Vi spiego anche perchè sta decisione mi sta facendo seriamente impazzire:
-uscito da scuola nel 2008 è iniziata la crisi, sono sempre stato un tipo semplice, non mi aspettavo PER NIENTE tutto quello che mi è successo finora:
-agenzie su agenzie e curriculum vari nel web, niente lavoro, nel frattempo lavoravo come manovale sotto mio padre che è sempre stato muratore, ovviamente non mi piaceva per niente, per mesi o anni a litigare sia a casa che a lavoro, un ambiente ingestibile
-nel 2013 deciso di fare la "follia", mi informo un annetto, metto da parte dei soldi e parto per l'Australia, tra un ostacolo e l'altro (sempre avuto la passione per l'inglese ma non lo sapevo bene), ho trovato poi lavoro, tutto tranquillo, finchè dopo 5 mesi torno in Italia, la nostalgia mi stava uccidendo e mi sentivo solo,
-in Italia lavoro ancora con mio padre, ma avevo già una pulce nell'orecchio, un mio amico una volta laureato aveva degli agganci in Germania, si è laureato, è partito subito dopo, e dopo 3 o 4 mesi mi ha ospitato a me per circa un anno finchè non ho trovato casa (ho iniziato a lavorare 10 giorni dopo essermi trasferito, all'UPS).
-Sono 3 anni ormai che sono qua, da 2 ho un appartamento tutto per me, contratto fisso, e qui inizia il "chaos":
Da quando mi sono trasferito avevo l'ambizione di far trasferire anche i miei da me, dopo essermi stabilito, bene, il primo anno che sono stato in ferie mia madre ha avuto delle coliche renali, operata, ora sta meglio,
secondo anno , sempre in ferie, mio padre ha avuto un attacco di cuore (non era il primo ma questo è stato brutto), operato di urgenza, 3 bypass, non può più lavorare, se non qualcosina ogni tanto giusto per qualche centinaia di euro per mangiare,
mia madre "lavora" da mia nonna, il giusto per avere i soldi per mangiare e pagare qualche bolletta, fino a poco fa avevo un mutuo che perfortuna giusto recentemente si sono tolti (rimpicciolendo la casa e vendendo un bilocale),
a me il natale scorso mi sono venute le coliche intestinali, causa intolleranze credo (ho scoperto di essere intollerante a lattosio e glutine) ansia, e stress.
Vivo da solo, ho amici ecc, ma sono solo, mi sento solo come un cane, il primo pensiero che mi è venuto la terza volta che sono stato al pronto soccorso (prima volta ricoverato quasi 2 giorni, ovviamente li da solo) è stata la conferma dei miei dubbi:
-voglio tornare,
ora, mezzo mondo giustamente mi direbbe "sei pazzo?sei scemo? stai li!" perchè qui c'è lavoro, faccio un lavoro part time (4 ore max) e guadagno sui 1100/1200, alcuni mesi pure di più, se dovessi trovare un lavoro da 8 ore (e non è difficile) guadagnerei molto di più, e spesso è sicuro.
In Italia è difficile trovare lavoro e non vieni pagato neanche bene, ma io sento di non farcela più, vado in giro e mi da fastidio anche solo sentire la gente, la lingua in 3 anni l'ho imparata poco a causa svariati motivi (non ho mai fatto scuole e quando avevo dei soldi da parte li davo ai miei), so l'inglese, ma questa è la Germania, anche solo andare a prendere un the a volte mi rompo le palle,
l'aria che respiro non mi piace, voglio andare a fare qualsiasi cosa come sport, corsi di canto, corsi di informatica, corso di qualsiasi roba? non posso, perchè non possono spiegare a me in inglese e al resto del gruppo in tedesco.
Insomma faccio casa, lavoro, qualche passeggiata, casa, lavoro.
Potrei cambiare la mia vita in meglio qui, ma tra tutto quello che ho detto, si è aggiunto pure lo stress di fare la spesa visto che devo stare attento a qualsiasi cosa.
Insomma ho le idee che più confuse non si può, ma devo fare una scelta, o sto qui, o sto li, li TUTTO mi renderebbe più "felice", tranne il fatto che devo trovare un lavoro, ho un diploma di perito elettronico (e non so fare niente, la scuola non mi ha insegnato niente), quindi skills speciali che potrebbero invogliare le aziende ad inserirmi non ne ho, a parte l'indipendenza e il viaggiare,e quindi pure la lingua.
Sono 3 mesi che ci sto pensando, sabato ho appuntamento con il proprietario della mia casa (normalmente qui per legge devi dare un preavviso di 3 mesi se devi andartene), ma giusto per chiedergli informazioni riguardo la caparra, quanti mesi mi da ecc, non gli dirò nulla di certo, semplicemente in caso decidessi,
ho timore di andarmene più che altro per il futuro in Italia, appunto del lavoro, farei di tutto in ambito di aziende, magazziniere, operaio, ma anche apprendistato in ufficio (figurati), soffrendo d'ansia mi è difficile lavorare chesso, in cassa o in un negozio di vestiti.
A me non è una questione di "mammone", mi mancano i miei ovvio e vorrei starci vicino, però mi sento più a casa in Italia, insomma un macello...
Vi è mai capitato di prendere questo tipo di decisioni? vivete all'estero?
a me non è una questione di "mammone", mi mancano i miei ovvio e vorrei starci vicino, però mi sento più a casa in Italia, insomma un macello...
Modificata da Beastly-Zero, 17 August 2017 - 02:34 PM.