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Come sta Nintendo...a livello economico


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Questa discussione ha avuto 771 risposte

#1
Pescatore

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Dalla prima volta che ho frequentato un forum di videogiochi fino ad oggi ho sempre sentito qualcuno dire la frase "Nintendo è spacciata. Ormai non può più competere con gli altri. Se canna la prossima console va in bancarotta.".. eppure basterebbe davvero poco per capire come queste frasi siano state e continuano ad essere abbastanza superficiali e infondate.

 

Entriamo nel dettaglio.

 

Senza andare troppo indietro nel tempo a scomodare NES e SNES comincerei direttamente dal 2001, anno di commercializzazione del GC che secondo molti doveva decretare l'uscita dal mercato hardware di Nintendo (Seguendo le orme di Sega). E anno di ingresso nel mercato console di Microsoft.

 

 

Nel 2001 Nintendo lancia, a pochi mesi di distanza, i successori di GameBoy e Nintendo64: GameBoyAdvance e GameCube.

E già qui vediamo come Nintendo abbia il grande vantaggio di vendere sempre almeno 2 console contemporaneamente, di cui almeno una (spesso la portatile) riesce a controbilanciare le vendite fiacche della home.

Questo vantaggio non lo ha mai avuto Microsoft e lo ha avuto parzialmente Sony.

 

Un altro GRANDE vantaggio di Nintendo è che ha SEMPRE venduto le sue console in attivo, guadagnandoci sempre fin dal primo giorno (cosa che non possiamo certo dire di Microsoft).

 

E ovviamente l'ultimo GRANDE vantaggio a livello economico è che i 3/4 dei software venduti sulle console Nintendo sono First Party..sempre soldi suoi.

 

Ma andiamo a vedere i numeri nel dettaglio...

 

Dal 2001 al 2005 Nintendo vende circa 25 MILIONI DI CONSOLE all'anno. Arrivando a fine 2005 ad aver venduto circa 80 milioni di GBA e circa 20 milioni di GC. 

A livello software parliamo di oltre 500 milioni di giochi venduti.

 

Arriviamo ora al periodo d'oro di Nintendo che comincia a fine 2004 col NDS e prosegue nel 2006 col WII.

 

Qui Nintendo macina vendite su vendite e in 8 anni arriva a totalizzare 250 milioni di console piazzate. Con una media annuale di oltre 30 MILIONI.

A livello software siamo a quasi 2 miliardi di giochi!

 

E finiamo con l'ultima fase, quella di 3DS e WIIU. Che in 6 anni ha fatto vendere a Nintendo circa 80 milioni di console. E 430 milioni di giochi.

 

E poi arriva SWITCH..che sta facendo numeri notevoli (2,74 milioni in 28 giorni) e vedremo nei prossimi mesi come si comporterà...

 

 

Dunque, ricapitolando, in 16 anni Nintendo ha venduto 441,32 milioni di Console (GUADAGNANDO su TUTTE le UNITA' vendute) e 2 miliardi 885 milioni 950 mila  giochi, di cui un buon 70/75% made in Nintendo.

 

A tutto questo vanno aggiunti gli AMIIBO, altra fabbrica di soldi facili. (in meno di 2 anni sono state vendute 37 milioni di statuette e altrettanti di carte).

 

Bisogna aggiungere il successo dei giochi MOBILE, da Pokemon Go a Super Mario Run (altri soldi facili in cascina per Nintendo).

 

Bisogna aggiungere l'operazione nostalgia con NES MINI e ora SNES MINI (Hardware da 10 euro venduto a 70-80 euro)

Del primo sono stati venduti 2,5 milioni di pezzi (e doveva essere una tiratura limitata...) e del secondo ne verranno prodotti ancora di più per soddisfare la richiesta.

 

Se aggiungiamo che sicuramente il prossimo anno uscirà N64 Mini, usciranno altri giochi Mobile e che Nintendo

ha stretto un accordo con Universal per portare il suo mondo all'interno dei parchi in Florida e Giappone, questo ci fa capire QUANTI soldi continuerà a fare Nintendo nei prossimi anni...

 

Quindi spero di non sentire più quelle frasi cicliche "Nintendo ormai è prossima al fallimento, ecc".

