Io la penso come te, o meglio, io schifo tutta la deriva social che ha preso la società, di gente che fa vedere tutta la propria vita, dai propri fatti privati fino ad arrivare anche a video mentre giocano, in questo caso specifico per me un videogioco è un mezzo che io uso per rilassarmi, mettermi alla prova o seguire una storia. Io in prima persona. Vedere un video di uno che gioca sarebbe come farmi raccontare un film da un altro, che gusto c'è?
Io non voglio far cambiare idea a nessuno Alberto, sto solo discutendo. Me ne rimango con le mie idee e convinzioni. Tutto qua.
Non riesco ad accettarlo, per me molti youtuber se ne approfittano e prendono solo in giro i propri iscritti. Non lavorano, ma semplicemente registrano quello che stanno giocando con la loro console.
Però c'è da dire che non puoi negare che ormai la realtà è questa, la pubblicità (buona o cattiva, corretta o falsa che sia) ha sempre fatto girare cifre astronomiche e chi monetizza on questo modo non fa altro che adattarsi alla realtà attuale, buon per loro essere in grado di farlo, essere apprezzati e farci soldi. La storia dimostra che il lavoro cambia e si evolve sempre, lavori considerati fondamentali vanno a sparire e si creano nuove opportunità. Al massimo ci si può lamentare di quanto effimeri siano certi lavori, ma rimangono lavori legali e accettati (almeno finché I guadagni sono dichiarati e tassati)
Voglio dire, in Italia c'è un indotto basato su 22 tizi strapagati per correre dietro a una palla che rotola che fa girare miliardi di euro...
Va accettato, tutto qua. Ognuno fa il lavoro che vuole, purché nei limiti della legalità.