Per Apple Music esiste una prova gratuita di 3 mesi, dopo la quale bisogna pagare. Non ci sono versioni gratuite perenni. Quindi per poter proseguire dopo i 3 mesi bisogna pagare.
Graficamente AM è molto pulito, su sfondo bianco, e ricalca molto lo stile apple ovviamente. C'è un po' di confusione su come sono classificate le playlist, ma quelle create basate sui gusti e ascolti sono molto ben fatte e l'algoritmo è paragonabile se non superiore a quello di Spotify.
AH, una cosa che ho dimenticato di menzionare prima: Spotify ha il limite che puoi salvare nella tua personale libreria fino a 10.000 canzoni. So che è un limite per pochi, ma per me che ne ho oltre 30.000 diventa un po' complesso gestirle. L'unico modo è stato quello di creare una cartella con 3 sotto playlist, ma non vengono gestite allo stesso modo come se fossero salvate nella libreria.
Ecco secondo me questa cosa che non esiste una versione free è una gran pecca, avrebbero potuto crearla per spingere la diffusione del servizio o una cosa ancora migliore sarebbe stata una versione free inclusa in Musica per iPhone e iPad come servizio esclusivo per i loro utenti.
La grafica essendo la stessa identica di Musica mi piace, molto pulita e piacevole alla lettura, per il resto da quel poco che si può vedere non avendo il servizio attivo (ti puoi limitare solo ad una breve panoramica con "scopri", "radio" e "cerca" nell'app Musica) è organizzato in maniera molto simile per non dire identica a Spotify, forse con una gestione leggermente migliore degli spazi per le informazioni considerando che le varie voci sono ordinate verticalmente e poi ogni singola voce si sviluppa orizzontalmente, rendendo il tutto più ordinato.
Quindi se da una parte abbiamo una grafica un po' migliore e più gradevole, dall'altra abbiamo un servizio più accessibile, nonostante le limitazioni della versione free che comunque per quanto a volte fastidiose non sono nulla di compromettente per chi come me utilizza lo streaming musicale alla stregua di una radio online.
Non ci sono nemmeno delle differenze nette in termini di qualità di ascolto perché Apple Music usa l'AAC a 256 kbit/s mentre Spotify (Premium, per fare un confronto alla pari) garantisce i 320 kbit/s ma usa Ogg Vorbis come formato che a livello qualitativo sta sotto l'AAC a parità di dimensione dei file, quindi la qualità dello streaming dovrebbe essere lì lì.
Già con lo streaming della versione free Spotify garantisce un risultato accettabile anche per chi vuole ascoltare bene la musica, sia con un ascolto "da strada" con telefono e cuffie, sia a casa. Chiaro che non sia nulla di che, ma per essere un servizio free, si ascolta bene.
A questo punto anche per chi avesse pretese più grandi rispetto all'utilizzo di semplice radio online non ci sarebbe un vantaggio netto in termini qualitativi, quindi Spotify è avvantaggiato da una maggiore diffusione del servizio con una qualità pressoché identica ad Apple Music, che secondo me dovrebbe essere reso un po' più accattivante.
Modificata da UomoDiMare, 12 September 2017 - 11:30 AM.