra: se proprio vuoi provarlo, aspetta che torni in assortimento il 15 anni. In questo caso la spedizione gratuita é sopra ai 99 euro, quindi ti serve un'altra bottiglia almeno.

 

Anche all'estero vedo che il prezzo alla fine é quello, quindi al momento direi che ci sono poche alternative. Peró non ci sono problemi, il mondo é pieno di alternative!!!



#41
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Di callmewine sono pratico, l'altro sito non lo conoscevo :D
Il problema di callmewine è che la roba finisce e rimangono senza per secoli.
Sto aspettando da un po di comprare il Mount Gay XO, ma è sempre non disponibile, e poi lo esauriscono subito.

Cambiando argomento, a me sta cominciando a venire a noi la bolla dei gin.
E dei gin tonic nei calici con le insalate dentro.
Anche perché è giusto sfruttare il mercato, ma pagare un white spirit da cereali aromatizzato quanto un single malt 10/12 anni mi sembra una roba che non esiste.
Tutta colpa degli spagnoli.

#42
aLchi

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Il gin pure mi piace anche se lo preferisco nei cocktail, quelli a base di gin sono i miei preferiti, ma a casa mi accontento di un Gordon's, so che ora le bottiglie "alla moda" sono il Bulldog e l'Hendricks, per curiosità, quanto costano? :asd:

P.S.: Il sito Bernabei com'è? Lo usai per il Lillet Blanc che non trovavo da nessuna parte, i prezzi che ha come sono?

#43
Ovino81

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P
 
  Io normalmente ne ho una trentina aperte su cui poter girare: alcune per daily dram, altre per occasioni piú speciali, ma comunque vario continuamente.
 .

mi adotti?

#44
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Di callmewine sono pratico, l'altro sito non lo conoscevo :D
Il problema di callmewine è che la roba finisce e rimangono senza per secoli.
Sto aspettando da un po di comprare il Mount Gay XO, ma è sempre non disponibile, e poi lo esauriscono subito.

Eh si, hanno prezzi bassi, ma riforniscono solo quando riescono ad avere una partita al prezzo che vogliono loro, quindi spesso si resta appesi parecchio. E' vero che puoi mettere l'avviso via mail, ma se poi viene disponibile la tua bottiglia, e non hai altro da metterci assieme, ti tocca pagare la spedizione.
 
Esiste anche Tannico.it, che invece fa il contrario: sulla maggior parte del catalogo riforniscono nel momento in cui tu ordini.... a me come approccio non piace, perché, va bene che spesso fai buoni affari e a volte ti va bene che la roba arriva anche prima del previsto, ma altre finisci per aspettare senza sapere quando avrai la bottiglia. La cosa non è un problema per bottiglie commerciali, ma quando si parla di una bottiglia da collezione, che trovi giusto su un paio di siti, non puoi ordinare e non sapere se veramente la riceverai (e magari nel frattempo quella dall'altra parte va esaurita).
 
Oppure c'è parlapa.com a Torino, che ha un catalogo interessante, ma con i prezzi difficilmente riesce a competere con i volumi di questi sopra. Tuttavia compensa con l'ottima preparazione del proprietario e con la serietà con cui lavorano.
 

Cambiando argomento, a me sta cominciando a venire a noi la bolla dei gin.
E dei gin tonic nei calici con le insalate dentro.
Anche perché è giusto sfruttare il mercato, ma pagare un white spirit da cereali aromatizzato quanto un single malt 10/12 anni mi sembra una roba che non esiste.
Tutta colpa degli spagnoli.

Guarda, vuoi sapere cosa costa il gin quando lo compri appena distillato dai broker? 2 euro al litro, questo è quello che paga chi compra barili per farsi suoi imbottigliamenti.
 
Tutto quello che viene dopo è per la maggior parte marketing, margine e sfruttamento della moda del momento. E' anche facile intuirlo: se io distillo whisky, investo dei soldi oggi che non rivedrò prima di 6 anni (se vendo Long John o VAT69), oppure tra 10 anni se vendo bottiglie entry level (senza pensare poi a chi rilascerà tra 18 o 30 anni). Chi fa il gin invece distilla oggi e rivende domani, quindi non ha nemmeno l'investimento del capitale: non c'è motivo quindi di pagare certe cifre per un distillato bianco.
 
A me non dispiace, in estate, avere da parte un gin per farmi un cocktail fresco, ma quando vedo il prezzo delle bottiglie e cosa stanno facendo per cavalcare l'onda del momento, allora mi passa sempre più la voglia di metterci soldi. Oltretutto non usano nemmeno cereali particolari o altro: usano gli ibridi da distillazione, con resa in alcool che può arrivare anche al 70% del peso iniziale e spesso provenienti dalla Turchia (cosa che fanno anche il 99% delle distilerie di whisky, perchè non è che loro sono quelli bravi e gli altri tutti stronzi.... se vuoi guadagnare, usi materie prime che ti rendano il massimo).
 

Il gin pure mi piace anche se lo preferisco nei cocktail, quelli a base di gin sono i miei preferiti, ma a casa mi accontento di un Gordon's, so che ora le bottiglie "alla moda" sono il Bulldog e l'Hendricks, per curiosità, quanto costano? :asd:

Come sopra: le distillerie te lo vendono all'ingrosso a 2 euro al litro (e in quei 2 euro c'è pure la quota del broker....). Il complementare per arrivare ai 22/26 euro che tu paghi la bottiglia è tutto tranne che "gin". Ci sono i 2 euro di imbottigliamento e mettici pure un altro euro di etichettatura. Mettici un po' di pubblicità, l'accisa (e l'omino che attacca le etichette: mi sembra si faccia pagare sugli 8 centesimi a talloncino, o qualcosa del genere) e il trasporto.
 
