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Sondaggio: Quanto sono rilevanti i giochi giapponesi nell'industria, secondo te?


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Questa discussione ha avuto 32 risposte

#1
The Newser

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Di recente, l'analista Michael Pachter ha generato una serie di reazioni contrastanti sul web con una nuova dichiarazione: a sua detta, i videogiochi giapponesi sarebbero "irrilevanti" nel mercato di massa. Secondo il suo parere, gli unici titoli nipponici che funzionano sono quelli che hanno uno stile occidentale, come Metal Gear, mentre altri, pur essendo rinomati, come Final Fantasy, sarebbero del tutto ininfluenti.
L'utenza si è divisa, come sempre, tra chi dà ragione o torto all'analista: e voi, da che parte state? Quanto ritenete rilevanti i giochi giapponesi?

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#2
kPaink

kPaink
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Per l'industria in generale non sollevano numeri stratosferici, a parte un paio di IP. Quindi economicamente non hanno un peso eccezionale, ma nel movimento videoludico sono incredibilmente importanti. Senza i game designer giapponesi la vedrei molto dura onestamente.

#3
Spaceman82

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Io credo che siano estremamente rilevanti. Senza nulla togliere alle produzioni occidentali, che comunque annoverano capolavori e pietre miliari, i giochi giapponesi hanno uno stile tutto loro che non si trova altrove. Se per assurdo dovessero cessare di produrne, perderemmo molto sia in stile che in innovazione e aggiungerei anche follia.

#4
Dameth

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Secondo me la questione non è così banale.

Per me un gioco ha successo quando è pensato non come gioco giapponese, americano o altro, ma gioco in generale per tutti

Da questo punto di vista alcune produzioni giapponesi sono assolutamente improponibili all'estero perché, oltre al fattore linguistico, sono estremamente indirizzate allo specifico pubblico giapponese.

Potrebbero al limite interessare qualche curioso al di fuori, ma nulla più.

 

Quello però da non sottovalutare è la dimensione che i prodotti giapponesi hanno avuto sulla cultura di massa occidentale dagli anni '80 in poi...di fatto la quasi totalità dei giocatori ha subito pesantemente il fenomeno "manga", "anime", ecc.. pertanto propdotti con quel design, o basati su quelle licenze, avranno comunque un impatto molto forte sul mercato (pensiamo ai giochi di Dragon Ball, di Naruto, ecc...sono sicuro che hanno venduto bene anche in occidente proprio perché molto seguiti a livello di fumetti e animazione)

 

Quindi la questione diventa molto meno superficiale di quanto afferma Pachter...esistono giochi rilevanti e irrilevanti da entrambe le parti. Nella top 10 dei giochi (o serie) più vendute di sempre finurano comunque Sonic, Final Fantasy, Pokémon e Mario, a fianco di GTA o COD o Minecraft...

 

Per quanto mi riguarda semplicemente viviamo in un periodo storico dove il videogioco giapponese non è più predominante perché ci sono team occidentali che sono stati in grado di ribaltare la situazione...prima avevano poca concorrenza, ora saranno costretti a rimboccarsi nuovamente le maniche. E alla fine ne beneficieremo tutti.



#5
Minollo64

Minollo64
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I videogiochi giapponesi hanno fatto la storia, a prescindere dagli attuali volumi di vendita, e questo anaista da strapazzo non può dimenticarlo così.

#6
Mat_Blue

Mat_Blue
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Ho votato la seconda opzioni perchè più vera, giochi come Final Fantasy, Resident Evil, Tekken, SF, Dragon Quest, DMC e Metal Gear per citarne solo alcuni sono giapponesi e a livello di vendite fanno almeno quanto ip occidentale.
Purtroppo i giapponesi dalla ps3 hanno ceduto il passo agli occidentali e ad oggi l'unica ip giapponese che ha il potenziale di diventa iconica come le ip elencate è The Evil Within, quindi speriamo bene.