 

 

 

 

P.S. Confronto con Sony e Microsoft

 

Dal 2001 (diciamo dal 2000 per Sony) ad oggi:

 

SONY: circa 397 milioni console e circa 3 miliardi di giochi

MICROSOFT: circa 132 milioni console e circa 1,2 miliardi di giochi

NINTENDO: circa 441 milioni di console e circa 2,9 miliardi di giochi


Modificata da Pescatore, 09 May 2023 - 03:57 PM.


#2
ROcK

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già che hai aperto questo topic ne approfitto per postare questo

 

NINTENDO’S 77TH ANNUAL GENERAL MEETING OF SHAREHOLDERS - DETAILS, Q&A SESSION

 

 

– Zelda: Breath of the Wild sales at 2.76 million units on Switch

– Zelda also sold 1.08 million copies on Wii U
– Total sales for Zelda at 3.84 million
– Switch sales at 2.74 million units during the most recent fiscal year
– Mario Maker and Kirby were well-received on 3DS
– Pokemon GO has helped sales of past Pokemon games; hardware sales up outside Japan
– On mobile, Mario Run and Fire Emblem Heroes well received
– NES/Famicom Mini also did well
– amiibo sales dropped due to lack of new games
– Assets increased by 172 billion yen
– Debt has increased by 82 billion yen, secondary assets up by 90 billion yen
– Nintendo focused on increased the populace’s access to Nintendo IP
– Working on growing game hardware & further establishing smart device biz
– Outside of games, USJ Super Nintendo World and other efforts are being made to increase appeal to past and future Nintendo fans
– 3DS sales surpassed 66 million
– 3DS software sales are on firm ground
– New 2DS XL and new games like Pokemon UltraSM/3rd party titles on the way
– Nintendo will work to continue the smart device games with new apps; Miitomo, Mario Run, FE Heroes released thus far with different concepts
– Nintendo Classic Mini Super Famicom out in Japan on 10/5, elsewhere in September; designs match what each region got originally
– Nintendo values creativity/originality and will release products that surprise consumers
– Nintendo Dividends: 430 yen/share

 

– Some talk about election/re-election of board members; Genyo Takeda is not seeking re-election
 

 

 

NINTENDO GIVES UPDATED COUNT ON TOTAL EMPLOYEES WORLDWIDE

 

 

As of the last fiscal year report, Nintendo had 5,064 employees around the world. That info came from last year's shareholder meeting. With the latest shareholder meeting in the books, we have an update on the total. Nintendo has added a few more employees, as they now have a total of 5,166 working around the world. If you're wondering, 2,133 of them are working in Japan.

Also worth noting, as far as we can tell, Nintendo's total employees hit their peak in 2014, with 5,213 staff members around the world.



#3
Moor-Angol

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la differenza tra Nintendo e SEGA é che quest'ultima non aveva i Pokémon

poi grazie alla mossa indovinata di DS e Wii può campare senza fare nulla per almeno 5-6 anni

paragonare un'azienda che fa solo giochi con multinazionali lo trovo inutile, basarsi sul valore azionario di una compagnia fa il tempo che trova.

Nintendo non é alla canna del gas ma ci é andata molto vicina a fine anni 90, su questo ci sono pochi dubbi

#4
Nothing

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la differenza tra Nintendo e SEGA é che quest'ultima non aveva i Pokémon

poi grazie alla mossa indovinata di DS e Wii può campare senza fare nulla per almeno 5-6 anni

paragonare un'azienda che fa solo giochi con multinazionali lo trovo inutile, basarsi sul valore azionario di una compagnia fa il tempo che trova.

Nintendo non é alla canna del gas ma ci é andata molto vicina a fine anni 90, su questo ci sono pochi dubbi

 

Perchè? Non mi pare che la coppia SNES e N64 degli anni 90 sia andata male vendendo qualcosa come più di 80 Milioni (49 milioni lo snes e 32 il N64 più a meno...) di console in 10 anni, dove cmq il mercato non era così esteso come lo è adesso... senza contare le portatili...


Modificata da Nothing, 29 June 2017 - 02:38 PM.