D'altronde guarda il Rum Kraken: una delle cose più immonde che ci possano essere, praticamente un fluimucil misto a disinfettante da dentista degli anni 80, colorato con quintali di caramello per renderlo nero. A te costa tra i 19 e i 24 euro, a loro costa non più di 3 euro al litro. Eppure il marketing e una bottiglia stilosa hanno fatto il miracolo: sui navigli hanno fatto un'evento tutto dedicato a questo brodo caraibico, su facebook ci sono pagine e gruppi a lui dedicati, ci sono locali che esaltano il fatto che sia usato nei loro cocktail.... un successo della madonna. Eppure bevine un sorso e poi vediamo cosa ne pensi...... certo, quando sei nel locale a bere ti sembra divino, specialmente se annegato nel succo di frutta, ghiaccio e altra roba, magari già al quarto bicchiere...
 
Alla fine la prova del nove è sempre il bicchiere a temperatura ambiente: qualsiasi cosa va giù come niente se ghiacciata e con un po' di zucchero, ma solo un buon distillato si beve bene anche a temperatura ambiente.
 

P.S.: Il sito Bernabei com'è? Lo usai per il Lillet Blanc che non trovavo da nessuna parte, i prezzi che ha come sono?

Ho acquistato diverse volte da loro, ma sono convenienti solo quando fanno delle offerte (tipo il -20% che c'è spesso): in quelle occasioni si compra bene e a basso prezzo, altrimenti i prezzi normali sono piuttosto alti per un negozio online.
 
Hanno però un limite e un difetto: il limite è che hanno un catalogo ristretto e solo imbottigliamenti standard da grande distribuzione, quindi se cerchi la cosa particolare caschi male.
Il difetto è che le disponibilità non sono mica tanto reali: certe volte vedi bottiglie oltraggioramente convenienti che si esauriscono quando inizia l'offerta e ritornano disponibili appena termina (e questo già ti fa girare le balle: se non vuoi venderle a quel prezzo, lasciale fuori dall'offerta....). Altre volte invece ordini, dopo ti contattano dicendoti che alcune bottiglie non sono a magazzino e ti offrono di sostituirle con altre. Se non altro, quando fanno così, ti offrono la sostituzione con bottiglie di valore fino al 20% superiore, quindi tutto sommato ci puoi guadagnare. C'è stato un periodo in cui avevano una bottiglia che era solo un'esca (non potevano averla, l'ultima di quella serie era stata venduta tre o quattro anni prima....), quindi bastava mettere nel carrello quella e ti ritrovavi con un bonus del 20% da spenderti in altro. Però la bottiglia costava 160 euro, quindi potevi farlo solo se avevi il portafoglio pronto ad una spesa importante.
 
Tutto sommato, al netto, non sono malaccio: io ci compro ancora, nonostante le molteplici bottiglie annulate, perchè un minimo di impegno nel correggere gli errori ce lo mettono e ogni tanto si fanno buoni affari. 
 

mi adotti?

Se sei gnocca e disponibile, certo. Se sei solo disponibile..... vabbè, valutiamo.

#45
Kprut

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eccomi :D
a casa ho qualche bottiglia, sono appassionato di miscelazione, ma ho anche diversi whisky e rum.
 
se volete spiegazioni sono a vostra disposizione, ma tanto per cominciare, prima di sparare nomi di bottiglie sarebbe utile distinguere i whisky in categorie:
 
i whiskey americani, bourbon, tennessee, rye e canadian (e mettiamoci anche il corn e i moonshine)
lo scotch whisky, blended o single malt.
l'irish whisky, che sta crescendo come qualità e interesse degli appassionati.
a queste si aggiungono i whisky dal resto del mondo, che si ispirano a quelli più famosi spesso con ottimi risultati: i giapponesi sono prodotti eccezionali.
 
se vi interessa sapere le differenze, sono disponibile a farlo in maniera semplice e comprensibile.
vi posso dire quali sono i whisky che utilizzo io per fare i cocktail:
 
scotch blended: The Famous Grouse
irish: Bushmills White Label
bourbon: Four Roses
rye/canadian: Canadian Club o Jim Beam Rye
 
sono tutte bottiglie reperibili abbastanza facilmente e dal costo di circa 10/15 euro.
 
naturalmente volendo/potendo salire intorno ai 20/25 ci sono prodotti migliori ma sempre adatti all'uso in miscelazione
 
scotch blended: Johnnie Walker Black Label
irish: Bushmills Black Bush
bourbon: Maker's Mark, Buffalo Trace o Bulleit Bourbon
rye/canadian: Bulleit Rye
 
generalmente puri bevo solo single malt scotch whisky, e qui si apre tutto il mondo delle zone di produzione...
a casa ne ho circa una dozzina, più quelli che devo recuperare...
 
Talisker 10
Caol Ila 12
Glen Grant 10
Laphroaig 10
Oban 14
Glenmorangie 10
Ardbeg 10
Glenlivet 18
Lagavulin 16
Glenkinchie 12
Jura 10
Dalwhinnie 15
Cardhu 12

Skizzo, a proposito di rum, io mi ci sto avvicinando da poco e come molti, mi sono innamorato del diplomatico gran riserva.
Mi puoi consigliare qualcosa di equamente morbido ma particolare?
Don papà?

Modificata da Kprut, 09 October 2017 - 04:59 PM.





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