#7
TarchiatoTasso

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personalmente guardo con più interesse , da sempre, al panorama videoludico del sol levante. E' vero che nella scorsa generazione gli sviluppatori giapponesi hanno arrancato nel proporre titoli al passo coi tempi( non che sia una cosa brutta di per sè, vista la superficialità di tanti tripla A occidentali million seller) ma devo dire che il 2017 si è rivelato l'anno della rinascita per loro, fra uno zelda epocale, un persona 5 d'eccezionale fattura, il solidissimo e poetico Nier automata, l'incredibilmente innovativo Arms. A sto giro vedo l'occidente a rincorrere il giappone, come freschezza e importanza delle offerte. Poi io parlo di qualità generale dei titoli, delle vendite mi interessa poco o nulla.


Modificata da TarchiatoTasso, 23 July 2017 - 09:34 AM.


#8
robbe_881

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Dal punto di vista economico, purtroppo, ha ragione. Se guardiamo invece alla qualità, finalmente il mercato nipponico si sta risollevando. Se volete fare un torto a pachter, comprate Persona 5 ed i vari yakuza.

#9
baco net

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personalmente guardo con più interesse , da sempre, al panorama videoludico del sol levante. E' vero che nella scorsa generazione gli sviluppatori giapponesi hanno arrancato nel proporre titoli al passo coi tempi( non che sia una cosa brutta di per sè, vista la superficialità di tanti tripla A occidentali million seller) ma devo dire che il 2017 si è rivelato l'anno della rinascita per loro, fra uno zelda epocale, un persona 5 d'eccezionale fattura, il solidissimo e poetico Nier automata, l'incredibilmente innovativo Arms. A sto giro vedo l'occidente a rincorrere il giappone, come freschezza e importanza delle offerte. Poi io parlo di qualità generale dei titoli, delle vendite mi interessa poco o nulla.


Vero che portano freschezza però c'è da dire che esclusa Nintendo che ha un proprio stile gli altri sono solo eccezioni e seguiti da centesima puntata di una serie TV.
Io credo che sia mancanza di capitali da investire più che altro perché le idee ce l'hanno però tecnicamente quasi sempre son sotto le produzioni occidentali

#10
XX-YY-ZZ

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nn solo come volumi di vendita, ma proprio come immaginario e strutture mentali, per gran parte dei videogiocatori di assa odierni il giappone oggettivamente non contribuisce a creare archetipi.. a parte poi ovviamente c'è l'ecosistema nintendo


#11
elder

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Il ruolo nell'industria è purtroppo quello che descrive Pachter. Il ruolo nell'industria non equivale però a quello che i giochi giapponesi rappresentano come qualità e varietà. Non bisogna però chiudersi in un atteggiamento ciecamente elitario. Per quanto a me le vendite non interessino, dobbiamo augurarci che vendano abbastanza da permetterne lo sviluppo.

#12
elder

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Dal punto di vista economico, purtroppo, ha ragione. Se guardiamo invece alla qualità, finalmente il mercato nipponico si sta risollevando. Se volete fare un torto a pachter, comprate Persona 5 ed i vari yakuza.


Giustissimo, però guarda che Persona 5 Pachter l'ha giocato e esaltato, non fermiamoci ai titoli.

#13
DeJust

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Per l'industria in generale non sollevano numeri stratosferici, a parte un paio di IP. Quindi economicamente non hanno un peso eccezionale, ma nel movimento videoludico sono incredibilmente importanti. Senza i game designer giapponesi la vedrei molto dura onestamente.

Quoto.
Discorso limitato al solo aspetto economico.
La rilevanza da tutti gli altri punti di vista sono discordanti con le dichiarazioni di Pachter.
I designer e relative produzioni del sol Levante sono le fondamenta del settore videoludico.

#14
gros chat

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Manca l'opzione "non sono mai d'accordo con qualsiasi cosa dica pachter" :)

#15
robbe_881

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Giustissimo, però guarda che Persona 5 Pachter l'ha giocato e esaltato, non fermiamoci ai titoli.

Lo so, ma quando parla di rilevanza pachter la intende dal punto di vista economico, quindi se chi critica questa uscita vuole dimostrare il contrario, è meglio che metta mano al portafoglio piuttosto che limitarsi a commentare.




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