#5
Pescatore

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la differenza tra Nintendo e SEGA é che quest'ultima non aveva i Pokémon

poi grazie alla mossa indovinata di DS e Wii può campare senza fare nulla per almeno 5-6 anni

paragonare un'azienda che fa solo giochi con multinazionali lo trovo inutile, basarsi sul valore azionario di una compagnia fa il tempo che trova.

Nintendo non é alla canna del gas ma ci é andata molto vicina a fine anni 90, su questo ci sono pochi dubbi

Io non ho mai scritto che Nintendo è una società che compete con Sony e Microsoft a livello di Azienda. Però compete con loro nel mercato Console. Dunque il paragone lo faccio con loro.

Poi lo so che Microsoft ha 120.000 dipendenti e Sony pure..che hanno molti altri settori oltre a quello dei videogames.

Semplicemente sto dicendo che nel settore del Console Gaming Nintendo è quella che negli anni ha venduto e guadagnato di più. E che a livello societario è in ottima salute. Punto.



#6
Moor-Angol

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Perchè? Non mi pare che la coppia SNES e N64 degli anni 90 sia andata male vendendo qualcosa come più di 80 Milioni (49 milioni lo snes e 32 il N64 più a meno...) di console in 10 anni, dove cmq il mercato non era così esteso come lo è adesso... senza contare le portatili...


N64 andò bene solo in America, se da quei 32mln ne togli 5 dal giap (facciamo 6 ad essere generosi) e considerato che in UE era praticamente nullo, il quadro é abbastanza chiaro

non vendette molto hw, c'era poco sw (ricordiamo che con le cartucce loro prendevano soldi pure dalle vendite delle terze parti)
il GB nella seconda metà degli anni 90 era in affanno e fu letteralmente salvato dai Pokémon
se si aggiunge il modesto contributo del GC non vedo perché la mia affermazione può essere così tanto lontana dalla realtà

#7
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Io non ho mai scritto che Nintendo è una società che compete con Sony e Microsoft a livello di Azienda. Però compete con loro nel mercato Console. Dunque il paragone lo faccio con loro.
Poi lo so che Microsoft ha 120.000 dipendenti e Sony pure..che hanno molti altri settori oltre a quello dei videogames.
Semplicemente sto dicendo che nel settore del Console Gaming Nintendo è quella che negli anni ha venduto e guadagnato di più. E che a livello societario è in ottima salute. Punto.


non so se ti ha morsicato un cane, ma pigliala meno sul personale eh... se tu citi un articolo ed io ti quoto criticando l'articolo non critico te personalmente, quindi sto tono di risposta lo ritengo inopportuno.

se nintendo vende ed ha una barca di soldi buon per loro, per chi ci lavora e per chi ha le azioni, a me interessa ben poco sia essa Nintendo, Sony o m$
A me interessa arrivare a fine mese ed avere i soldi per comprare da mangiare, non che un'azienda sia in salute o meno, però posso commentare un articolo senza usare faziosità

#8
Nothing

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N64 andò bene solo in America, se da quei 32mln ne togli 5 dal giap (facciamo 6 ad essere generosi) e considerato che in UE era praticamente nullo, il quadro é abbastanza chiaro

non vendette molto hw, c'era poco sw (ricordiamo che con le cartucce loro prendevano soldi pure dalle vendite delle terze parti)
il GB nella seconda metà degli anni 90 era in affanno e fu letteralmente salvato dai Pokémon
se si aggiunge il modesto contributo del GC non vedo perché la mia affermazione può essere così tanto lontana dalla realtà

Perchè dovrei togliere 5 milioni dal totale? 80 e passa milioni (snes + N64 - Worldwide dal 1990 al 2002), in un mercato che non era di certo quello sviluppato e mass market di oggi, era tanta roba, meglio ha fatto solo psx (100 milioni e passa con una singola console, ma si parla pur sempre della console che ha massificato l'idea di videogioco nel mondo...) negli anni 90.
Gamecube (2002) non è degli anni 90 e Pokemon stampa soldi (ma tanti tanti...) dal 1996 a oggi, letteralmente.
Tutto sto arrancare non lo vedo onestamente.
Diciamo che negli anni 90 ho visto ben altre Hardware Houses arrancare (e qualche volta anche fallire), da Atari a Commodore a Nec, The 3D0 Company, Amstrad, per finire con Sega.
Dubito fortemente che nintendo si sia mai trovata, anche lontanamente, in una situazione simile di affanno societario o azionario o economico.

 

Ma anche se volessimo prendercela con N64, come si fa a dire che una compagnia ha arrancato sul finire degli anni 90 quando la vendita di software ci dice che ben 45 titoli hanno superato il Milione di copie di cui 7 titoli sopra i 5 Milioni (Mario 64 12 Milioni), 2 titoli sopra i 4 Milioni, 4 titoli sopra i 3 Milioni, 11 titoli ben sopra i 2 Milioni e via discorrendo...

Io comprendo tutto, ma se il poco software disponibile, 1st party o 3rd party che sia, genera un giro d'affari Milionario con vagonate di software venduto, beh... vorrei arrancare anche io così.

 

Per fare un paragone stupido i Million Seller  su Wii U son 15, su Wii furono 55 (e vendette tipo quanto di più? almeno più di 3 volte un N64) e su Gamecube 30.

 

Ricordiamo soprattutto che tutto l'hardware venduto non genera perdite ed è tutto di guadagnato fin dal D1, da sempre...

 

Nintendo è riuscita a guadagnare pure dal fallimento di Wii U se proprio vogliamo mettere i puntini sulle i...

 

Il tutto ovviamente senza manco calcolare quanti fantamilioni hanno generato le console portatili Nintendo.


Modificata da Nothing, 30 June 2017 - 09:53 AM.


#9
hadoken

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non so se ti ha morsicato un cane, ma pigliala meno sul personale eh... se tu citi un articolo ed io ti quoto criticando l'articolo non critico te personalmente, quindi sto tono di risposta lo ritengo inopportuno.

se nintendo vende ed ha una barca di soldi buon per loro, per chi ci lavora e per chi ha le azioni, a me interessa ben poco sia essa Nintendo, Sony o m$
A me interessa arrivare a fine mese ed avere i soldi per comprare da mangiare, non che un'azienda sia in salute o meno, però posso commentare un articolo senza usare faziosità

Si ma così gli hai risposto con un modo di fare che è esattamente l'opposto di quello che chiedi a lui eh :asd:

#10
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non so se ti ha morsicato un cane, ma pigliala meno sul personale eh... se tu citi un articolo ed io ti quoto criticando l'articolo non critico te personalmente, quindi sto tono di risposta lo ritengo inopportuno.

se nintendo vende ed ha una barca di soldi buon per loro, per chi ci lavora e per chi ha le azioni, a me interessa ben poco sia essa Nintendo, Sony o m$
A me interessa arrivare a fine mese ed avere i soldi per comprare da mangiare, non che un'azienda sia in salute o meno, però posso commentare un articolo senza usare faziosità

? E quale sarebbe l'articolo che ho citato?

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#11
Folco

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la differenza tra Nintendo e SEGA é che quest'ultima non aveva i Pokémon
 

Le differenze cruciali fra Nintendo e Sega che hanno pregiudicato il proseguimento di quest'ultima nel mercato console 16 anni fa sono:

1) Vendite nettamente migliori del software first-party Nintendo rispetto quello Sega.

Come esempio cito N64 dove Nintendo vendette circa 120 milioni di giochi first-party (ossia giochi pubblicati da Nintendo) mentre a data Marzo 1998 in totale (quindi software first-party e third-party) erano stati venduti appena 80 milion di giochi per Saturn.

Quello del N64 è un caso curioso in cui ad una diminuizione sensibile di numero di console e giochi totali è corrisposto innaspettatamente un aumento del numero di giochi first-party venduti rispetto allo SNES (aumento quantificabile a circa 30 milioni di unità).

 

 

2) Migliore oculatezza di Nintendo nel tenere sotto controllo i costi dell'hardware (vendere la console con un profitto o in pareggio).

Insieme alle forti vendite di software first-party, questo è stato il fattore fondamentale per consentire continui anni fiscali con profitti nonostante l'erosione della base installata.

Di fatti i primi, e unici, anni in cui Nintendo è andata in perdita sono corrisposti col corposo bagno di sangue seguito dall'abbassamento di prezzo del 3DS (e le deludenti vendite al di fuori del Giappone) e il contemporaneo grosso fallimento di WiiU.



#12
ROcK

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che poi i pokemon se non sbaglio furono offerti da gamefreak prima a sega (gamefeak sempre se non sbaglio era una software house discretamente attiva su megadrive) ma sega non capi il loro potenziale e rifiutò il progetto

 

o almeno così sapevo io. non trovo riscontri.

 

è anche vero che SEGA non aveva una console portatile quindi non poteva sfruttare questa ip come si deve.

 

 

per me il problema principale di SEGA cmq è stato il fatto di non avere un dirigente come Iwata che ha rischiato rompendo gli schemi e facendo delle console completamente diverse da quelle che uno si aspettava.

 

invece di fare il dreamcast avrebbero potuto cercare una strategia alternativa (come quella del wii) una volta assodato che psx era imbattibile. però è anche vero che nintendo ha avuto + tempo per metabolizzare questo dato di fatto mentre forse SEGA poteva ancora illudersi che psx fosse solo una cosa transitoria.

 

io sono un po d'accordo con moor perchè pokemon ha dato + margini di manovra a nintendo. in questo senso.

ma se SEGA è uscita fuori dal settore console è perchè ha commesso una serie di errori (col senno di poi però siam bravi tutti mi rendo conto)

 

avere pokemon per dire non ha salvato nintendo nel settore home console. se avesse perseguito la stessa strada di SEGA puntando sullo scontro diretto con psx...sarebbero usciti dal mercato hw lo stesso.



#13
Ryan_Payton

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Io invece credo che la grossa mancanza di Sega sia stata non aver avuto un personaggio come Yamauchi in Giappone, capace di scelte economiche e di mercato quasi sempre azzeccate, almeno fino a N64. Parlo di Giappone perchè in Usa hanno avuto Kalinske durante l'era Megadrive ed i risultati sono stati eccellenti.

Di visionari ne hanno avuti quanti e più di Nintendo ma non sono mai stati capaci di valorizzarli creandogli un mercato intorno in ambito console nè creando quel culto della personalità di cui a Kyoto sono maestri indiscussi. Di treni importanti ne hanno persi diversi poi, tipo quello che vedeva Sony proporgli una partnership per una nuova console prima di Playstation...

Modificata da Ryan_Payton, 30 July 2017 - 10:54 AM.


#14
Folco

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che poi i pokemon se non sbaglio furono offerti da gamefreak prima a sega (gamefeak sempre se non sbaglio era una software house discretamente attiva su megadrive) ma sega non capi il loro potenziale e rifiutò il progetto

 

o almeno così sapevo io. non trovo riscontri.

 

è anche vero che SEGA non aveva una console portatile quindi non poteva sfruttare questa ip come si deve.

Non trovi riscontro poichè non fu così.

Il concetto di Pokémon, all'inizio chiamato Capsule Monsters, risale al 1990 ed è dovuto alla passione di Tajiri per il collezionismo di insetti e allo scambio di dati possibile fra due Game Boy con il Link Cable.

Sega aveva una console portatile nei primi anni '90 (e ne fece uscire un'altra in sordina anni dopo) però quando il concetto dei Pokémon fu visionato l'unica console portatile già presente sul mercato giapponese era il Game Boy che anche dopo l'uscita del Game Gear continuò a riscuotere la maggior parte dei consensi.

La dirigenza che rifiuto l'iniziale proposta dei Pokémon infatti fu quella Nintendo che cambiò idea solo per il giudizio favorevole espresso da Miyamoto.


Modificata da Folco, 30 July 2017 - 11:13 AM.


#15
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Io invece credo che la grossa mancanza di Sega sia stata non aver avuto un personaggio come Yamauchi in Giappone, capace di scelte economiche e di mercato quasi sempre azzeccate, almeno fino a N64. Parlo di Giappone perchè in Usa hanno avuto Kalinske durante l'era Megadrive ed i risultati sono stati eccellenti.

Di visionari ne hanno avuti quanti e più di Nintendo ma non sono mai stati capaci di valorizzarli creandogli un mercato intorno in ambito console nè creando quel culto della personalità di cui a Kyoto sono maestri indiscussi. Di treni importanti ne hanno persi diversi poi, tipo quello che vedeva Sony proporgli una partnership per una nuova console prima di Playstation...

Kalinske c'era anche quando Sega lanciò il Saturn in US e fu un grosso fallimento tanto che nel 1998 Sega fu costretta a iscrivere a bilancio grosse perdite straordinarie contratte da Sega of America e Sega Ozisoft durante il periodo Saturn (¥42.8 miliardi).

Questo perchè Kalinske, così come Reggie, contano poco sulla gestazione di una console Sega/Nintendo rispetto alla casa madre che si occupa dell'intera pianificazione della console prima del lancio sul mercato.

Il ruolo di Reggie e Kalinske infatti è quello di vendere un prodotto finito sul mercato regionale di competenza ma il solo marketing non potrà mai salvare una console nata male, può solo far vendere di più un prodotto vincente.

 

Nel caso del Saturn, l'errore fatale è stato quello di progettare una console che mal si prestava alla competizione di prezzo e alla riduzione dei costi.

Mentre Sony fece l'esatto opposto progettò una console con buone prestazioni e che ben si prestava alla riduzione dei costi di produzione nel tempo.

Questo fece si che la PS1 avesse sempre un vantaggio di prezzo sul Saturn e mentre Sega tentava affannosamente di inseguire la concorrenza contemporaneamente dissanguava le proprie finanze.

Ossia l'errore fatale per Sega è stato quello di pianificare delle console che nel caso di successo limitato avrebbero comportato grosse perdite per la casa madre.

Il Dreamcast soffrì dello stesso peccato anche se con premesse differenti, l'hardware era buono questa volta ma la politica aggressiva dei prezzi adottata nel tentativo di far breccia in un mercato dominato da Sony e Nintendo si dimostrò fallimentare con vendite modeste che ancora una volta ebbe un severo impatto sulle finanze dell'azienda.

 

La dirigenza Sega commise molto altri errori ma in generale è la mancanza di attitudine alla conservazione nelle proprie pianificazioni che fece saltare il tappo.

Detto questo Sega era destinata a non sopravvivere nel business delle console, i grossi errori hanno solo accellerato l'uscita dal mercato.

Ritengo questo per due fattori essenziali:

 

1) La punta di eccellenza di Sega nella produzione di software era in generi arcade o con sensibilità arcade.

Tali tipologie di giochi hanno progressivamente perso di rilevanza col grande pubblico.

 

2) Incapacità di creare e gestire bene serie e personaggi da poter sfruttare generazione dopo generazione con buon riscontro di pubblico.

 

Questi due punti che vanno ad impattare negativamente la possibilità di forti vendite software nel tempo (e quindi rilevenza delle proprie console) avrebbero compromesso la sopravvivenza di Sega nel mercato delle console anche se avesse gestito meglio le proprie finanze.

 

 

E qui mi riallaccio alla tua tesi che Yamauchi abbia avuto un merito fondamentale nella sopravvivevenza di Nintendo il che è indubbio.

Per quanti errori commessi (ad esempio il lancio del Virtual Boy è una idiozia pari al lancio del 32X) e per quante volte abbia dimostrato miopia nei confronti del movimento globale dei videogames, Yamauchi ha avuto l'indubbio merito di plasmare una azienda che dipende principalmente da se stessa e che agisce con un mix di strategie a breve termine (ad esempio console vendute di solito senza incorrere in perdite) e strategie a lungo termine (creazione di una famiglia di personaggi stile Disney che unita alla qualità del software di cui fanno parte permettono continue vendite generazione dopo generazione, creazione di tipologie di giochi unici che non sono semplici copiatura per inseguire i trend effimeri del momento).

Questo atteggiamento conservativo atto a preservare le finanze dell'azienda e al contempo garantire forti vendite del software first-party nel tempo ha permesso a Nintendo di mantenere stabili i profitti dall'epoca SNES (ossia da quando si è raggiunto il culmine dell'espansione dell'azienda iniziata col Famicom nel 1983) fino al GameCube nonostante in ambito home console si sia assistito ad una progressiva erosione della base installata.

A questo periodo è seguito un boom senza precedente dei profitti dovuto alle scommesse DS/Wii e successivamente il periodo con le prime perdite da quando Nintendo è nel settore causate dalla vicessitudini legate a 3DS/WiiU.






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